
Gli zoccoli da giardino sono le scarpe dell'inverno? Dopo l’estate delle jelly shoes è il turno dei garden clog

L'amore della moda per il giardinaggio
Avere il pollice verde è un interesse che unisce numerosi nomi del fashion system. Dries Van Noten non ha mai nascosto la sua ossessione per la cura dei fiori dell’immensa serra che circonda la sua dimora ad Anversa, Ann Demeulemeester ha dichiarato di essersi dedicata al suo orto personale dopo il ritiro dalle scene e John Galliano ha raccontato di aver usato il giardinaggio come una forma di cura ai suoi problemi di dipendenza.
Ma il mondo del giardinaggio ha dato ispirazioni a molti designer nel corso delle proprie carriere. Il primo in assoluto fu dicerto Balenciaga che, negli anni '50, creò un completo da giardinaggio di lino bianco per la socialite Mona Bismarck, che passava molto tempo a curare le proprie piante. Oggi, grazie al ritorno massiccio del workwear, i designer sembrano privilegiare l'aspetto tecnico e la praticità funzionale che evoca la tendenza.
La più recente manifestazione del gardencore si osserva nella presenza sempre più diffusa sulle passerelle dei garden clog. Questi zoccoli da giardino spesso prodotti in gomma o in pelle si stanno trasformando in una vera e propria scarpa di lusso amata per la sua comodità e praticità da molte celebrities come Jennifer Lawrence, Bella Hadid e Rihanna che hanno contribuito a rendere i garden clog le nuove it shoes.
Cosa sono i "garden clog"?
@staceyvacations.com Wooden shoes, affectionately known as "clogs" or "klompen" in Dutch, are an integral part of the Netherlands' cultural heritage. They are made from a single block of wood - join us while we warch a Clog Craftsman. Email Now shaines@castledreamstravel.com or head over to my website for all of your travel needs www.staceyvacations.com @amawaterways #staceyvacations #travelwithstaceycdt #travel #clogs #betherlands #zaanseschans #traveltiktok #fun #travelwithme #explore #goodvibes #amazingpeople #travelamazing #travelawesome #bucketlist #windmills #river #history #important #bestday #rivercruise #tournetherlands #holland #clogs #woodenclogs #getaway #europe #craft Made You Look - Meghan Trainor
La calzatura in questione ha una storia antichissima: in origine veniva realizzata in legno dai contadini olandesi che per lavorare nelle campagne avevano bisogno di scarpe resistenti agli urti e che isolassero dal freddo e dall’umidità. È proprio a partire dalla struttura dei tradizionali klompen olandesi che, negli anni '90 del secolo scorso, si iniziò a produrre questa calzatura utilizzando materiali leggeri e più facili da pulire rispetto al legno come la gomma e la schiuma polimerica.
A tal proposito, la paternità dei moderni garden clog è attribuita all'intuizione dei coniugi americani Peter Kjellerup e Mandy Cabot che, durante un viaggio in Danimarca, scoprirono la calzatura e, lavorando per migliorarne il comfort, diedero vita al loro marchio. Ancora oggi, Dansko è tra i brand più apprezzati per questa tipologia di prodotti, indossati da un target ampio e diversificato che spazia da contadini e giardinieri fino al personale sanitario.
Un altro brand diventato relativamente famoso prima tra gli appassionati di workwear francesi e poi su TikTok, conquistandosi anche gli onori della stampa di moda, è lo zoccolo Gardana in canapa del brand sostenibile Plasticana. Un clog che sembra fatto di plastica marroncina, ma ha quasi la forma di una scarpa formale è che negli ultimi anni è diventato un item "if you know, you know" nel settore.
I garden clog in passerella
L'ascesa dei garden clog sulle passerelle è il logico epilogo di una moda che ha già sdoganato calzature slip-on funzionali come le Crocs, le Birkenstock Boston e i Clog Evo di Scholl, già da tempo percepiti come la versione contemporanea dello zoccolo. Tuttavia alcuni brand di lusso hanno preso le distanze dalla rappresentazione più umile e massificata di questa calzatura reinterpretandola con loro twist personale.
Louise Trotter ad esempio, nella sua sfilata di debutto da Bottega Veneta, ha realizzato una versione lucida del tradizionale zoccolo olandese, proposta nel tipico verde bottega, abbinato a gonne dall’effetto fluido e dinamico. Chemena Kamali da Chloè rilegge in versione boho i klompen creando i suoi Jeanette contornati da borchie e con la zeppa in legno, mentre Ganni cavalca il trend abbinando la calzatura a look cottagecore.
Su questo genere il brand Lee Mathews nella più recente collezione estiva propone le scarpe sotto vestiti in vichy e grembiuli da contadina. Il comeback dei garden clog ha contagiato anche la moda uomo: Loro Piana per esempio ne propone una versione in pelle scamosciata che assomiglia quasi a una sorta di pantofola e da Nanushka gli zoccoli del giardiniere sono comparsi in passerella abbinati a shorts e giacche utility.
La scarpa dell'inverno
In diversi casi le maison utilizzano i clog per richiamare apertamente il fishermen-core. TWP ad esempio fa sfilare le scarpe di gomma come versione estiva dei classici stivali da pesca con gonnelloni, bermuda e bucket hat. Da Undercover i garden clog sono realizzati sia con un effetto dorato metallizzato, sia con fiori dipinti anteriormente e il cappello da pescatore viene sostituito o da una paglietta provvista del chin strap (cordino regolatore) o da un berretto in crochet.
C’è invece chi gioca sulla forma della punta della scarpa: da CFCL le calzature sono rotonde e scamosciate quasi come se fossero gli zoccoli di un cavallo, mentre i brand Toga e Ahluwalia realizzano una versione appuntita dello zoccolo che ricorda una variante sabot di uno stivale da cowboy.
È Miuccia Prada infine a giocare sull'ugliness della scarpa e a raccontarla come simbolo del workwear femminile. La sua versione per la ragazza Miu Miu, ibrida tra uno zoccolo di legno e un classico stivale di pelle, ha consacrato i garden clog come la nuova it shoes del brand.
Takeaways
– Le maison stanno reinterpretando i garden clog come un nuovo terreno estetico, usando materiali ricercati e dettagli tecnici per trasformare una scarpa da lavoro in un oggetto di desiderio.
– Ogni brand porta la propria sensibilità: Bottega Veneta sceglie la pulizia lucida, Chloé il boho artigianale, Ganni e Lee Mathews un immaginario più domestico e quotidiano.
– Dalle versioni scamosciate di Loro Piana alle punte affilate di Toga e Ahluwalia, fino all’approccio irriverente di Miu Miu, i clog stanno diventando una tela su cui i designer riscrivono il rapporto tra funzionalità, moda e natura.






































































