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5 designer con linee di arredamento

Dal brutalismo di Rick Owens al décor di Alessandro Michele

5 designer con linee di arredamento Dal brutalismo di Rick Owens al décor di Alessandro Michele

In origine la moda riguardava solo gli abiti ma, col passare dei decenni, il mondo dei grandi designer ha iniziato ad allargare la propria visione creativa al lifestyle nel senso più totale del termine. Questa espansione creativa ha portato svariati direttori creativi della moda e designer-artisti ad avviare le proprie linee di homeware e arredamento, trasferendo la propria sensibilità estetica negli oggetti di uso quotidiano. La lista di 5 designer con linee di arredamento che segue vuole dunque essere il più ampia possibile: dall’ormai celebre linea di décor firmata Gucci fino all’arredamento concettuale di Daniel Arsham passando per il lusso brutalista di Rick Owens, per le elucubrazioni di Raf Simons e il gotico minimalista di Ann Demeulemeester


Alessandro Michele/Gucci Décor

L’esuberanza creativa di Alessandro Michele è cosa ormai nota all’intero mondo della moda: partendo dalla moda come nucleo centrale, la visione che il designer ha creato per Gucci si è rapidamente estesa ai profumi, al cibo, all’arte, alla fotografia, ai videogiochi e al cinema. Ma anche all’arredamento. Presentata ufficialmente nel 2017, la linea Gucci Décor è stata forse una delle più care a Michele che, dal 2014, è anche direttore creativo di Richard Ginori – una delle più antiche manifatture di porcellana in Europa. Non a caso le porcellane abbondano nella linea Décor, i cui highlight sono però paraventi marmorizzati, cloches, poltroncine dall’aria vintage ricoperte dal monogram di Gucci, cuscini con frange e carte da parati barocche che canalizzano alla perfezione il mondo retrò del brand.


Ann Demuelemeester/Serax

La prima collezione di Ann Demeulemeester per Serax è stata presentata nel settembre 2019 alla fiera parigina di arredamento Maison&Object. La collezione include servizi da tavola, bicchieri e posate oltre che lampadari e ha dimostrato la finezza delle sensibilità estetiche di Queen D: il prototipo di ciascun oggetto è stato realizzato a mano dalla designer e dal marito, con una serie estesa di posate e servizi da tavola in diverse colorway. L’assoluto stand-out della collezione è la serie di piatti Dè in cui ogni singolo pezzo di porcellana è stato dipinto a mano con una tecnica inventata dalla stessa Demuelemeester per ottenere un particolare effetto tonale di colore simile al chiaroscuro e che, per altro, appare anche nelle sue collezioni sulle passerella. 


Rick Owens/Maison Objects Line

Forse il genio di Rick Owens emerge nella sua linea Maison/Objects più che altrove. Se i suoi abiti sono tenebrosi e potentemente concettuali, l’arredamento e i servizi da tavola di Rick sono addirittura maestosi: le sedie sembrano troni futuristici, con alcuni esemplari che includono il corno di un alce come schienale; lo stesso vale per le sedute e i divani brutalisti, per le combinazioni di marmo nero e pelliccia, per la forma quasi ancestrale e ipnotica di certe sedie. Oltre agli arredi più imporanti, la linea include anche tavolini, vasi, vassoi e soprattutto posate dalla forma oblunga e vagamente medievale.


Raf Simons/Kvadrat 

Uno degli aspetti più tecnici e affascinanti del lavoro di Raf Simons nella moda è la sua conoscenza e sperimentazione sui tessuti. Proprio questo lavoro di sperimentazione è stato alla base del sodalizio di Simons con l’azienda Kvadrat, avviata nel 2014, tramite cui la cura nella produzione dei tessuti della moda è stata trasferita nel mondo dell’arredo. Tappezzeria, cuscini e coperte sono diventate il focus principale di una collezione che è stata descritta così dal designer: "Mi affascina il modo in cui i processi di colorazione e tessitura dei tessuti per la moda non abbiano le stesse limitazioni rispetto a quelli dei tessuti per la casa. Abbiamo traslato la delicatezza della colorazione e della trama che potreste trovare in un tweed o un bouclé nei tessuti per l’arredo. Nelle soluzioni per interni che richiedono una trama più fitta, la colorazione diventa ancora più interessante, con un impatto quasi pittorico".  


Daniel Arsham & Alex Mustonen/Snarkitecture 

Quando non crea opere d’arte in marmo e cristalli di quarzo, quando non collabora con Dior o IKEA e quando non è impegnato a dipingere quadri che tappezzeranno le gallerie d’arte di mezzo mondo, Daniel Arsham, insieme ad Alex Mustonen e al resto del team dello studio Snarkitecture, produce anche design per la casa. L’ultima collezione, in collaborazione con Gufram, si chiama The Broken Series include uno specchio, una panca e una cornice da parete tutti composti in poliuretano – oggetti che con la loro estetica “spezzata” vogliono suggerire l’idea di una distorsione della realtà con materiali morbidi e imitano il cemento e la forma dello specchio che crea un’illusione ottica che la fa sembrare un varco aperto verso un’altra dimensione.