
Le migliori e le peggiori parrucche del cinema
Dalla reginetta Nicole Kidman ai disastri delle saghe fantasy
20 Febbraio 2025
Non c’è niente che parli più di noi dei nostri capelli. Non è un caso che siano il nostro maggiore cruccio o la nostra più soddisfacente delizia: non c’è persona che non desideri avere sempre il taglio a posto, che non ami uscire dal parrucchiere con la sensazione che il nuovo look gli cambierà la vita. La cosa brutta è che mentre per le persone comuni avere i capelli in disordine o non essere felici del nuovo taglio è una zavorra che devono portarsi dietro fino al prossimo appuntamento dal parrucchiere, i personaggi famosi hanno sempre stylist a disposizione o, altre volte, hanno apposite parrucche che possono mettere e togliere a proprio piacimento. Non proprio quando vogliono, in realtà, ma quando si spengono le luci del set sì. La tradizione delle parrucche nella storia del cinema è lontanissima. Se attori e attrici negli anni hanno deciso di ingrassare e dimagrire a seconda dei progetti, gestire la propria chioma per lo schermo non è altrettanto facile come il proprio peso. Richiede un lavoro di trucco e parrucco anche inatteso e riservato a terzi, il cui miglior risultato è senz’altro quando il pubblico non si accorge neanche di trovarsi di fronte a una capigliatura finta. Ci sono casi in cui serve solo darci un taglio - basti pensare a Karen Gillan, che per interpretare Nebula nella saga di film del MCU si è rasata a zero, oppure a Natalie Portman, che lo fece addirittura “in diretta” per V per Vendetta - ma a fallire, il maggior numero delle volte, è quando una folta chioma o uno sbarazzino carré sembrano una parrucca di carnevale. Quel materiale e quelle ciocche che gridano, «siamo appena stati tirati fuori da un sacchettino di plastica» e che rischiano un incendio alla minima scintilla.
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Se per le nostre feste in piazza o i compleanni in famiglia un simile accessorio può bastare, non vale lo stesso per l’industria cinematografica e televisiva, che in parrucche e simili spende molto di più rispetto al budget che ci potremmo essere noi predisposti e che, al netto dell’investimento della produzione, non rispecchiano affatto né un ottimo lavoro prostetico né, tantomeno, rifinito nel momento della post. Tra tutti, la reginetta delle brutte parrucche sembra essere lei, la temeraria e irrefrenabile Nicole Kidman. Anche per l’ultimo Babygirl c’è chi si è voluto concentrare più sui suoi capelli o, come scritto da Vulture, su «le setole di scopa scheggiate che fungono da parrucca atrocemente rigida per Kidman», piuttosto che sull’indagine erotica in sé che mette al centro le voglie sessuali represse della sua CEO. Niente di nuovo nella carriera dell’attrice, che sembra avere un curriculum niente male quando si tratta di pessime parrucche. Tra le peggiori si annoverano quelle per Lion (2016), Destroyer (2018) e Bombshell (2019), fino ai più recenti A proposito dei Ricardo (2021) in cui Kidman impersona la comica Lucille Ball, e la serie tv The Perfect Couple, uscita nel 2024 su Netflix. Alcune gemme, però, non mancano nel parterre dell'attrice australiana: è sufficiente ricordare la fulgida chioma di Satine nel musical del 2001 Moulin Rouge! per farci battere il cuore.
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Sebbene in Babygirl sia stata Nicole Kidman con la sua parrucca ad aver catturato l’attenzione, il collega Harris Dickinson non è stato da meno quando si è trattato del film sui fratelli del wrestling The Iron Claw, dove il mix tra anni Ottanta e sport di riferimento hanno trovato la loro più vivida raffigurazione proprio nelle acconciature riccioline e a elmetto dei tre fratelli. Insieme al giovane, non potevano esimersi dall’indossarle anche i co-protagonisti Zac Efron e Jeremy Allen White. Un lavoro talmente di fino che sembra non abbiano perso nemmeno una volta le loro parrucche mente giravano sul ring, nonostante le abbiano «davvero distrutte» come dichiarato durante un’intervista congiunta a Entertainment Weekly. Pur avendo portato a termine un discreto lavoro, c’è da dire che nessuno dei tre attori ha brillato grazie a quei vintage e discutibili haircut.
Perché sì, anche gli uomini di Hollywood non possono esimersi dall’indossare parrucche, e non si tratta solo di dover entrare nei panni di una persona realmente esistita per avvicinarsi il più possibile alla verosomiglianza. C’è poi a chi va abbastanza bene, se consideriamo Tom Cruise che, come ammesso dal regista degli ultimi Mission: Impossible, Christopher McQuarrie, per i capitoli finali Ethan Hunt ha indossato una parrucca con cui non sfigura troppo (ha dichiarato il cineasta: «Tutti i pezzi aggiunti e le riprese fatte dopo l’inizio della Parte due hanno uno stile di capelli diverso per Tom. Indossa una parrucca per la maggior parte del film. È una parrucca sensazionale realizzata dal nostro incredibile reparto di trucco»). Ma i danni di un pessimo taglio ce li ha dimostrati anche Glen Powell in Hit Man - Killer per caso: un personaggio che, per svolgere un lavoro sotto copertura, non ha paura di indossare capelli che sembrano scodelle rosse con frangette simmetriche o tagli spettinati neri che ricordano Severus Piton – e che, per sua fortuna, il personaggio porta soltanto durante le sue missioni.
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— K can’t wait for F4 (@kititman) December 2, 2024
A proposito del mago dai folti capelli neri, un'altra parrucca iconica è proprio quella indossata da Alan Rickman nella saga originale di Harry Potter. Diciamo che il genere fantasy non sempre brilla per grandi trovate estetiche, anche quando girano abbastanza soldi. C’è chi si è lamentato dei capelli alla Ariel di Amber Head in Aquaman - e, tanto perché non si smette mai di citarla, anche per quelli di Nicole Kidman nel ruolo di Atlanna - e chi non ricorda nulla del reboot Fantastic 4 del 2015 se non l’improbabile e posticcia parrucca bionda di Kate Mara. Per il prossimo capitolo sui quattro supereroi ad aver ceduto al biondo è invece il britannico Joseph Quinn, che stando al primo trailer sembrerebbe semplicemente tinto, e che tanto aveva già dato quando si era trattato di parrucche di dubbio gusto come per il taglio lungo e riccio di Eddie Munson in Stranger Things (comunque caratteristico) e il lucido caschetto rossiccio dell’imperatore Geta ne Il gladiatore 2 .
all of the wig money they had for the twilight saga went to peter murphy pic.twitter.com/hLc2njTnax
— uncle al's wig (@thewhostellout) June 28, 2023
Tra tutte le saghe legate al mondo magico, rimanendo in territori fantasy, poche altre possono vantarsi di aver messo insieme un tale numero di parrucche orribili come Twilight. In cima alla top 3, impossibile dimenticare i capelli lunghi e artificiosi di Taylor Lautner nel ruolo di Jacob Black, già insopportabili nel primo film, ma da far urlare contro lo schermo nel secondo New Moon, fin quando il suo branco di lupi non avrà la decenza di farglieli tagliare e sostituire con un più che dignitoso corto a spazzola. Un trattamento che non verrà purtroppo riservato ai poveri Jasper di Jackson Rathbone e alla Rosalie di Nikki Reed. Non vorremmo mai andar contro a una delle più interessanti interpreti della sua generazione, ma ci ritroviamo obbligati a domandarci cosa avesse fatto Kristen Stewart per far arrabbiare tanto il compartimento di trucco e parrucco durante la realizzazione del terzo capitolo Eclipse, vista l’acconciatura indegna di Bella Swan che doveva coprire il taglio che l’attrice aveva fatto a seguito delle riprese del The Runaways del 2010.
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Che tu sia un personaggio noto come Julia Roberts o un amato attore di una serie cult come Michael C. Hall, ci sarà sempre qualcuno a cui starai antipatico al punto da consigliarti una brutta parrucca, come il bob rosso dell’interprete di Mother’s Day o il taglio da ragazzino scelto per Dexter. C’è poi una terza via, intrapresa da Halle Berry per l’anniversario degli undici anni dall’uscita di The Call. Diventato chiacchieratissimo soprattutto per la parrucca riccioluta della protagonista - da cui aveva tratto ispirazione l’attrice stessa dopo aver conosciuto una centralinista del 911 - in onore al thriller del 2013 diretto da Brad Anderson l'attrice gli ha dedicato una serata invitando i fan ad indossare i suoi look più iconici, tutti basati sulle acconciature improbabili della propria filmografia in occasione di una proiezione a New York per il suo ultimo horror, Never Let Go. «Indossate un bob. Portate una parrucca da gatta. Portate qualsiasi parrucca purché sia distrutta», così aveva incoraggiato la star i partecipanti, che non hanno mancato alla chiamata. Per chi non aveva nulla ci ha pensato direttamente Halle Berry stessa, portando con sé una busta piena di parrucche e invitando i presenti in sala a indossarle. Forse il modo migliore per superare qualsiasi brutto taglio di capelli è davvero viverla con ironia.