
La Gen Z va in Vietnam per rifarsi l’armadio I sarti di Hội An, l'iPad e le bacheche su Pinterest
Nel 2025 i brand che vanno di moda tra la Gen Z hanno uno stile piuttosto semplice, pulito e conservatore. Top in cotone e lino con scollo a barca, smanicati aderenti ma abbottonati fino al collo, schiena scoperta ma gonne a ruota rigorosamente lunghe fino alla caviglia. I motivi sono pochi, le fantasie sono sparite, il monocolore prevale sulla più giovane generazione di modaioli. Per questo motivo, è facile portare al sarto un cartamodello o un paio di foto di ciò che si vuole, così da riceverlo fatto su misura e a un prezzo più basso rispetto alle cifre richieste da brand come Paloma Wool o Reformation. Su TikTok, ci sono decine di pagine di sartorie vietnamite che presentano le loro creazioni, mostrate con una simpatica sfilata da parte dei clienti - tutti apparentemente viaggiatori under-30 europei o americani, mentre centinaia se non migliaia di video dal titolo «Everything we got tailored in Hội An» ritraggono haul infinite di completi, abiti e persino stivali e articoli di pelletteria.
@murceydez We went a bit overboard…. No ragrets Thank you @anbang tailor @Tailor in Hoi An -Ny Central Happy Day Tailor- Hai Ba Trung and Dream Leather Shop Be back sooooon! #tailor #hoiantailors #vietnam suara asli - Call Of Duty TikTok
Molti degli accessori che i viaggiatori fanno realizzare in Vietnam, come i marsupi a tascone, ricordano le vecchie collezioni di Prada e Miu Miu degli anni ’90, il che dimostra quanto la Gen Z sia disposta a girare il mondo pur di avere uno di quei grail a basso prezzo. Altri trend comuni nelle sartorie di Hội An includono abiti babydoll, giacche con chiusura ad alamari asimmetrici, slip dress di seta, stivali da cowboy, gonne a palloncino, coordinati, minigonne e minishorts. I prezzi variano, ma secondo quanto riportato sui social un abito da sera su misura può costare fino a 35 euro, un coordinato si aggira sui 70 euro e i pantaloni sui 20 euro. Alcuni dei creator e degli utenti che hanno documentato i loro acquisti sui social sono stati accusati di aver «rubato» i design da brand indipendenti come il londinese Caspar the Label, anche se gli articoli sono solo stati commissionati a scopo personale. «I had barely any data, no time and found some images on Pinterest», ha commentato una delle creator in merito alle critiche.
@jasper_garner haul but custom period
original sound - Jasper Garner
Insomma, con i prezzi degli articoli di abbigliamento alle stelle in ogni store, sia questo fast fashion o lusso, indipendente o corporazione, le nuove generazioni sembrano preferire viaggiare e farsi un nuovo guardaroba su misura. Gli atelier delle sarte di Hội An stanno accumulando follower e complimenti su TikTok, il che sta trasformando il mercato tessile della città in una tappa turistica ancora più profittevole di prima. Per la rabbia dei brand che in Europa si vedono sfilare da sotto gli occhi i clienti, pronti a partire con le valigie vuote e la bacheca di Pinterest piena dei loro look.














































