Il trailer di "The Odyssey" di Christopher Nolan è stato leakato La hype culture sbarca nel cinema
Christopher Nolan non ha mai amato dare anticipazioni dei suoi film, astenendosi completamente da trailer pubblicati online (basti pensare ad Oppenheimer). Tuttavia, con l’inizio delle riprese di The Odyssey la curiosità dei fan è aumentata sempre di più e, spesso, un clamore così grande genera caos. Nelle ultime ore, X è stato invaso da leak del teaser del film e, anche se dura solo 70 secondi, possiamo già vedere Tom Holland nei panni di Telemaco chiedere all’attore Jon Bernthal, che si suppone interpreti il re Menelao, dove sia suo padre. È poco ma sufficiente a produrre sentimenti contrastanti tra gli utenti. Era già successo con Game of Thrones e Spider-Man: No Way Home, anche se poco tempo prima il fenomeno dei leak era, generalmente, più incentrato sul mondo della musica.
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Nel 2013, a pochi giorni dall’uscita ufficiale, l’album Yeezus di Kanye fu rilasciato da terze parti senza autorizzazione, mentre un anno dopo Madonna subì la stessa sorte con Rebel Heart, quando una decina di brandi inediti, demo e versioni non finalizzate trapelarono online mesi prima della data ufficiale. Nell’ottobre del 2023, FKA Twigs annunciò sul suo profilo Instagram che 85 delle sue demo erano state leakate online, poco dopo che l’artista aveva dato una piccola preview del suo nuovo album in una performance alla Paris Fashion Week. A seguito dell’accaduto, Twigs annunciò che non avrebbe pubblicato musica per un po’, finendo il messaggio online con un «well done» sarcastico. Uno degli ultimi esempi di leak nel panorama musicale è quello di Tate McRae, che all’inizio di quest’anno ha visto molte canzoni del suo nuovo album So Close To What trapelare online. In quel caso, la cantante ha scelto di scrivere qualche canzone in più, come Like I Do e bloodonmyhands, provando a prendere il controllo della situazione. È evidente che nella musica i leak sono stati un fenomeno estremamente diffuso, ma a quanto pare l'hype culture si sta man mano spostando nel mondo del cinema.
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Script dei film, plot interi, behind-the-scenes: i casi di leak nel cinema aumentano sempre di più. Da X a TikTok, basta digitare le parole giuste e si apre un mondo che, in realtà, dovrebbe restare nascosto, dalla terza stagione di House of Cards disponibile su Netflix per un technical glitch nel 2015 ai film della Sony finiti in rete durante un attacco informatico, fino alla diffusione non autorizzata del trailer di Demon Slayer, con l’uscita prevista per il 18 luglio in Giappone, e a uno spoiler della trama del nuovo film di Superman, nei cinema dal 9 luglio. Se il leak nella musica è più sistemico e frequente, data la distribuzione digitale più fluida e immediata, quello nel cinema sembra essere più eclatante e dannoso, visti i costi di produzione molto più alti. Spesso, l’anticipazione aumenta l'hype che, purtroppo, porta a questo tipo di conseguenze. Oggi le persone hanno sempre più fretta di conoscere, scoprire, vedere. Spesso strategie di marketing vanno fuori controllo generando un desiderio collettivo di consumo veloce. Insomma, sembra proprio che in una società in cui l’attesa è vista come un ostacolo e non più come parte integrante dell’esperienza, il leak diventa paradossalmente sia incidente che strategia, sia falla che carburante per il desiderio. La cultura dell’hype ha trasformato il cinema in un bene da consumare in anteprima, bruciando il tempo della fruizione in nome di quello dell’anticipazione. E purtroppo, a pagarne le conseguenze non sono solo i registi e i produttori, ma anche i fan che si ritrovano i feed invasi da un contenuto che avrebbero preferito vedere sul grande schermo.