
Gli affari di Inditex vanno a gonfie vele
Ma i primi mesi del 2025 sono stati un po’ lenti
12 Marzo 2025
La crisi magari c’è, ma non per il fast fashion. Inditex, ovvero il gruppo di Zara, Bershka, Pull & Bear e Massimo Dutti, ha registrato una performance finanziaria eccezionale nel 2024, che non solo ha superato le aspettative del mercato e raggiungendo nuovi record in termini di ricavi e redditività. Il fatturato complessivo del gruppo è aumentato del 10,5% a valuta costante, raggiungendo la cifra impressionante di 38,6 miliardi di euro. Una crescita che, secondo i vertici del gruppo, ha alla base una strategia mirata all’ottimizzazione delle operazioni nei punti vendita, forti investimenti nella logistica e nella produzione e nel miglioramento dell’offerta commerciale. L’aumento del fatturato si è tradotto ovviamente in un aumento della redditività con un salto dell’8,9% dell’EBITDA, ovvero gli utili prima di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti, che hanno raggiunto i 10,7 miliardi di euro. Mentre l’utile netto è cresciuto del 9% su base annua, attestandosi a 5,9 miliardi di euro. Nonostante l’ottima performance del 2024, l’inizio del 2025 è stato più lento del previsto. Tra il 1° febbraio e il 10 marzo, le vendite sono salite del 4%, al di sotto delle previsioni che parlavano di crescita compresa del 7-8%. Nell’ultima settimana, invece, in corrispondenza delle prime avvisaglie di primavera, le vendite sono risalite del 7%.
Nel discutere con la stampa, il CEO Óscar García Maceiras si è detto entusiasta dei risultati e fiducioso nel business model di Inditex, ma sottolineando anche come altro fattore del successo un miglioramento nella qualità delle collezioni del gruppo (la creator Andrea Cheong che recensisce le collezioni del fast fashion è di avviso diverso) che, tra parentesi, quest’anno festeggia il cinquantesimo anniversario dall’apertura del primo negozio. Ma il vero motivo per cui Inditex ha avuto tanto successo è stata la strategia di ottimizzazione della rete di vendita, che ha permesso di bilanciare espansione ed efficienza: praticamente le vendite sono con solo il 2% di spazio commerciale in più, nonostante il numero complessivo dei punti vendita fosse inferiore del 2,3% rispetto al 2023. Nel corso dell’anno, la superficie commerciale lorda è aumentata del 5,8%, dimostrando la capacità di Inditex di allocare strategicamente le risorse mantenendo una forte presenza nel retail fisico. Alla fine del 2024, il gruppo contava un totale di 5.563 negozi distribuiti in 214 mercati - una quota di mercato relativamente modesta ma che lascia spazio per l’espansione a lungo termine che dovrebbe aggirarsi intorno al 5% annuo nei prossimi due anni con un investimento di 1,8 miliardi di euro. Oltre all’ottimizzazione nel lato retail, Inditex ha investito moltissimo in logistica, con un programma biennale da 900 milioni di euro all’anno per migliorare la supply chain e rendere le operazioni sempre più efficienti. In termini meno arcani, il gruppo è diventato una macchina potentissima capace di analizzare i trend di mercato e creare prodotti corrispondenti ai desideri dei consumatori nei negozi in tempi sempre più brevi.
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Allo stesso tempo, il gruppo ha parlato dell’introduzione nuove linee per tutti i suoi brand. Tra queste figurano Zara Woman The New, una collezione che punta a ridefinire la femminilità contemporanea; Massimo Dutti Gravity, che enfatizza minimalismo e sartorialità raffinata; Pull & Bear We Are the Landscape, ispirata all’influenza dell’outdoor e della vita urbana; Bershka Retro Sport, che rievoca l’estetica atletica vintage; Stradivarius Denim of Interest, dedicata al denim sperimentale; Oysho Back to Training, focalizzata sull’abbigliamento sportivo e performante; e Zara Home Editions, che propone un nuovo approccio all’arredamento e alla moda per la casa. E se sicuramente dobbiamo continuare ad attenderci, almeno per Zara, nuove collaborazioni di alto profilo, è chiaro che dopo il funzionamento dei primi esperimenti l’azienda sta provando a riposizionare più in alto tutti i brand del proprio portfolio. Un successo dunque che forse è meno creativo che di back-office, ma che in ogni caso evidenzia come un gruppo come Inditex stia capitalizzando sempre di più sul vuoto lasciato nel middle market dai brand di lusso e dai marchi premium i cui prezzi sono andati gonfiandosi negli ultimi tempi lasciando indietro segmenti di pubblico sempre più larghi.