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Su cosa fanno la tesi gli studenti dello IED

Quest’anno l’Istituto Europeo di Design ha indetto un tema unico per tutte le discussioni: ‘RESPECT! Persone. Futuri. Luoghi.’

Su cosa fanno la tesi gli studenti dello IED Quest’anno l’Istituto Europeo di Design ha indetto un tema unico per tutte le discussioni: ‘RESPECT! Persone. Futuri. Luoghi.’
WE ARE 24 IL CALCIO CONTRO L’OMOFOBIA
ME-WE
ME-WE
ME-WE
ME-WE
ME-WE
ME-WE
ME-WE
ME-WE
HUMAN AFTER ALL
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HUMAN AFTER ALL
TERRE DES HOMMES – GRAPHIC NOVEL
SENSIBILITÀ AUMENTATE
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TRIBE – MOVABILITY
WE ARE 24 IL CALCIO CONTRO L’OMOFOBIA
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INSIDE AUT E PER FARE UN ALBERO: PROGETTI DI RIQUALIFICAZIONE PER L’AZIENDA OSPEDALIERA BROTZU
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SANTA GIULIA
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4x4xALL
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S.CANNY: COME L’INTERAZIONE PUÒ RENDERE TUTTI ATTIVISTI
TRIBE – MOVABILITY
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IED Italia (Istituto Europeo di Design), la scuola internazionale di Design, Moda, Arti Visive e Comunicazione, ha da poco concluso l’anno accademico 2019/2020. È stato un anno particolare, a metà, interrotto dall’emergenza sanitaria e reinventato con la didattica online, nel pieno rispetto del distanziamento sociale. Ma come da tradizione, per tutti gli studenti al termine del loro percorso la fine delle lezioni coincide con l’inizio della sessione di laurea. I diplomandi di quest’anno, come tutti, hanno dovuto fare i conti con il lockdown, che ha condizionato i mesi di lavoro più intenso per la finalizzazione dei loro lavori; ma come molti studenti hanno raccontato anche a nss magazine in occasione del progetto COVID-19 Next Creative Voices, da una situazione drammatica sono nati nuovi stimoli sia per i contenuti che i processi di lavoro. 

Come ultimo atto di un anno che ha fatto di “cambiamento” la sua parola d’ordine, IED ha indetto un tema unico per tutte le tesi triennali: RESPECT! Persone. Futuri. Luoghi. Agli studenti è stato chiesto di reinterpretare i loro progetti in funzione di un unico, grande messaggio di rispetto: un rispetto inteso nelle sue mille sfaccettature, che comprendesse la sensibilizzazione sull’emergenza ambientale, l’eliminazione delle disuguaglianze e la costruzione di community sempre più solide e solidali. 

HUMAN AFTER ALL
HUMAN AFTER ALL
HUMAN AFTER ALL
ME-WE
ME-WE
ME-WE
ME-WE
ME-WE
ME-WE
ME-WE
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TERRE DES HOMMES – GRAPHIC NOVEL
SENSIBILITÀ AUMENTATE
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I progetti

Tante le proposte in supporto dell’attività artigianale e dell’industria creativa durante il periodo di crisi. Tra le più interessanti c’è il progetto di Jewelry Design Me-We, che ha aiutato un laboratorio orafo nello sviluppo della tecnologia di progettazione 3D e si è concretizzato in una collezione di gioielli in oro, pietre e contenitori in resina. Gli studenti di Interior Design, invece, si sono focalizzati sulla necessità di sentirsi a casa anche quando si è obbligati a restare a casa e hanno progettato la ristrutturazione consapevole di un appartamento del centro di Torino, puntando sulla sicurezza, la valorizzazione, la funzionalità e la flessibilità degli spazi. La collezione di Fashion Design Human After All, invece, partendo da alcune “imperfezioni” fisiche come la scoliosi ha reinterpretato il canone estetico di Le Modulor di Le Corbusier, il modulo basato su un uomo standardizzato, misura del rapporto tra l’essere umano e lo spazio abitativo.

In tema di disuguaglianze, WE ARE 24: Il Calcio contro l’omofobia ha sfruttato un evento calcistico, uno sport in cui la discriminazione di genere è ancora un problema, per veicolare un messaggio di inclusione. Supportato da una comunicazione incisiva, il progetto prevede di stampare il numero “24”, un insulto omofobo in Brasile, sulle spalle dei giocatori di un torneo di calcio speciale in cui sei squadre (vestite dei colori dell’arcobaleno) giocheranno per sconfiggere l’omofobia. 

WE ARE 24 IL CALCIO CONTRO L’OMOFOBIA
WE ARE 24 IL CALCIO CONTRO L’OMOFOBIA
WE ARE 24 IL CALCIO CONTRO L’OMOFOBIA
WE ARE 24 IL CALCIO CONTRO L’OMOFOBIA
WE ARE 24 IL CALCIO CONTRO L’OMOFOBIA
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Sul fronte ambientale, il progetto S.canny ha supportato FFF - Friday For Future Milano sviluppando uno scanner con accesso a realtà aumentata che permette di esplorare i dintorni alla ricerca di alternative pratiche ed ecosostenibili. Altri progetti, come quello in collaborazione con Enel X, società del Gruppo Enel, si occupano di sperimentare e sviluppare prodotti innovativi e soluzioni digitali nei settori in cui l’energia mostra il suo maggior potenziale. Nell’ambito del Product DesignTribe - Movability ha progettato un veicolo urbano a 2/3/4 ruote (di proprietà o in sharing) che tenga conto di fattori sociali, strutturali, economici, tecnologici e dei trend che compongono lo scenario odierno, mentre il progetto 4x4 All, in collaborazione con Suzuki, punta alla realizzazione - sempre con un approccio green - di un veicolo elettrico rivolto alla Generazione Z, giovani influenzati da fenomeni quali il grande utilizzo dei social e la passione per il gaming.

TRIBE – MOVABILITY
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S.CANNY: COME L’INTERAZIONE PUÒ RENDERE TUTTI ATTIVISTI
4x4xALL
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Alcuni progetti si sono dedicati all’ambito medico, in collaborazione con la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro (che ha portato a un restyling del notiziario Fondazione, un semestrale gratuito diffuso sia in forma cartacea che digitale) e l’Azienda Ospedaliera G. Brotzu di Cagliari, per cui alcuni studenti di Interior Design hanno lavorato alla riqualificazione dei reparti infantili di Chirurgia Pediatrica e Neuropsichiatria infantile. Nell’ambito della Comunicazione PubblicitariaDalle città alle community è invece il progetto sviluppato con Airbnb per promuovere inclusività e rispetto anche nel settore del turismo.

SANTA GIULIA
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INSIDE AUT E PER FARE UN ALBERO: PROGETTI DI RIQUALIFICAZIONE PER L’AZIENDA OSPEDALIERA BROTZU
INSIDE AUT E PER FARE UN ALBERO: PROGETTI DI RIQUALIFICAZIONE PER L’AZIENDA OSPEDALIERA BROTZU

Anche Milano è protagonista di molti progetti. Fucina 360, ad esempio, punta alla creazione di un network e di uno spazio di co-working, vendita e presentazione delle creazioni di giovani designer emergenti per sedimentare un nuovo punto di riferimento artistico-culturale nella città, senza precedenti a livello universitario. Gli studenti di Design della Comunicazione, invece, hanno ripreso in mano il progetto di riqualificazione del cantiere di Santa Giulia (quartiere residenziale a Sud Est della città), avviato nel 2004 e interrotto nel 2009, per renderlo un quartiere di condivisione e non solo residenziale.

Tutti i progetti sono disponibili a questo link.