FUORIMODA REVIEWS – La prima piattaforma online per recensire i fashion show

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Inditex sta bene nonostante i dazi Nel terzo trimestre, le vendite del gigante del fast fashion sono aumentate del 8,4%

Il colosso del fast fashion spagnolo Inditex non si ferma neanche di fronte alla crisi che ha messo in ginocchio quasi tutta l'industria della moda. Quest'ultimo trimestre, il gruppo proprietario di Zara, Mango, Bershka, Massimo Dutti, Stradivarius, Oysho e Pull&Bear ha registrato un aumento delle vendite dell'8,4%,  superando le stime degli analisti che prevedevano una crescita tra il 7% e l’8%. Nell'ultimo mese, inoltre, le vendite sono saltate a +10,6% a valuta costante, motivate dal rilancio di Zara che per la stagione natalizia ha spinto l'acceleratore sul proprio glow up, dall'apertura di un nuovo flagship store a Barcellona al lancio di nuove collaborazioni di lusso per i 50 anni del brand.  

Costi operativi sotto controllo e investimenti in tecnologia

Un dato segnalato da tutti i media che hanno analizzato i nuovi risultati del gruppo Inditex riguarda i costi operativi, aumentati comunque del 3% grazie a un controllo efficiente dell'intera supply chain, in un periodo in cui il settore barcolla a causa di pressioni geopolitiche su tutti i fronti. Lo scorso ottobre è stato inaugurato un nuovo hub di progettazione e operations di Zara ad Arteixo, in Spagna, un complesso da circa 195mila metri quadrati. L'azienda sta anche lavorando a nuove tecnologie per migliorare l’accuratezza delle scorte e agevolare sistemi di self-checkout più rapidi. A Saragoza, nel frattempo, è stato aperto un nuovo centro distributivo. 

Meno negozi, ma più grandi e performanti

Anche sul fronte retail, Inditex sta attuando una strategia vincente: chiudere i negozi meno performanti e investire in store più grandi ed efficienti entro il 2026. Oltre all'apertura dello store-maison a Barcellona, quest'anno il brand ha inaugurato un nuovo spazio ai Forum Shops di Las Vegas e uno store solo per il menswear a Roma. Oltre a Zara, anche gli altri brand del gruppo sembrano cavarsela, con nuove aperture in tutta Europa. 

@zara ZARA LUDOVIC DE SAINT SERNIN   Video and photograph by Gordon Von Steiner Featuring Alex, Amelia, Maxime, Awwal & Ludovic de Saint Sernin   Available November 17th #ZARA #LDSS sonido original - ZARA

Malgrado molti analisti abbiano commentato con insoddisfazione i risultati di Inditex, per un anno come il 2025 sono oggettivamente più che positivi. Nonostante le incertezza macroeconomiche il gruppo si dimostra ancora un passo avanti rispetto al lusso grazie a una strategia ben piazzata. Il comportamento dei consumatori resta incerto, data la crisi che sta allontanando molte persone dallo shopping impulsivo, ma secondo i primi risultati natalizi sembra che la consumer anxiety non toccherà i brand di fast fashion spagnoli. La potenziale imposizione di nuovi dazi negli Stati Uniti rappresenta un rischio aggiuntivo che il CEO Oscar Garcia Maceiras considera tuttora «difficile da prevedere», ma la diversificazione geografica della produzione del gruppo sembra dimostrare quanto in verità sia ben pronto agli imprevisti. 

  • TAKEAWAYS 
  • - Inditex supera le stime con vendite in crescita dell’8,4% e un +10,6% nell’ultimo mese, trainato dal rilancio di Zara.
  • - Controllo dei costi efficace, con operativi in aumento solo del 3% grazie a una supply chain altamente ottimizzata.
  • - Investimenti strategici in nuovi hub, tecnologie per la gestione delle scorte e sistemi di self-checkout più rapidi.
  • - Riposizionamento retail: chiusura degli store meno performanti e focus su spazi più grandi e di alto livello entro il 2026.
  • - Solida resilienza nei consumi, con il fast fashion spagnolo che sembra non risentire dell’incertezza macroeconomica e della consumer anxiety.
  • - Rischi geopolitici presenti, come gli eventuali nuovi dazi USA, ma la diversificazione geografica della produzione rafforza la capacità di assorbire gli shock.