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Mattel se l'è presa con Burberry per il suo nuovo logo BRBY

È troppo simile a quello del loro giocattolo più venduto, Barbie

Mattel se l'è presa con Burberry per il suo nuovo logo BRBY È troppo simile a quello del loro giocattolo più venduto, Barbie

A poco meno di un mese dall’’uscita del nuovo film di Greta Gerwig, Barbie, l’azienda produttrice del giocattolo rosa più amato al mondo ha deciso di scagliarsi contro Burberry per colpa del nuovo logo del brand inglese, BRBY. Troppo simile al nome della bambola bionda, in un periodo in cui proprio questa sta per essere rilanciata al cinema e in passerella, grazie al barbiecore e a tutto l'hype che ne deriverà. Quando Burberry ha presentato la domanda di registrazione all’Ufficio Marchi e Brevetti degli Stati Uniti nel luglio 2022, la Mattel si era inizialmente rivolta alla Trademark Trial and Appeal Board, ufficializzando solo lo scorso 26 giugno l’avviso di opposizione

Proprio in questi giorni Margot Robbie, la protagonista e produttrice del film Barbie, sta deliziando gli appassionati dell'argomento con look da red carpet rosa e fucsia similissimi a quelli più popolari dell'iconica bambola, mentre il team marketing della produzione cinematografica e la Mattel stessa si stanno occupando di lanci mirati e geniali, dal punto di vista pubblicitario, come l'Airbnb a tema Barbie di Malibu, la soundtrack del film, che conta nomi di artisti come Dua Lipa, Nicki Minaj e Ice Spice, arrivando a giocare con i meme. Secondo quanto sostiene Mattel nel proprio appello, la registrazione del logo di Burberry senza vocali potrebbe danneggiare l’immagine di Barbie in quanto il nome della bambola appare da decenni su abiti, accessori e calzature per i giocattoli così come per i bambini e gli adulti.

Nell’annuncio, Mattel ricorda la notorietà affermata di Barbie sottolineando che si tratta della «bambola giocattolo più venduta al mondo,» e che dal 1990 ad oggi «sono state vendute 600 milioni di bambole Barbie, una ogni due secondi.»  Oltre a rimproverare Burberry per la creazione di un logo foneticamente e visualmente troppo simile a quello del giocattolo, l’azienda americana accusa il brand inglese di averlo scelto «intenzionalmente,» di modo che i consumatori potessero associare i prodotti firmati Burberry all’immaginario correntemente di punta nel mondo della pop culture del brand Barbie. L’impegno da parte di Mattel per la difesa del trademark è comprensibile: è un periodo sensibilissimo per la bambola, dato dall’uscita prossima del film e da tutte le nuove collezioni di articoli per bambini e per adulti che l’azienda di giocattoli ha in programma per i prossimi mesi.