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Le prossime elezioni passano anche da TikTok

I goffi tentativi della politica italiana di avvicinarsi alla Gen Z

Le prossime elezioni passano anche da TikTok I goffi tentativi della politica italiana di avvicinarsi alla Gen Z

A meno di un mese dalla prossime elezioni, in una campagna dalle tempistiche quanto mai inusuali, sembra che i politici italiani abbiano scoperto dell’esistenza di TikTok trasformando il social nel nuovo terreno di scontro elettorale. Dal suggerimento di qualche social media manager direttamente agli schermi dei vostri smartphone, Giorgia Meloni, Carlo Calenda, Matteo Salvini e Giuseppe Conte hanno scelto TikTok per provare ad arrivare a una fetta di elettorato altrimenti irraggiungibile con i media tradizionali, quella ormai lontana da Facebook e che sta cominciando ad abbandonare anche Instagram. Ma se la policy di TikTok vieta annunci politici a pagamento, anche i candidati devono piegarsi all’algoritmo del social, tentando l’assalto ai "Per Te" con una serie di approcci tanto diversi quanto accomunati da un senso di spaesamento generale. «Io non so ballare, sembro un orso ubriaco» dice Carlo Calenda (10.1K Follower) nel suo primo video in cui spiega alla platea di TikTok i motivi dietro il suo sbarco sulla piattaforma scegliendo quella forma di innocente trasparenza di chi vuole creare un filo diretto con chi lo guarda.

@carlocalendaofficial Sbarchiamo su tik tok. Facciamo sul serio anche qui, proviamoci insieme. #neiperte suono originale - CarloCalendaOfficial

Se Calenda ha scelto la strada dei video in auto o delle disquisizioni letterarie, di tutt’altro avviso sembra essere Giuseppe Conte (225.9K Follower), che dal suo primo video risalente a fine aprile ha migliorato la qualità dei propri contenuti come solo i veri TikToker sanno fare. Basta estratti da trasmissioni politiche, per le prossime elezioni il candidato del M5S ha scelto un’emotività teatrale fatta di camera stretta, sfondo bianco e musiche incalzanti. Passando al centrodestra, in attesa dell’annunciato sbarco di Berlusconi «con contenuti dedicati a questo particolare mezzo di comunicazione», è Matteo Salvini a dettare legge con 520.5K Follower, il numero più altro tra tutti i candidati presi in analisi. Il percorso del leader della Lega sulla piattaforma inizia addirittura nel 2019 portandolo, nel corso del tempo, a postare una quantità di contenuti di qualsiasi tipo: c’è un video con un cane che porta una busta dell’Esselunga, uno con un estratto di un film di Avengers e uno in cui Salvini guarda estasiato un gruppo di mucche che passeggiano su una spiaggia. Tutto non troppo lontano da quelle chat di gruppo in cui si mandano foto di Padre Pio e gif con tazzine di caffè. Per la sua campagna social  Giorgia Meloni (93.6K Follower) ha scelto invece una strada diversa da quella del suo collega di coalizione, optando per video diretti con lo sguardo fisso in camera, estratti dai suoi comizi e ben pochi contenuti leggeri. Certo, non manca quella teatralità meloniana che abbiamo imparato a conoscere nei suoi discorsi, così come il video in cui prepara dei panzerotti.

@matteosalviniufficiale

Stupendo! Ha imparato a portare la spesa, speriamo almeno lui non debba portarsi l’autocertifcazione

suono originale - Matteo Salvini

Ma al netto dei video, a colpire sono due cose: da un lato c’è una preoccupante mancanza di contenuti, in cui tra video emotional e attacchi diretti all’avversario di turno si parla davvero poco di proposte e soluzioni; dall’altro invece c’è un distacco abissale tra i candidati e la generazione con cui vorrebbero entrare in contatto. Leggendo i commenti sotto i video è molto più facile trovare un commento critico o ironico di uno a favore, che rimangono quasi sempre appannaggio di quegli account senza profilo e dal nome utente generato in automatico. Indesiderati, ma soprattutto, inappropriati, i politici su TikTok sono la fotografia perfetta del distacco che c’è tra la politica e le generazioni più giovani, distanti o semplicemente disinteressate ai seggi elettorali. Dal canto suo la piattaforma non si è fatta trovare impreparata all'arrivo delle elezioni, dalla lotta alle fake news tramite una combinazione di moderatori umani e tecnologie, fino alla creazione di un'etichetta che contrassegnerà tutti quei contenuti ritenuti vicini al tema elettorale, dando la possibilità agli utenti di approfondire il tema Elezioni direttamente sulla piattaforma. Iniziative encomiabili, necessarie in un momento storico in cui, tra il video di un cane in piscina e l'unboxing di una sneaker potrebbe capitarvi un discorso di Giorgia Meloni.