
Il successo del podcast "cresciutoitaliano" racconta il rapporto tra l'Italia e gli States
Non solo fascino Italoamericano
02 Aprile 2025
L’Italia e gli Stati Uniti sono legati da un fascino reciproco, che ultimamente è esploso su TikTok e Instagram grazie alla pagina e podcast cresciutoitaliano. Attraverso l'account, creator italoamericani condividono la loro opinione delle tradizioni, dei costumi e soprattutto della lingua italiana. Il podcast nasce dalla versione in inglese di YouTube, Growing Up Italian, in cui i fratelli Sabino e Michela Curcio, insieme al cugino Rocco Loguercio, raccontano le esperienze delle famiglie italoamericane di seconda o terza generazione. Nel corso degli anni numerosi artisti italiani hanno partecipato al programma raccontando il loro stile di vita, come Guè, Alessandro Cattelan, Sfera Ebbasta e Salvatore Esposito, che hanno condiviso le loro storie, impressioni sull’Italia e si sono confrontati con l’American gaze degli italoamericani nei confronti del Bel Paese.
@cresciutoitaliano Kid Yugi dice chi parla il miglior Italiano #fyp #italian #italia original sound - cresciutoitaliano
Da qui è nata l’ultima trovata: cresciutoitaliano, un podcast interamente in italiano realizzato sempre dagli stessi creator che hanno l’inglese come prima lingua. Gli spezzoni condivisi su TikTok e Instagram stanno riscuotendo un enorme successo, con alcuni video che hanno raggiunto oltre 2 milioni visualizzazioni: il segreto, a quanto pare, sta nel parlare italiano con uno slang italoamericano. Gli ospiti fissi sono Big Joe Gambino e Mario Bosco, due content creator e attori che parlano rispettivamente con un forte accento napoletano e siciliano, discutendo di zeppole di San Giuseppe, del modo di rispondere al telefono in Italia o se sia giusto mettere «l’anis ontopp a pizza» (l’ananas sulla pizza).
Dai commenti emerge che i maggiori sostenitori del quartetto italoamericano sono gli italiani. «Big Joe è l’unico con lo stile e la parlata italiana», «Mario Bosco parla italiano molto meglio di un italiano medio» sono alcuni dei commenti più condivisi sull'app insieme, naturalmente, alle grandi discussioni sul cibo - «Se vai a Roma e chiedi un “pollo parmigiana” te menano». Da un lato, questo entusiasmo è dovuto al fatto che la comunità italiana negli Stati Uniti viene vista come un’estensione della penisola e, di conseguenza, le sottili sfumature che la distinguono incuriosiscono molto. Dall’altro, i creator e la comunità italoamericana nutrono un forte legame con l’Italia, quasi mitizzandola e celebrandone le tradizioni. Il legame a doppio filo ha radici antiche, risalenti alle famose migrazioni negli States di metà Ottocento e di metà Novecento – per poi essere rafforzato, seppur in misura minore, dalla migrazione causata dalla recessione del 2008 – che hanno contribuito a creare il mito italiano negli Stati Uniti.
Ma quanti sono gli italiani nel mondo e quanti italoamericani?
Io all'esame per la cittadinanza italiana: pic.twitter.com/TNjHxROtoS
— bernarda. (@miapathong) March 24, 2025
Secondo l'Istat, attualmente 5,94 milioni di italiani vivono all’estero. Questo grande numero è in crescita soprattutto grazie allo ius sanguinis – diretta conseguenza delle grandi migrazioni del passato – secondo il quale un nascituro può acquisire la cittadinanza solo per il fatto di essere figlio o di avere un ascendente italiano. Per quanto riguarda gli italoamericani, invece, la storia è diversa: possiedono la cittadinanza americana e discendenza italiana, venendo così considerati un gruppo etnico. Dal 2010, il governo degli Stati Uniti ha rimosso “italoamericano” dalla domanda relativa all’etnia nel censimento. A quel tempo, il numero di italoamericani censiti superava i 17 milioni, mentre secondo le stime del portale National Italian American Foundation nel 2025 la comunità contiene intorno a 26 milioni persone.
@cresciutoitaliano Perfezionare la nostra pronuncia italiana #fyp #italian #italia original sound - cresciutoitaliano
Anche il rapporto con la lingua presenta sfumature diverse. L’italiano è l’idioma – primario o secondario – non solo dei 60 milioni di abitanti della penisola, ma anche di tutte le persone che vivono all’estero. Secondo uno studio del portale Ethnologue, l’italiano risulta essere la 31ª lingua più parlata al mondo e la 6ª lingua più studiata secondo Babel, confermando il suo fascino e importanza culturale. Tuttavia, la lingua utilizzata dagli italoamericani non può essere considerata linguisticamente italiana. L’italoamericano gode infatti dello status di lingua creola, con caratteristiche proprie, e i suoi parlanti sono cosiddetti diglossi: l’italoamericano viene impiegato in contesti sociali diversi rispetto all’inglese, scelto gerarchicamente a seconda della situazione. Basta guardare una puntata di cresciutoitaliano per rendersi conto di quanto questa variante, pur essendo comprensibile per un italiano, risulti straniante e divertente per le nostre orecchie: termini come Nuova Yokki, noccelli (nocciole), vulpre (volpe), preuto (prete), Broccolino (Brooklyn) e intercalari come uaglio’ o guappo, malamente fanno vivere dentro una puntata dei Soprano.