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Nel 2023, la soundtrack dei film è importante quanto il cast

Da Travis Scott per "Oppenheimer" alla colonna sonora già cult di "Barbie"

Nel 2023, la soundtrack dei film è importante quanto il cast Da Travis Scott per Oppenheimer alla colonna sonora già cult di Barbie

Nessuno si sarebbe aspettato Travis Scott come il prescelto per la colonna sonora di Oppenheimer, il film di Christopher Nolan che uscirà nelle sale il 21 luglio. All’apparenza la pellicola che ha come protagonista l’omonimo fisico inventore della bomba atomica interpretato da Cilian Murphy ha poco in comune con le sonorità del rapper texano, eppure non è la prima volta che il cinema impegnato flirta con la musica mainstream, anche quando il mix sembra forzato, strano o persino innaturale. Dalle produzioni indipendenti ai blockbuster, la musica si è affermata negli anni come un ingrediente da non sottovalutare se si cerca di rendere un film un successo, specialmente al botteghino. Rihanna per Black Panther: Wakanda Forever, Lady Gaga per Top Gun Maverick, Florence + The Machine per la serie Yellojackets, Lana del Rey per Euphoria, passando per Nicki Minaj e Ice Spice nel remix di Barbie Girl degli Aqua nel nuovo film di Greta Gerwig, mentre Erykah Badu farà un cameo musicale in The Piano Lesson di Malcolm Washington: le grandi case di produzione hollywoodiane sanno che le pop star hanno il potere di risollevare le sorti delle sale cinematografiche semivuote.

Nel caso di Oppenheimer il merito è dello stesso Christopher Nolan che già nel 2020 con Tenet aveva voluto Scott per il soundtrack ufficiale della pellicola con John David Washington e Robert Pattinson. Il pezzo si intitola The Plan e racconta la storia di un protagonista oberato dalle difficoltà quotidiane e alla ricerca di escamotage per sopravvivere, un lyrics in linea con il plot della pellicola in cui un agente della CIA cerca di impedire lo scatenarsi della terza guerra mondiale sfruttando lo scorrere del tempo. «La sua voce è stata l’ultimo pezzo di un puzzle lungo un anno. Le sue intuizioni sul sistema musicale e narrativo che io e il compositore Ludwig Göransson stavamo costruendo sono state immediate, perspicaci e profonde» ha commentato il regista premio Oscar, che probabilmente ha voluto di nuovo Scott per ritrovare la stessa intesa musicale nel film in uscita. Nel caso di Barbie invece oltre a Nicki Minaj e Ice Spice, è già stata confermata la presenza di molti altri artisti nelle colonne sonore del film, tra cui Ava Max, Charli XCX, Dominic Fike, Dua Lipa, Khalid, The Kid Laroi, Lizzo, PinkPantheress e Tame Impala. I fan, che ora dovranno accontentarsi di un remix, si erano detti delusi per la mancanza dell’iconica hit degli Aqua nel trailer integrale del film, ma Ulrich Møller-Jørgensen, manager dalla frontwoman danese Lene Nystrøm, aveva già confermato a Variety lo scorso anno che il brano non sarebbe stato presente. Metro Boomin ha svelato invece altri nomi che appariranno come guest feature nella sua prossima colonna sonora per Spider-Man: Across the Spider-Verse: A$AP Rocky, Wiz Kid, Offset, A Boogie Wit Da Hoodie, Offset, Ei8ht e Beam, che si uniranno a Lil Uzi Vert, Toian, Swae Lee, JID, Coi Leray, Nav, Future, James Blake e Don Toliver. 

Sembrano lontani i tempi in cui il cinema mainstream sfruttava i propri soundtrack per darsi un tono underground, come nel caso di Daredevil, il film del 2003 scritto e diretto da Mark Steven Johnson e basato sull'omonimo fumetto edito dalla Marvel Comics, in cui figurano brani come Evening Rain di Moby e Bring Me to life degli Evanescence. Nomi come Tame Impala e James Blake sono tutt’oggi presenti nelle line-up delle colonne sonore dei blockbuster ma solo in concomitanza con pop star da miliardi di stream. Niente a che vedere con le libertà che si concedono le pellicole indipendenti, lontani dalle aspettative di Hollywood, o alcuni registi. Sofia Coppola ad esempio per la sua corte francese in Maria Antonietta ha scelto The Strokes, Aphex Twin, The Cure, Siouxsie and the Banshees, New Order, Radio Dept e altri headliners della musica indie rock mentre in The Virgin Suicides prevalgono le sonorità anni ‘70 con Albert Hammond Jr e l’elettronica francese degli Air. La musica nei film oggi è un'ulteriore strategia di marketing piuttosto che uno strumento di espressione artistica e specialmente per Hollywood la pressione del successo è talmente elevata che niente può essere lasciato al caso.