
I migliori bar italiani secondo The World's 50 Best Bars 2025 A Hong Kong c'è la proposta cocktail migliore al mondo, anche se il locale è tutto giallorosso
A soli due anni dall'apertura, il Bar Leone di Hong Kong ha appena conseguito il titolo di miglior bar al mondo. Il fondatore, Lorenzo Antinori, è nato a Roma e si è formato a Londra, Seoul e Hong Kong prima di aprire il locale, un bar a prima vista tradizionale che celebra la cultura popolare italiana riunendo savoir faire, materie prime di ottima qualità e l'arte del bartending sotto lo stesso tetto - con l'aggiunta di una passione per la squadra giallorossa. Lo stesso nome, Leone, evoca l'immaginario trasteverino, mentre gli interni e il clima accogliente del bar portano un po' della capitale italiana dall'altra parte del mondo. La specialità? A parte i panini alla mortadella (che non rientrano certamente nei motivi per cui è stato scelto, ma hanno aiutato senza dubbio la popolarità del bar), ciò che ha convinto i giudici di The World's 50 Best Bars 2025 sono state la semplicità e la stagionalità dei cocktail, che come nel caso del Bellini vengono serviti nello stesso formato d'origine con l'aggiunta di dettagli deliziosi come panna e pesche.
Oltre a Bar Leone, che con la sua insegna e i suoi interni sembra davvero aver portato a Hong Kong Roma e la sua tifoseria locale, ci sono altri italiani in lista. Quest'anno sono state tra l'altro ben 29 le città incluse nella classifica di The World's 50 Best Bars 2025, un risultato che dimostra quanto si stia sviluppando in tutto il mondo il settore. Un altro italiano si trova intanto al terzo posto con Sips, locale barcellonese di Simone Caporale, anche co-proprietario del Boadas - il bar più antico della città. Un buon risultato anche per il Moebius, che in un anno ha scalato più di trenta posizioni in classifica conquistando il settimo posto e un riconoscimento riservato, e per Locale Firenze, al 22mo posto grazie a un'atmosfera davvero unica. Al 40mo posto Roma, con Drink Kong e di nuovo Milano al 43mo, con lo speakeasy 1930 che peraltro ha anche recentemente traslocato seppur rimanendo nel capoluogo lombardo.
Tra i cinquanta migliori bar al mondo svettano ancora le destinazioni londinesi e newyorchesi, ma quest'anno venti del cambiamento arrivano da est. Bratislava e Tirana portano aria di novità in classifica a prova dell'internazionalità del settore, mentre altri locali italiani conquistano poco a poco un posto a sedere nell'olimpo della mixology. Al 58mo posto si trova infatti Freni e Frizioni di Roma, al 63mo L'Antiquario di Napoli, al 98mo lo speakeasy Jerry Tomas di Roma e al 99mo Gucci Giardino di Firenze. Del resto, quando si tratta dell'Italia un po' di moda non deve mai mancare.













































