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Vedo maxi…pulls

Vedo maxi…pulls

Il maglione di papà che ho indosso mentre vi scrivo, rende l’idea di maxi. L’ho trovato in una busta abbandonata lì nel corridoio, in attesa di essere cestinata nel bidone di raccolta degli indumenti. Non ci ho pensato due volte e l’ho messo su. Con dei leggins e una t-shirt di mio fratello, per andare in centro a prendere un caffè.
Del resto, non è più un mistero che il pullover quest’inverno si porta extralarge, abbondante e informe. Perché avrei dovuto resistere alla tentazione? E poi, diciamocelo, quello del babbo adorato, con tanto di profumo di dopobarba ancora intriso tra la lana, di certo non ha prezzo.

Maglione, direi letteralmente, che oggi esce dalle quattro mura domestiche dove si era rintanato rilegato a pochi appuntamenti pomeridiani con la tv, e si fa couture, accessorio on the go, lontano anni luce da quello stinto e slabbrato che ci ha accompagnato durante tutte le influenze e i mal di gola adolescenziali.

Maglione che diventa pezzo forte di un look urbano, che vuole essere loose senza essere discinto, poco strutturato, ma decisamente studiato e di tendenza.
Maglione, infine, che portano un po’ tutti. Soprattutto, contro ogni tipo di previsione amarcord, secondo un’ondata nostalgica che spulcia tra i ricordi d’infanzia preferendo quello a trecce enormi, quello con alci e renne, quello a cardigan modello zia Anna, quello con ogni tipo di fantasia e disegno improbabile, al classico minimal di lana rasata.

Per non parlare poi del modello peloso (l’establishment modaiolo lo chiamerebbe di “lana d’angora”, che solo Dio sa quanti pantaloni mi ha rovinato a causa di quei lunghi e appiccicosi pelucchi, rivisto per caso sul sito di tentenze Stockholm Streetstyle, dove portato in maniera ipercool e in un rosa shocking d’eccezione, rubava la scena alle classiche mise da sfilata.

Insomma, se per anni, siamo andati avanti propinandovi come basico, il classico “Jeans e maglietta” (il riferimento casuale alla canzone di D’angelo ve lo facciamo passare) , oggi dobbiamo correggere il tiro, suggerendovi di metter su anche un bel pullover, morbido e avvolgente, che vi tenga al calduccio, riscaldandovi di stile.

Che poi, a pensarci bene, con questo freddo: mica è male come opzione?