A Guide to All Creative Directors

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Elon Musk ha fondato una città in Texas

Si chiama Starbase ed è una “company town” per i dipendenti SpaceX

Elon Musk ha fondato una città in Texas Si chiama Starbase ed è una “company town” per i dipendenti SpaceX

Cosa c’è di meglio che avere casa e bottega vicine, magari nella stessa città? È quello che deve essersi domandato Elon Musk che, un paio di giorni fa, ha ufficialmente fondato una nuova città nel sud del Texas. Conosciuta come Starbase, la creazione di questo nuovo comune segna il culmine di oltre un decennio di investimenti e sviluppo da parte della sua compagnia aerospaziale, SpaceX, in questa regione costiera nei pressi di Boca Chica, non lontano dal confine con il Messico. Sabato scorso si è tenuta un’elezione in questa sezione precedentemente non incorporata della contea di Cameron e, dei circa 283 elettori registrati (la maggior parte dei quali dipendenti di SpaceX o loro familiari) 212 hanno votato a favore della creazione del comune, con solo sei contrari. L’area interessata copre circa 4 chilometri quadrati ed era scarsamente popolata prima che SpaceX iniziasse ad acquistare terreni lì nel 2012. Da allora, la trasformazione è stata radicale: ci sono le strutture di lancio di SpaceX, gli uffici e le infrastrutture aziendali e adesso anche le case dei dipendenti. A capo della città c’è Bobby Peden, vicepresidente di SpaceX, eletto sindaco senza opposizione. Sarà affiancato da due commissari comunali, anch’essi legati a SpaceX, che gestiranno questioni locali come urbanistica, tassazione e servizi municipali. Starbase è stata incorporata come municipio di Tipo C, una categoria prevista dalla legge texana per le comunità con meno di 5.000 abitanti, che consente, tra le altre cose, di imporre una tassa sulla proprietà fino all’1,5%.

@cnn Starbase is an emerging community in Texas where SpaceX has long conducted its launches. On the brink of becoming an official city, CNN's Ed Lavandera examines how this transformation raises questions about Elon Musk's expanding influence and its implications for the local community and economy. #cnn #news #space #spacex #elonmusk #texas #starbase original sound - CNN

Il trasferimento strategico di Musk dalla California al Texas è ben documentato. Musk ha spesso criticato l’ambiente normativo californiano e il predominio politico del Partito Democratico. Negli ultimi anni, diverse delle sue aziende, tra cui X  e The Boring Company, si sono trasferite in Texas. Starbase rappresenta il passo più radicale di questa transizione. Non tutti, però, hanno accolto la nascita di Starbase con entusiasmo. Sia residenti locali che gruppi ambientalisti hanno espresso preoccupazione per le implicazioni ambientali e sociali di avere una città fondata da un’azienda privata. Questo tipo di città, detto “company town” non è una novità: tra gli anni ’20 e ’30 questo tipo di città nate aggregandosi intorno a un’azienda erano circa 2500 e ospitavano il 3% della popolazione USA. Nel mondo se ne trovano un po’ ovunque, dalla Spagna al Giappone, in Italia abbiamo il Complesso Olivetti di Ivrea,  ma sono rare e in America erano sostanzialmente sparite dopo la crisi del ’29 e il New Deal di F. Delano Roosevelt. La loro storia non è delle migliori: fanno presto a diventare piccole città-stato dove ogni aspetto della vita dei dipendenti è controllato da baroni locali e si rischia di creare "bolle" private in cui azienda e governo sono la stessa cosa. Se se ne sta parlando adesso è perché dal 2021 sia l’ex-governatore del Nevada che Musk hanno tentato di riportare in vita questo modello di città. Al momento, come racconta il NY Times, le abitazioni per i dipendenti spaziano da roulotte Airstream e case modulari a edifici più strutturati. Ma SpaceX ha presentato progetti per costruire infrastrutture come una scuola, una centrale elettrica, un centro commerciale e persino un ristorante di sushi nei pressi della casa di Musk. Non mancano murales e statue che celebrano l’esplorazione spaziale.

Per gli ambientalisti nello specifico, la neonata Starbase è vicina a zone ecologicamente sensibili, come il parco statale e la spiaggia di Boca Chica. Diversi residenti si lamentano anche del fatto che proprio le regolamentazioni ambientali hanno sempre impedito ai pescatori locali di navigare nelle vicine acque ma i permessi per Musk sono arrivati senza ostacoli. Non mancano nemmeno tensioni sul fronte della governance con bisticci su quale municipalità debba gestire le chiusure delle strade e delle spiagge pubbliche. Inoltre non aiuta il complicato rapporto con le agenzie ambientali che il governo Trump sta in ogni caso (e forse non a caso) già smantellando. L’anno scorso ad esempio, SpaceX è stata multata per quasi 150.000 dollari dall’EPA e dalla Commissione texana per la qualità ambientale per il rilascio improprio di acque reflue. L’azienda ha minimizzato l’episodio, definendolo un disaccordo burocratico, ma i gruppi ambientalisti lo considerano un sintomo di problemi più ampi. Ma in realtà le incognite sono molte: dalla gestione dei servizi pubblici alla tutela ambientale, fino alla rappresentanza democratica in una città dominata da un’unica azienda.