A Guide to All Creative Directors

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Il trend dei pois era atteso da tempo

Altro che Miu Miu, qui c’entra ancora una volta la Gen Z

Il trend dei pois era atteso da tempo  Altro che Miu Miu, qui c’entra ancora una volta la Gen Z
Courtesy @elsiesarchive
Acne Studios SS25
Rokh FW25
Yves Saint Laurent Corset Ring
Yves Saint Laurent Mombasa
Acne Studios SS25
Vaillant SS25
Charles Jeffrey Loverboy SS25
Fendi Resort 2026
Gucci Resort 2026
Altuzzarra FW25
Andreas Kronthaler for Vivienne Westwood FW25
Bob Dylan 1966
A Complete Unknown 2024
Bob Dylan 1966
Balmain SS25
Moschino SS25
Marc Jacobs FW24
Valentino SS25

L’abbiamo notato per la prima volta a gennaio, sulle unghie di qualche cliente dei centri estetici di Milano. Poi è cominciato a sbucare su Vinted sotto forma di vecchie gonne in raso blu a puntini bianchi, di sottovesti e di camice à la Bob Dylan (chi ha visto A Complete Unknown ricorderà sicuramente la mise del protagonista nelle ultime scene del film). Insomma, dopo il workwear, gli stivali texani, gli accessori y2K e l’estetica office-siren, la Gen Z ha riportato sotto i riflettori un altro trend del passato: i pois. Ricordano gli anni ’50, Minnie Mouse e le pin-up di quell’era, un mondo che la Gen Z non ha mai vissuto, ma che in qualche modo infonde un senso di comfort e sicurezza per la sua semplicità e simpatia. È interessante osservare che non tutti i pois stanno andando di moda: in passerella prevale lo sfondo bianco a puntini neri, mentre nello street style delle principali capitali della moda si sta diffondendo a macchia d’olio l’opzione a sfondo nero. Indossata da tutti i generi, senza gli stessi attaccamenti al sesso femminile che aveva il secolo scorso, questa fantasia racconta molto della nostra società che, nel disordine, trova riparo dietro la gonna di mammà.

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Andreas Kronthaler for Vivienne Westwood FW25
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Altuzzarra FW25
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Gucci Resort 2026
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Fendi Resort 2026
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Valentino SS25
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Acne Studios SS25
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Marc Jacobs FW24
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Moschino SS25
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Balmain SS25
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Bob Dylan 1966
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A Complete Unknown 2024
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Bob Dylan 1966

In passerella, i pois hanno cominciato a farsi notare a fare le loro prime apparizioni dalle collezioni SS25. Tuttavia, c’è stato un designer in grado di percepirne l’attualità prima di tutti: Marc Jacobs, direttore creativo dell’omonimo brand che ha sempre avuto un talento per ricevere e interpretare i bisogni delle nuove generazioni. Per la FW24, Jacobs si è ispirato alle icone guida della Disney e a Marilyn Monroe, affermando poi backstage che lo show era un’ode alla libertà espressiva. «I believe in living with autenticity - free from validation and permission of absurd conservatism and societal norms», ha raccontato a Vogue Runway, un’osservazione che sicuramente ci riporta alla sua passione sfrenata per manicure e accessori adorabilmente esagerati. A seguire, hanno rubato un po’ del fascino dei pois per i loro show anche Moschino, Balmain, Valentino e Acne Studios: curiosamente, tutti brand che solitamente trattano di nostalgia e tutti che lo fanno o per ironia o per romanticismo. Grazie alla sua popolarità, nelle ultime stagioni la fantasia è finita per sbrodolare anche nelle passerelle delle maison che di solito non cedono così facilmente alle mode passeggere. È il caso di Fendi, Altuzzarra, Vivienne Westwood e Dries Van Noten, il che potrebbe far capire che, nonostante il motore di ricerca Tagwalk registri un aumento esplosivo del 185% di pois in passerella, il trend potrebbe avere le gambe lunghe. 

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Rokh FW25
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Vaillant SS25
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Charles Jeffrey Loverboy SS25
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Acne Studios SS25
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Yves Saint Laurent Mombasa
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Yves Saint Laurent Corset Ring

Sebbene la fashion industry “alta” abbia deciso di esprimere la propria passione per i pois con abiti frivoli, fatti di balze e di plissé, di tulle e di raso, di microshorts e di abiti da sera, per strada la situazione è ben diversa. Perché è vero che alla Gen Z piacciono le mode di altri tempi, ma è anche vero che a una fantasia nostalgica vogliono vedere abbinati silhouette e materiali nuovi. Per questo, mentre da Valentino, da Jacquemus e da Gucci sono apparsi su cocktail dress e camicie, giacche anni ’80 e gonne a palloncino, sulle passerelle dei brand più giovani i pois erano molto più espressivi. Acne Studios ha giocato con le proporzioni e li ha mischiati ad altre fantasie, Vaillant ha puntato tutto sulla texture di una pelliccia oversize, Charles Jeffrey Loverboy li ha ingigantiti in maniera umoristica e Rokh li ha utilizzati per realizzare un adorabile nuovo tailleur che unisce il bon ton francese al punk inglese. Per le strade di Milano, intanto, i pois finiscono sulle unghie, sulle felpe, sui capri pants e sugli accessori, dalle borse alle cinture. Per i fortunati che sono riusciti ad accalappiarsi una Mombasa o una Corset Ring a pois di Yves Saint Laurent dei primi anni 2000, sarà un’estate bellissima. E avete tutta l’invidia di chi ha appena finito di scriverlo.