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Che cos'è Lemon8 e cosa c'entra con TikTok

Il piano B di ByteDance negli USA

Che cos'è Lemon8 e cosa c'entra con TikTok Il piano B di ByteDance negli USA

Dopo la testimonianza del CEO Shou Zi Chew di fronte al Congresso, TikTok non è ancora fuori pericolo, anzi. 150 milioni di utenti americani rischiano di dire addio alla piattaforma ed è forse anche per questo che la società madre, ByteDance Ltd., ha già pronto un sostituto. Si tratta di Lemon8, una piattaforma di condivisione di contenuti che  consente agli utenti di scrivere post più lunghi, su argomenti come moda, fitness, viaggi e cucina, accompagnati da immagini e video pertinenti, generando un feed più simile a un mix di Instagram e Pinterest piuttosto che ai video brevi di TikTok. Negli ultimi tempi, i download sul suolo statunitense sono aumentati vertiginosamente: Lemon8 ha superato Pinterest, Tinder e la piattaforma immobiliare Zillow, diventando la prima app di lifestyle scaricata da iPhone. Tale successo si deve in parte proprio grazie alla spinta diretta di ByteDance che sta investendo nella promozione sul suolo anglofono, pagando i creator per pubblicare sulla piattaforma. Certo, solo il tempo ci dirà se la piattaforma cinese sarà in grado di replicare il successo di TikTok, ma ciò che è certo è che la genesi poco chiara dell’app potrebbe presto indispettire il governo USA.

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Come sottolinea BOF, le informazioni sull'app sono poco chiare: anche se i documenti normativi e le notizie diffuse dai media suggeriscono che Lemon8 sia di proprietà di ByteDance, l'App Store di Apple rimanda a Heliophilia Pte, con sede a Singapore, come proprietario della piattaforma. Il registro delle società di Singapore mostra che Heliophilia ha lo stesso indirizzo della sede locale di TikTok ed indica un certo Zhou Qin come suo direttore, mentre l’anno scorso Reuters ha riferito che l'app è supervisionata da Alex Zhu, vicepresidente senior del prodotto e della strategia di ByteDance ed ex CEO di TikTok. Nonostante i suoi legami con TikTok, Lemon8 è più simile a Xiaohongshu, l'app cinese, che si fa chiamare RED (letteralmente tradotto Piccolo Libro Rosso per alcuni un rimando inequivocabile a Mao Zedong) fondata nel 2013 come comunità online che consigliava siti di e-commerce all'estero per gli utenti in Cina e si è poi evoluta in una piattaforma di social media in cui gli utenti condividono i loro momenti di vita quotidiana attraverso video e immagini sugli argomenti più disparati. Molto popolare tra le giovani donne, Lemon8 è stata lanciata in Giappone nell'aprile 2020 e secondo il New York Times l'anno scorso ha raggiunto i cinque milioni di utenti attivi mensili in tutto il mondo.

I legami di Lemon8 con ByteDance potrebbero esporla agli stessi pregiudizi di TikTok, che è stata bandita dai dispositivi governativi di tutto il mondo per timori sulla sicurezza nazionale. Mentre l'esistenza di TikTok sul suolo americano, dopo anni in cui la cessione o il ban hanno costituito minacce quotidiane, continua ad essere incerta, il futuro stesso delle piattaforme cinesi negli States è difficile da predire.