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Intervista a Jonathan Anderson

Abbiamo parlato col designer irlandese della sua ultima, sorprendente collaborazione e non solo

Intervista a Jonathan Anderson  Abbiamo parlato col designer irlandese della sua ultima, sorprendente collaborazione e non solo

"È la persona che la indossa
a fare la scarpa"

A poco più di trent’anni, Jonathan Anderson è riuscito a stupire e sconvolgere il mondo della moda. Il suo straordinario ethos creativo, il sempre maggior assottigliamento della linea rossa tra guardaroba maschile e femminile nella sua estetica e il suo peculiare modo di concepire forme e design, lo hanno reso in brevissimo tempo uno dei designer più apprezzati del fashion system. Nonostante la giovane età e gli innumerevoli traguardi già raggiunti,

Jonathan Anderson non ha ancora smesso di farci sognare e stupirci con le sue creazioni.

A testimoniare questa sua inesauribile capacità è GLITTER_GUTTER, la sua recentissima e già chiacchieratissima collaborazione con Converse che stravolge la comune percezione di maschile e femminile attraverso tre silhouette dominate dominate dalla sorprendente quanto inattesa presenza del glitter.
A metà strada tra pop-art e cultural heritage è dove si posiziona GLITTER_GUTTER, a metà strada tra quello che pensavamo di volere e quello che, invece, sognavamo di nascosto.

Hai sorpreso il pubblico con una collaborazione con Converse.
Questa partnership è parte della tua volontà di "rendere la moda democratica"?

Se progetti qualcosa, è la persona che la indossa a fare la scarpa. Questo è quello che ho capito con Converse: quando indossi i loro prodotti, li fai tuoi.

Raccontaci di come è nata questa collaborazione.

Da entrambi le parti c’era il desiderio di lavorare insieme già da qualche tempo e con la collezione SS18 presentata durante lo scorso Pitti Uomo, ci è sembrato il momento giusto per farlo!

"Le sneaker fanno parte della mia uniforme quotidiana"

Cosa rappresentano per te le sneaker e perché le consideri un oggetto prezioso su cui lavorare?

Le sneaker fanno totalmente parte della mia uniforme quotidiana. Sono un prodotto iconico, basilare quanto come un paio di Levi’s o un maglione Fruit of The Loom.

In che modo Converse si è inserito nell'immaginario di JW Anderson?

GLITTER_GUTTER voleva essere qualcosa di inaspettato. Estrarre i lustrini dal loro contesto naturale e arrivare a indossarli con un paio di chino.

Quali sono le tue fonti di ispirazione estetica?

Sto cercando di trovare una femminilità grottesca e definitiva, giocando con queste idee fino ad arrivare a chiudere il cerchio.

 

Dobbiamo aspettarci un approccio più "sportivo" nelle tue future collezioni?

La collaborazione fa parte del DNA di JW Anderson. La collaborazione con Converse non ci ha cambiato ma ci ha permesso di sperimentare.

"GLITTER_GUTTER voleva essere qualcosa di inaspettato. Estrarre i lustrini dal loro contesto naturale"

 
Campaign images shot by Larry Clarke, courtesy of Converse.