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Breve storia delle ali d'angelo nella moda

Icona grunge, feticcio della moda

Breve storia delle ali d'angelo nella moda Icona grunge, feticcio della moda
Romeo + Juliet
Dior 2006
Heaven Marc Jacobs Campaign Fall22
Mugler 1984
Alexander McQueen 1999
Kurt Cobain
Euphoria
Katy Perry in Versace
Dior 2006
Heaven by Marc Jacobs
Bianca Censori
Bianca Censori
Alexander McQueen 1999
Fiona Apple

Avvistata per le strade di Los Angeles con un paio di ali d’angelo e il controverso neo-marito al braccio, Bianca Censori si fa portavoce di un trend che, da Heaven by Marc Jacobs all’atteso ritorno in passerella di Victoria Secret, anima un revival dalle tinte paradisiache. Le ali d’angelo, oltre ad essere un accessorio carnevalesco e un feticcio da Tumblr girl, hanno rivestito un ruolo evocativo anche nell’immaginario degli stilisti, che attraverso creazioni scultoree e abiti scenografici hanno approfittato a più riprese dell’allure celestiale del complemento piumato. Allo stesso tempo i videoclip degli artisti più inaspettati ne hanno incorporato il fascino angelico: dalla moglie di Kanye West a Kurt Cobain, passando per Claire Danes in Romeo + Juliet, Hunter Schafer in Euphoria e Kety Perry in Versace per il Met Gala a tema Heavenly Bodies: Fashion and the Catholic Imagination, ecco un breve excursus sul lascito concreto di angeli e arcangeli nella moda.

Breve storia delle ali d'angelo nella moda Icona grunge, feticcio della moda | Image 452354
Alexander McQueen 1999
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Dior 2006
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Dior 2006
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Romeo + Juliet
Breve storia delle ali d'angelo nella moda Icona grunge, feticcio della moda | Image 452344
Heaven Marc Jacobs Campaign Fall22
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Mugler 1984
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Alexander McQueen 1999
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Heaven by Marc Jacobs
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Bianca Censori
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Katy Perry in Versace
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Euphoria

In un’intervista del 1998 per Rolling Stones Fiona Apple raccontò la storia dei suoi due tatuaggi, entrambi sulla schiena: nella metà superiore c'era scritto kin, il termine che lei e David Blaine, illusionista statunitense, usano per descrivere la loro relazione, l’altro era un acronimo, FHW. Due erano le frasi che Fiona scriveva ovunque a scuola. Una era “To Be Free", l'altra - FHW - "Fiona Has Wings". La cantante era solita perdersi in questa fantasia ad occhi aperti da adolescente: sognava di entrare in chiesa, incamminarsi lungo la navata e inginocchiarsi davanti all'altare, mentre lunghe ali le spuntavano sotto gli abiti fino a strapparli. A quel punto volava via trionfante, tutti coloro che durante quegli anni l’avevano derisa e fatta sentire sbagliata, la guardavano ammirati e pronunciavano in coro le stesse tre parole “Fiona Has Wings”. Tatuaggio a parte questa immagine si realizzò nel 1997, quando l’artista ha pubblicato Angel, cover del celebre brano di Jimi Hendrix. Nel videoclip del brano Apple indossava un paio di candide ali ad elevare il suo ensemble basico composto da jeans e t-shirt. Cinque anni prima Kurt Cobain aveva sfoggiato un outfit molto simile a Seattle. Era il 1993, lo stesso anno in cui uscì In Utero, il terzo album dei Nirvana, e il frontman della band aveva ammaliato il pubblico durante un live nella capitale del grunge americano. Mentre si esibiva nella cover di Lithium le ali d’angelo stridevano con l’atmosfera decadente dello show, ma il testo del brano era un calzante inno al regno dei cieli: “Light my candles in a daze 'Cause I've found God”. Negli anni '90 l'accessorio divenne simbolo dell'estetica grunge, un contrasto netto ma evocativo tra il look trasandato dei cantanti più rappresentativi del genere e una trascendenza in cui nessuno sembrava riconoscersi più.

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Bianca Censori
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Fiona Apple
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Kurt Cobain

In ambito moda fu Thierry Mugler uno dei primi a sperimentare le silhouette celestiali in passerella: nel 1984 una modella dalle ali d’oro sfilò in un abito bianco a serena e cherubini a seguito, nel 1999 Alexander McQueen sfrutto invece la malleabilità del legno per creare strabilianti ali in una vera e propria scultura indossabile, nel 2006 fu invece il turno di John Galliano che per maison Dior diede la sua interpretazione del trend in un tripudio di tulle e organza. Ma il primato delle ali nell’immaginario collettivo va’ al Victoria's Secret Fashion Show, la mitica passerella su cui hanno sfilato le top model più famose, da Adriana Lima a Gisele Bundchen, in veste di “Angeli" e che presto farà il suo ritorno con un casting inclusivo e contemporaneo dopo lo stop del 2018. I cool kids invece indossano la versione di Heaven by Marc Jacobs, ideata in collaborazione con Anna Sui e acquistabili per 570 dollari sull’e-commerce del brand. Quest’estate l’accessorio più cool non è una borsa ma un paio d’ali.