
Chi sono le famiglie più potenti di Milano E come gestiscono eredità e successione
Milano è sinonimo di impresa e di imprenditori, ma anche all'interno delle aziende più grandi della città ci sono storie di famiglia, di legami affettivi e di cessioni che influenzano l'andamento di ogni business, dal diciannovesimo secolo a oggi. Dopo l'unità d'Italia, Milano ha visto nascere alcuni dei più importanti imperi italiani in fatto di manifattura, meccanica e tessitura, con la nascita di Pirelli nel 1872, Edison nel 1884, Mondadori nel 1907, Alfa Romeo nel 1910 e ancora Prada (pelletteria) nel 1913. Dallo sviluppo imprenditoriale del primo Novecento al boom economico degli anni '60, la città ha visto nascere e crescere famiglie che oggi potrebbero venire considerate vere e proprie dinastie.
Prada-Bertelli
I primi cognomi che vengono in mente quando si tratta di imprenditoria milanese non possono essere che Prada e Bertelli. A partire da Prada, brand che è nato nel 1913 dai genitori di Miuccia Prada e passato grazie alla stilista da pelletteria di lusso a vero e proprio brand, i due impresari hanno costruito Gruppo Prada, che oggi include anche Miu Miu, Church's, Car Shoe, Marchesi 1824, Luna Rossa, Fondazione Prada e adesso anche Versace. Il Gruppo oggi vale miliardi di dollari, ma anche se alla dirigenza adesso c'è Andrea Guerra, sia Miuccia Prada che Patrizio Bertelli continuano a lavorare in azienda - e a ricevere un gustoso stipendio, dato che nella classifica dei manager più pagati d'Italia del Sole 24 Ore la coppia si piazza al terzo posto.
Bertelli e Prada, che hanno due figli, hanno recentemente annunciato che Lorenzo Bertelli, il maggiore dei due e già coinvolto nei progetti del Gruppo in quanto Responsabile della Corporate Social Responsibility, sarà il prossimo CEO dell'azienda (con l'uscita progressiva di Guerra nell'arco degli anni). Il più piccolo, Giulio, ha invece deciso di lavorare in proprio: oltre ad essere un grande sportivo come il fratello (il primo appassionato di rally, il secondo velista professionista), ha aperto un'azienda di alimenti liofilizzati e ha lavorato come regista. Il suo film Agon, che segue tre atlete olimpioniche, ha debuttato a Venezia82. Non si è parlato di un possibile successore di Miuccia Prada alla guida dei brand Prada e Miu Miu, ma Bertelli ha ribadito più volte che la codirezione creativa di Raf Simons è stata negli anni un grande punto di forza del gruppo, sia sul piano moda che finanziario.
Rizzoli
Sempre connessa in qualche modo alla moda, seppure in maniera minore, è il nome di Rizzoli. Prima di diventare un'impresa contente il Corriere della Sera (acquisito negli anni '70) e di venire venduta per la sua interezza a Mondadori nel 2016, la Rizzoli ha compiuto i primi passi a fine Ottocento grazie ad Angelo, un giovane cresciuto in un orfanotrofio che dopo essere stato orafo ha deciso di buttarsi nel campo della tipografia.
La Rizzoli, lanciata nel 1927, ha assistito all'ingresso in azienda di diversi discendenti del fondatore, come il figlio Andrea (anche presidente dell'A.C. Milan dal 1954 al 1963) e il nipote Angelo. Quest'ultimo entrò in azienda passando per tutti i settori, da impiegato in produzione a distribuzione, dai periodici alla pubblicità - una vera e propria "gavetta" che solitamente ai nepo baby viene risparmiata. Dopo la vendita a Mondadori nel 2016, si sono susseguiti diversi cambiamenti in Rizzoli, oggi guidata dalla direttrice editoriale Federica Magro e dal direttore generale Massimo Turchetta.
Mondadori
La storia di Mondadori non inizia a Milano ma in provincia di Mantova, eppure è nella città meneghina che si trova tutt'ora la sua sede. Arnaldo Mondadori, detto «incantatore di serpenti» per la sua capacità di "intortare" le persone, ha lanciato l'azienda nel 1912 ben presto affermandosi come uno degli editori più importanti d'Italia. Dai sussidiari alle enciclopedie, dalla saggistica alle collane in edicola, Mondadori ha conquistato il settore anno dopo anno, anche a fronte di guerre che ne hanno ostacolato il progresso. Tutti i figli di Mondadori sono stati editori, ma nel 1991 l'azienda è stata ceduta alla Fininvest di Silvio Berlusconi. I nipoti di Arnoldo Mondadori nel 1979 hanno lanciato la Fondazione Mondadori, per ricordare il fondatore e proteggere la sua eredità. Tra gli eredi diretti Sebastiano Mondadori, scrittore, e Arnaldo Mosca Mondadori, filosofo e poeta che ha lanciato attività filantropiche.
Berlusconi
La famiglia Berlusconi è un'altra delle più potenti famiglie del milanese. Tutto nasce con Silvio Berlusconi, che nel 1975 avvia un'attività di edilizia, la holding Fininvest e nel 1993 la Mediaset. Con Fininvest, l'impero Berlusconi è arrivato ad appropriarsi del 30% di Banca Mediolanum, la maggioranza di Mondadori come anticipato, il teatro Manzoni, l'AC Monza e fino al 2017 anche l'AC Milan. Nel 2023, anno della sua morte, Berlusconi era il terzo uomo più ricco d'Italia e il 352esimo al mondo.
Oggi, la primogenita Marina Berlusconi è presidente di Fininvest e del Gruppo Mondadori, il secondogenito Pier Silvio Berlusconi è amministratore delegato di Mediaset, la terza figlia Barbara Berlusconi è membro del consiglio di Fininvest come la sorella, Eleonora Berlusconi. Luigi Berlusconi, il minore, a 19 anni è entrato nel consiglio di amministrazione di Mediolanum e oggi, a 37 anni, ha un patrimonio di 1,2 miliardi di euro.
Moratti
Un'altro dei cognomi più popolari e potenti di Milano è stato Moratti. Tutto è nato con la Saras, gruppo di raffinazione di petrolio fondato da Angelo Moratti, ma la fama è arrivata con la dirigenza dell'Inter del figlio Massimo dal 1995. Il padre era stato già presidente della squadra negli anni '50 e '60, mentre nel 2013 una maggioranza della società è stata venduta a investitori indonesiani. La Saras, che è stata gestita dal fratello di Massimo Moratti, Gian Marco Moratti, fino alla sua scomparsa nel 2018, è stata ceduta in parte l'anno scorso a Vitol, un gruppo svizzero-olandese. La vendita ha portato tutti i discendenti della famiglia Moratti (due figli di Massimo e due figli di Gian Marco Moratti) ad abbandonare l'azienda. Oggi, alcuni di loro hanno avviato attività proprie, come l'app Maawi di Gabriele Moratti che però non ha avuto molto successo, e il lavoro nel cinema di Carlotta Moratti.
Pirelli - Tronchetti Provera
Concludiamo l'elenco delle famiglie più ricche di Milano con Pirelli, nata nel 1870 dalla mente visionaria di Giovanni Battista Pirelli. La storia dell'azienda di pneumatici è lunghissima e include diversificazione e ramificazione strategica, dai cavi elettrici ai tubi e i tappeti, dagli articoli per la casa alla comunicazione e alla cultura (il calendario Pirelli resta un'icona pop d'epoca). Dagli anni '80 al nome Pirelli si è affiancato quello di Marco Tronchetti Provera, che dapprima era socio, poi CEO e oggi presidente esecutivo della società, nonché uno dei manager più ricchi d'Italia. Ha avuto tre figli da Cecilia Pirelli, tutti coinvolti nella Pirelli o nella Fondazione Silvio Tronchetti Provera.












































