Cosa sono le "vendite allo scoperto" o "short selling"? Dietro al caso che coinvolge l'azienda italiana potrebbe esserci un'operazione finanziaria di tipo speculativo

Di recente, le azioni di Brunello Cucinelli, società umbra specializzata nella produzione di capi in cashmere che prende il nome dal suo fondatore, sono diminuite di oltre il 17 punti percentuali. Il crollo è dovuto al fatto che in questi giorni sono circolate delle accuse nei suoi confronti, secondo le quali l'azienda venderebbe i propri prodotti in Russia, nonostante le sanzioni europee. Le sanzioni europee dall'Unione Europeo come ritorsione all'invasione dell'Ucraina proibiscono, tra le altre cose, di vendere beni di lusso in Russia – ma entro comunque certi limiti. Le accuse rivolte a Cucinelli sono state sostenute in particolare da una società di analisi finanziaria, Morpheus Research – che è stata fondata nel 2025 e si occupa di segnalare violazioni e illeciti nel mercato finanziario. La società ha diffuso un rapporto in merito alla questione che coinvolgerebbe Cucinelli. Morpheus Research, inoltre, sostiene che le esportazioni di Cucinelli verso la Russia sarebbero persino aumentate dopo l’introduzione delle sanzioni.

Cucinelli ha inizialmente replicato diffondendo una nota per cercare di tranquillizzare gli investitori, sostenendo di rispettare le norme europee in merito alle attività nel mercato russo. L’azienda italiana ha sottolineato che il valore delle esportazioni verso la Russia è passato dai 16 milioni di euro del 2021 ai 5 milioni di euro del 2024 – l’incidenza di questo mercato sul fatturato dell'azienda, insomma, sarebbe molto basso, essendosi ridotto di oltre due terzi a partire dall'invasione dell'Ucraina. Secondo Cucinelli le spedizioni in Russia resterebbero entro i limiti di prezzo consentiti dall’Unione Europea. Luca Lisandroni, amministratore delegato di Brunello Cucinelli, parlando con il Financial Times, ha poi fatto notare che le autorità doganali italiane ed estere, così come i controlli interni all’azienda, non hanno mai evidenziato le anomalie segnalate da Morpheus Research.

Cosa c'entrano le "vendite allo scoperto" con Cucinelli

Per contestualizzare il crollo in borsa di Cucinelli è necessario parlare delle “vendite allo scoperto”. Questa pratica, infatti, rappresenta uno degli aspetti fondamentali del funzionamento dei mercati finanziari – tuttavia sono uno di quei temi che possono risultare difficili da comprendere per chi non ha dimestichezza con le attività di borsa. Semplificando molto, le vendite allo scoperto sono un’operazione finanziaria, di tipo speculativo, in cui si scommette sul fatto che il valore di una certa azione calerà in breve tempo. Chi porta avanti operazioni di questo tipo viene definito “short seller”, e se il valore dell’azione diminuisce genera effettivamente degli introiti – viceversa, se il valore aumenta perde denaro. Ma un aspetto fondamentale delle vendita allo scoperto è che avvengono usando azioni ottenute in prestito: gli short seller se le fanno prestare senza pagarle, poi le vendono a un certo prezzo, aspettando che il loro valore crolli, e solo a quel punto le ricomprano a un prezzo ribassato. Infine le restituiscono a chi gliele aveva prestate, ottenendo un profitto dalla differenza. Sono gli investitori istituzionali (come fondi o banche) – tramite i broker – a decidere di prestare azioni agli short seller, e lo fanno perché – quando le azioni vengono restituite – si aspettano di ricevere un interesse piuttosto sostanzioso, pattuito in fase di cessione, che cresce con la durata del prestito – non a caso, però, le vendite allo scoperto sono volutamente operazioni molto rapide.

Come riporta MilanoFinanza, Morpheus Research è stata fondata di recente da ex membri di Hindenburg Research, «una nota società di short selling che aveva preso di mira aziende di alto profilo prima di essere sciolta a gennaio». «C’è chi pensa che dietro queste accuse [quelle a Cucinelli] ci sia una strategia chiara: pubblicare report dettagliati su presunte criticità aziendali, mentre si detengono posizioni “short” scommettendo al ribasso sul titolo», riporta ClassCNBC. Secondo alcuni osservatori, in sostanza, vi sono società di ricerca che, oltre a pubblicare analisi critiche su determinate aziende, assumerebbero anche posizioni ribassiste sui titoli oggetto delle loro stesse analisi. Questa pratica è stata spesso discussa tra gli addetti ai lavori del settore finanziario. «Per il momento si tratta di accuse da verificare, ma il mercato ha comunque reagito con forza. Questo caso ha riaperto il dibattito sul ruolo e sui limiti della speculazione ribassista nei mercati regolamentati», continua ClassCNBC. In questo contesto, si è tornati a parlare della speculazione al ribasso e della trasparenza del mercato finanziario – allo stesso modo rispetto a quanto successo con il celebre caso di GameStop. Le accuse di Morpheus Research hanno evidentemente avuto un grosso impatto sul titolo di Cucinelli, nonostante la ferma smentita dell'azienda, che ha annunciato azioni legali a tutela della propria reputazione.