
"Lighting Flowers" sarà la rinascita dell'ex-polo siderurgico di Napoli Un esempio di come la luce artistica possa illuminare non solo le strutture, ma anche le speranze collettive
Nel cuore di Napoli, dove il passato industriale si intreccia con le speranze di un futuro rinnovato, l'ex polo siderurgico di Bagnoli sta vivendo una metamorfosi luminosa grazie al progetto Lighting Flowers. Ideato dall'artista napoletano Franz Cerami, questo intervento di rigenerazione urbana trasforma le ombre di strutture dismesse in un paesaggio di colori e vitalità, piantando metaforicamente fiori luminosi nelle periferie dimenticate del mondo. Nato dall'intuizione di colorare gli spazi marginali con graffiti digitali e video-mapping, il progetto ha trovato in Bagnoli il suo palcoscenico ideale, un'area che per decenni ha simboleggiato il declino post-industriale ma che ora si apre come un museo a cielo aperto, invitando la città a riscoprire le sue radici attraverso l'arte. Dal 12 settembre al 12 novembre 2024, l'ex Italsider di Bagnoli, un tempo cuore pulsante dell'industrializzazione meridionale con le sue acciaierie e altoforni, si illumina ogni sera in un dialogo tra memoria e innovazione. Promossa dal Commissario Straordinario Gaetano Manfredi in stretta collaborazione con Invitalia Spa, l'iniziativa segna l'avvio concreto del processo di bonifica e riqualificazione dell'area, un territorio che custodisce la storia operaia di generazioni napoletane.
L'essenza di Lighting Flowers Bagnoli risiede nel suo obiettivo di ridare vita all'archeologia industriale mediante la luce, intrecciando il peso del passato con la leggerezza del futuro. Attraverso queste installazioni, l'arte non si limita a decorare, ma stimola una riflessione profonda sulla rigenerazione urbana, ponendo la creatività al centro di un cambiamento collettivo. Le otto maxi installazioni, che animano otto strutture iconiche del sito, trasformano l'officina meccanica, la torre di spegnimento, l'acciaieria, la palazzina uffici, gli impianti di trattamento dell'acqua uno e due, l'altoforno e la sezione triangolare dell'altoforno in superfici vibranti. Ogni proiezione, accompagnata dalle musiche originali di Michele Chiavarini, dialoga con il contesto storico e architettonico, evocando un connubio tra la durezza del metallo e la morbidezza dei petali luminosi, e invitando i visitatori a immaginare un Bagnoli non più ferita aperta, ma spazio di possibilità condivise.
La mostra vera e propria, ospitata nell'Auditorium Porta del Parco in via Diocleziano 343, si snoda in un percorso luminoso che guida il pubblico attraverso quattro ambienti immersivi, offrendo un'immersione totale nel mondo di Lighting Flowers. Nel primo spazio, una proiezione storica cattura l'evoluzione dell'installazione attraverso lightbox illuminati, pannelli esplicativi dettagliati e fotografie di backstage che rivelano il meticoloso processo creativo di Cerami. Il secondo ambiente ospita un'esposizione di trenta opere fotografiche, arricchite da interventi ad olio e grafite. Infine, il terzo spazio proietta un documentario sulle tappe mondiali di Lighting Flowers, dalle installazioni in Brasile alle declinazioni europee, culminando nelle proiezioni bagniolesi che legano il locale all'universale.














































