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LVMH è ufficialmente entrata nel mondo del cinema

Il gruppo ha aperto quello che è a tutti gli effetti uno studio di produzione

LVMH è ufficialmente entrata nel mondo del cinema Il gruppo ha aperto quello che è a tutti gli effetti uno studio di produzione

In una mossa strategica che fonde lusso e intrattenimento, il gruppo LVMH ha annunciato il suo ingresso nell'industria dell'intrattenimento di Hollywood. La creazione di una divisione dedicata, 22 Montaigne Entertainment, segna una significativa espansione della presenza di LVMH al di là dei confini della moda, dei profumi e degli alcolici, segnalando la sua intenzione di esplorare il vasto potenziale delle sue 70 iconiche maison nel cinema, nella televisione e nelle piattaforme audio. La nuova divisione prende il nome dell'illustre indirizzo parigino del conglomerato del lusso ed emerge come una collaborazione con Superconnector Studios, guidata dai veterani dell'industria Jae Goodman e John Kaplan. Con una ricca esperienza nel marketing e nell'intrattenimento, Goodman e Kaplan dovranno portare una visione strategica al nuovo progetto ed esplorare nuove vie di capitalizzare l’immenso portfolio del gruppo.

@appletv "Dior was a young designer but Coco Chanel was the Grand Dame of fashion and was a worldwide celebrity." Inside The New Look: Part 2 #TheNewLook is a historical drama series set in 1940s #Paris original sound - Apple TV

Sotto la guida di un comitato guidato da Antoine Arnault e Anish Melwani, 22 Montaigne mira a facilitare iniziative di co-sviluppo, co-produzione e co-finanziamento, per trasformare le storie dei diversi brand del gruppo in un potenziale portfolio cinematografico: basti pensare ai numerosi biopic e serie sulla vita dei designer, ma anche ai regolari film che possono avere come “protagonista invisibile” una delle diverse maison del gruppo – dopotutto, Colazione da Tiffany ha fatto di più per il brand che qualunque campagna di marketing, ma i progetti riguardano anche documentari o podcast, serie tv e qualunque tipo di materiale audiovisivo pensabile. Le sperimentazioni ufficiose andavano già avanti da un po’: Dior, pietra angolare del gruppo con Louis Vuitton, ha offerto i propri atelier come location di film come Haute Couture di Sylvie Ohayon e Mrs. Harris Goes to Paris di Anthony Fabian, film indipendenti che tributano un indiretto omaggio alla storia del brand, ma ha anche collaborato con serie come Cristòbal Balenciaga e The New Look con una strategia che, tempo fa, avevamo definito “soft marketing”.

Questo tipo di convergenza tra moda e intrattenimento, che va al di là dello schermo facendo un’unica cosa di red carpet look e contratti da ambassador e via dicendo, non solo è diventata sempre più pronunciata negli ultimi anni, ma che pare essere una risposta all'investimento del rivale Kering nella talent agency di Hollywood Creative Artists Agency. Senza parlare di come le relazioni esistenti del conglomerato con una miriade di celebrità, dagli ambasciatori del marchio ai collaboratori creativi, fungono da trampolino di lancio per futuri progetti. Sfruttando queste partnership, 22 Montaigne mira ad aumentare la visibilità e la risonanza culturale dei marchi di LVMH su scala globale.