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Sunday Escape – Il parco divertimenti abbandonato Nara Dreamland

Inquitanti e affascinanti immagini dall'ex-Disneyland giapponese

Sunday Escape – Il parco divertimenti abbandonato Nara Dreamland Inquitanti e affascinanti immagini dall'ex-Disneyland giapponese

Per entrare nel mood di Halloween, questa settimana abbiamo pensato ad una meta un po’ più “spettrale” per le nostre evasioni domenicali, e così stavolta vi portiamo a fare un giro in uno dei parchi di divertimenti abbandonati più lugubri e al tempo stesso affascinanti di sempre.

Quello che vedete in foto è Nara Dreamland, un parco divertimenti dismesso dieci anni fa nella regione di Osaka, Giappone. Aperto nel 1961 da Kunizo Matsuo, per molti anni fu considerata la risposta nipponica a Disneyland. Sei anni dopo che il parco firmato Disney aprì in California, infatti, Matsuo si mise in testa di voler portare anche in Giappone, più precisamente a Nara, una versione di quel mondo incantato. Inizialmente, Matsuo riuscì ad entrare in contatto con la Disney e per un breve istante si affacciò perfino l’ipotesi che un Nara Disneyland autorizzato potesse diventare realtà. Come spesso accade però, subentrarono presto cavilli legali che resero la riuscita del progetto impossibile. Questo non fu comunque abbastanza da scoraggiare Matsuo, che decise di costruire il parco in ogni caso.

E fu così che a partire dagli anni 60, per circa quattro decenni, il Giappone vide lo splendore di Nara Dreamland, un parco dai colori pastello che ricordava in tutto e per tutto l’immaginario Disneyano e comprendeva giostre e attrazioni che rappresentavano dei riferimenti apertamente dichiarati, a partire dall’entrata: il classico palazzo rosa pastello e azzurro cielo che ha popolato i sogni della nostra infanzia. Oltre alla copia del castello della Bella Addormentata, c’erano anche una versione delle storiche montagne russe “Matterhorn Bobsleds” e le immancabili tazzine da tè roteanti. Il parco aveva perfino le sue mascotte, Ran-chan e Dori-chan, due bambini vestiti da orsacchiotti guardiani.

Purtroppo però, non appena un Disneyland ufficiale aprì a Tokyo, seguito dall’apertura degli Universal Studios a Osaka, Nara Dreamland entrò in una fase di tracollo: le visite diminuirono drasticamente e il parco fu sempre più lasciato a sé stesso. Fu così che nel 2006 fu costretto a chiudere i battenti per sempre.

Quello che ne resta oggi è una sorta di città fantasma, dove i colori allegri fanno ancora capolino sotto strati di polvere, detriti e disfacimento, creando un senso di nostalgia e smarrimento: un sogno stroncato a metà che oggi rischia di essere raso al suolo per sempre.

Seguiteci fra le sue giostre abbandonate, i vicoli infestati e le montagne russe arrugginite e spettrali – e date un'occhiata a come era negli anni 60.