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C'è un Labubu sulla tomba di Karl Marx Il necroturismo che va forte su TikTok

Immaginate di stendervi su un prato per un picnic domenicale, circondati da lapidi ottocentesche e cipressi secolari. Scandaloso? Non per milioni di persone al mondo che hanno scoperto un modo completamente nuovo di vivere i cimiteri, che diventano, oltre a un luogo di commemorazione, anche veri e propri centri culturali in cui respirare storia, arte e persino divertirsi. Il cosiddetto necroturismo, ossia viaggiare e visitare i cimiteri più interessanti al mondo, è una tendenza che sta rivoluzionando il nostro rapporto con la morte. Per quanto si tratti di un hobby alquanto particolare - a tratti problematico - il turismo dei cimiteri non è più una curiosità di nicchia, ma un business da miliardi di dollari. A conferma di quanto il necroturismo sia diventato un hobby diffuso, negli ultimi giorni è accaduto quello che fino a qualche mese fa sarebbe stato incomprensibile, ma che adesso si carica di significato: sulla tomba di Karl Marx, nel cimitero di Highgate a Londra, è apparso un Labubu, uno di quei pupazzetti virali che vendono a non finire nei negozi di giocattoli, tanto da creare code, liste d'attesa, e un mercato di resale al pari di Supreme ai tempi d'oro. Un bel paradosso, considerando che la persona che ha deciso di lasciare il regalo sulla tomba del filosofo dovrebbe essere un fan del suo lavoro, e la prova di quanto il dark tourism sia ormai inserito nella pop culture a tutti gli effetti. 

Il mercato globale del dark tourism (che include il necroturismo) era stimato a 31,89 miliardi di dollari nel 2023 e dovrebbe raggiungere i 38,64 miliardi entro il 2030, con una crescita annua del 2,9% secondo quanto analizzato da Grand View Research. Altri studi indicano cifre ancora più ottimistiche: Market.us prevede che il settore raggiungerà i 40,2 miliardi di dollari entro il 2033, partendo dai 29,6 miliardi del 2023. Questi numeri raccontano una rivoluzione silenziosa nel modo di concepire il turismo culturale, in cui i cimiteri non sono più spazi esclusivamente legati al lutto, ma vengono ripensati come luoghi da vivere e riscoprire nella quotidianità.

Ma com’è messa l’Italia?

C'è un Labubu sulla tomba di Karl Marx  Il necroturismo che va forte su TikTok | Image 575826
Cimitero Acattolico di Roma
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Cimitero mionumentale di Milano
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Cimitero San Cataldo di Modena
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Cimitero Staglieno di Genova
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Catacombe di Napoli

Il rapporto con i cimiteri in Italia rimane ancora intriso di sacralità e rispetto reverenziale. Si va al cimitero poche volte all’anno per salutare i propri cari. Mentre nei paesi anglofoni la relazione tra vita cittadina e morte è molto più forte, legata persino a festività commerciali come Halloween, per noi italiani un picnic tra le tombe suona ancora come una provocazione, se non un atto sacrilego. Eppure non è sempre stato così: i nostri antenati medievali trasformavano regolarmente i cimiteri cristiani in piazze di mercato, luoghi di festa e persino in zone in cui far pascolare per il bestiame. Durante l'Ottocento, i monumentali cimiteri europei erano concepiti come giardini pubblici ante litteram, spazi verdi in cui passeggiare, leggere e socializzare. Solo nel secolo scorso abbiamo iniziato a segregare la morte dalla vita quotidiana, relegando i cimiteri a visite sporadiche, cariche di malinconia.

@thedyerghoulhouse Milan Monumental Cemetery has my heart. #cemeterytok Originalton - leo

Ma qualcosa anche qui da noi sta cambiando, con nuove iniziative innovative come la serie di concerti intimi nel cimitero anglicano di Bagni di Lucca, le rappresentazioni teatrali immersive a Cavriago, o gli spettacoli nel monumentale San Cataldo di Modena. Il cimitero monumentale di Milano è diventato un vero polo culturale, con rassegne letterarie e concerti che attirano curiosi da tutta la Lombardia, per non parlare dell’aspetto puramente turistico in cui il Monumentale di Milano, lo Staglieno di Genova, il Verano e l’Acattolico di Roma sono attrazioni architettoniche che attirano milioni di tafofili l’anno. Sì, perché esiste un termine tecnico per per descrivere chi prova un'attrazione irresistibile per i cimiteri: tafofilia, dall'antico greco «taphos» (tomba) e «philia» (amore). Non si tratta di morbosità, ma di una genuina fascinazione per l'intreccio di storia, arte, architettura e natura che questi luoghi custodiscono.

Il turismo dei cimiteri all'estero  

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Hollywood Forever Cemetery
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Hollywood Forever Cemetery
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Cimitero di Green-wood
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Death and a Sandwich

La trasformazione dei cimiteri in attrazioni turistiche non è casuale. Il Père-Lachaise di Parigi (forse il cimitero più famoso al mondo) deve il suo successo a una strategia di marketing ante litteram: l'urbanista Nicolas Frochot, dopo la fondazione del 1804, fece trasferire le spoglie di personalità celebri per attirare i parigini in quella che allora era periferia. Funzionò talmente bene che oggi folle di fan si accalcano davanti alle tombe di Jim Morrison, Édith Piaf, Oscar Wilde e Frédéric Chopin. Oltre a Karl Marx, il cimitero di Highgate a Londra cavalca l'onda del celebrity tourism con il luogo di sepoltura di George Michael, mentre il Woodlawn nel Bronx attira amanti di jazz da tutto il mondo con le sepolture di Duke Ellington e Miles Davis.

@seeingstarrsss blue velvet in the cemetery where david lynch was laid to rest

Ma esistono anche cimiteri più innovativi, i quali grazie alla lungimiranza delle istituzioni e delle organizzazioni hanno capito che per sopravvivere economicamente devono reinventarsi completamente. L'Hollywood Forever Cemetery ha rivoluzionato il concetto con le serate cinematografiche all'aperto: dal 2002 invita le persone a sdraiarsi sui prati del cimitero per guardare film sotto le stelle. Milwaukee ha lanciato le giornate Death and a Sandwich, recuperando l'antica tradizione ottocentesca del picnic tra le tombe. Altri organizzano tour tematici che vanno ben oltre la caccia alle celebrità sepolte: al Congressional Cemetery di Washington si esplorano le storie degli afroamericani e della comunità LGBTQ+ che hanno segnato la storia americana. In Francia, come riporta il Post, il collettivo Les Aliennes propone itinerari femministi per riscoprire donne dimenticate dalla storia ufficiale. Persino il birdwatching ha trovato casa nei cimiteri: il Père-Lachaise, dopo aver eliminato i pesticidi per il mantenimento delle aree verdi, è tornato a essere un'oasi di biodiversità urbana che attira non solo turisti, ma anche naturalisti. Il necroturismo dunque non rappresenta soltanto una moda passeggera, ma potrebbe essere un sintomo di una società occidentale che sta imparando a convivere diversamente con l'idea della morte, trasformando luoghi tradizionalmente sacri e paurosi in spazi di bellezza, conoscenza e persino svago.