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Come è stato il graduation show di Polimoda a Firenze

Una monumentale sfilata-installazione a Santa Maria Novella, tra moda, arte e musica

Come è stato il graduation show di Polimoda a Firenze Una monumentale sfilata-installazione a Santa Maria Novella, tra moda, arte e musica
Domenico Orefice
Martina Gianmillari
Marina Coppola
Maria Vittoria del Rosso
Machalen Rebollo Prieto
Lucrezia Bargellini
Lorenzo Guarnieri
Jianqing Zhaoare
Glenn Charles Murphy
Oluwafieyitimi Chukwueneka Majekodunmi
Daria Shkundina
Chiara Tilroe
Chiara Cafissi
Camilla Conti
Bokyung Jo
Annagiulia Giannetti
Allegra Aglietti
Alessia Dovero
Paulo Guilherme Mileu Soares
Yun Xie
Yuliya Rodenko
Yulian Zhong
William Morgan
Valerie Armas Plasencia
Ugo Federico Ianaro
Pietro Moretti
Yu Ning Hung

Martedì scorso in Piazza Santa Maria Novella a Firenze si è tenuto Art Thou: Final Graduation Show di Polimoda Firenze. Lo show, che includeva 100 look creati da 27 diversi giovani designer si è svolto su una passerella strutturata intorno a un giardino segreto con le sculture dell'artista britannico Rob Mulholland, immerse in una composizione di piante e fiori, ed è stata accompagnata dalle musiche di un'orchestra sinfonica. Massimiliano Giornetti, direttore di Polimoda, ha commentato:

Con un percorso di maturazione personale e professionale che è stato probabilmente il più difficile di questi ultimi anni, oggi, gli studenti di Polimoda sono finalmente pronti a spiccare il volo, ognuno con la propria identità creativa e unicità di pensiero. Ognuno di noi è un universo diverso dagli altri. Un’identità di forme e colori egualmente differenti. Ecco che la vera uguaglianza è la naturale affermazione del sè. 

L'evento è stato trasmesso in live streaming sui canali social di Polimoda ma anche sul profilo TikTok della scuola, che è stato inaugurato per l'occasione. E proprio su TikTok, dal 29 giugno al 2 luglio, saranno gli studenti stessi a raccontare il dietro le quinte dello show e i momenti più significativi di Pitti Uomo, dal loro originale punto di vista di Gen Z e Millennial. Lo show è stato un inno all'individualità e all'autodeterminazione ma anche alla creazione di community culturali che, tramite un punto di vista comune, imparano a leggere e interpretare la realtà.