A Guide to All Creative Directors

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«Una visibilità che scuote e cambia le cose», intervista ad Andrea Semeghini di LAUD END PRAUD

Il fondatore dell’evento per la difesa dei diritti LGBTQIA+ ci racconta tutto sulla nuova edizione

«Una visibilità che scuote e cambia le cose», intervista ad Andrea Semeghini di LAUD END PRAUD  Il fondatore dell’evento per la difesa dei diritti LGBTQIA+ ci racconta tutto sulla nuova edizione
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LAUD END PRAUD, appuntamento annuale che unisce moda, arte e attivismo per i diritti LGBTQIA+ in Italia, si prepara per una nuova e sorprendente edizione. Il tema del 2025 è “Queer Nature”, una dedica al mondo animale e come può ispirare la società per accogliere tutte le diversità che la contraddistingue. Andrea Semeghini, creative director di VANADIO23 e founder di LAUD END PRAUD, ci ha raccontato che il tema della nuova edizione «nasce dal desiderio di smontare una delle affermazioni più ricorrenti e odiose dell’omolesbobitransfobia: l’idea che noi e la nostra comunità siano “contro natura”». Negli anni, LAUD END PRAUD si è evoluto diventando un appuntamento imperdibile per tutti i creativi, i designer e gli appassionati di arte e di moda Queer di Milano e non solo. Il fashion show organizzato da Semeghini e dai suoi collaboratori è diventato uno degli eventi più attesi del Pride Month. «Abbiamo capito che c’è voglia di costruire insieme, che unirsi attorno a un progetto comune è una forza. E che in tanti credono in questo percorso, perché lo portiamo avanti con sincerità e passione», afferma Semeghini. Dalla creazione di merch firmata VANADIO23 al coinvolgimento di designer e artisti ben diversi tra loro (come vuole, non a caso, il tema “Queer Nature”), LAUD END PRAUD continua a dimostrare che moda e attivismo possono dialogare, e la crescente risonanza dell'evento negli anni ne è la prova. «Il bisogno di visibilità è più urgente che mai», aggiunge Semeghini. «Una visibilità che scuote, che accoglie e che cambia le cose». 

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La scelta dei designer che parteciperanno alla nuova edizione di LAUD END PRAUD ricade su valori ben chiari: «inclusività, libertà espressiva, impegno politico e desiderio di costruire nuove narrazioni, fuori dai canoni dominanti». Semeghini sottolinea che ogni anno vengono avviate collaborazioni con attività indipendenti e autentiche che non hanno paura di essere radicali e Queer. Per questa edizione, ogni designer è stato invitato a interpretare un tema specifico ispirato al mondo naturale e vegetale: Be Nina ha scelto i cactus per raccontare l’omosessualità, Lorenzo Seghezzi le orchidee per la transessualità, Florania le farfalle e l’ermafroditismo, Andreazza i coleotteri per la bisessualità, Simon Cracker i pinguini e l’omosessualità e Domenico Orefice i pesci pagliaccio per la transessualità. «Un piccolo ecosistema di meraviglie che sfida ogni norma e celebra la libertà dell’esistenza», commenta Semeghini in merito alla diversità che sfilerà sulla passerella verde di LAUD END PRAUD. In questa nuova edizione il progetto potrà inoltre contare sulla collaborazione di IED, che ha scelto i pomodori per affrontare l’ermafroditismo. Il coinvolgimento delle scuole di moda e di design nel progetto rappresenta una presa di posizione da parte di una delle istituzioni che stanno formando i nuovi talenti del paese in difesa della comunità LGBTQIA+ e del suo enorme potenziale creativo. «Coinvolgere le scuole è fondamentale, significa aprire uno spazio di confronto intergenerazionale e offrire agli studenti un’occasione concreta per partecipare a un progetto collettivo, vivo, politico», dichiara Semeghini. 

LAUD END PRAUD non ha il solo scopo di fare attivismo attraverso la moda, ma anche di promuovere e difendere i diritti LGBTQIA+ con un’azione concreta. Il ricavato della vendita dei look, disponibili per l’acquisto martedì 24 giugno nel pop-up di PWC (via Pietro Custodi, 12), sarà devoluto allo Sportello Trans ALA Milano Onlus, guidato da Antonia Monopoli, che sostiene l’inclusione sociale delle persone transgender. Semeghini ci ha raccontato che la collaborazione con lo Sportello è attiva da anni. Contro le discriminazioni, l’esclusione e la precarietà che devono tuttora affrontare le persone trans in Italia, afferma Semeghini, «lo Sportello rappresenta un presidio fondamentale di ascolto, supporto e accoglienza. Speriamo che il ricavato dell’iniziativa possa offrire un aiuto concreto a chi, come Antonia, lavora ogni giorno per costruire una Milano più sicura, inclusiva e giusta per tuttə.» In un periodo storico marcato da una forte resistenza al cambiamento, LAUD END PRAUD rappresenta un porto sicuro in cui la creatività e l’inclusione sono protagonisti. «La natura ci insegna a trasformarci, a fluire, ad amarci senza confini e senza vergogna», aggiunge Semeghini. «Non possiamo permetterci di scomparire». 

Il fashion show di LOUD END PRAUD si terrà venerdì, 20 giugno, presso DOPO Space, Milano