La nuova it bag di Coperni è un meteorite

Dopo la discussa sfilata dei cani robot di Coperni alla Fashion Week di Parigi, i capi presentati durante il défilé stanno rapidamente approdando sul mercato. Primo tra tutti un item che nessuno si sarebbe aspettato venisse realmente prodotto, una nuova it-bag che forse tanto nuova non è visto che riprende il classico modello Swipe della maison e perché, il materiale di cui si compone, viene letteralmente dall’età della pietra. È la Mini Meteorite Swipe Bag, descritta dai due direttori creativi come "un fossile lunare caduto sulla terra 55mila anni fa, ritrovato nel 1968 in Francia e intagliato nel 2023", un accessorio di per sé davvero poco pratico, ma, per chi se lo può permettere, un oggetto da collezione unico capace di unire archeologia e design. 

La Mini Meteorite Swipe di Coperni è una mini borsa in pietra grigio scuro e fa parte di un'edizione limitata realizzata con un meteorite realmente caduto sulla terra 55.000 anni fa (e certificato autentico al 100% dal Theatrum Mundi). Ogni bag è fatta a mano, di conseguenza la forma può variare leggermente da pezzo a pezzo: i pezzi di meteorite vengono prelevati per ogni ordine, dunque possono provenire da diverse località, la pietra viene poi lavorata dagli artigiani della fabbrica italiana Semar. Il prezzo parte da 40.000 euro, anche se la cifra può variare a seconda della quantità di meteorite contenuta in ciascuna borsa, il tempo di attesa è di sei settimane e l’acquisto non è rimborsabile. Per la sfilata FW22, Meyer aveva già disegnato una borsa Swipe alternativa, interamente in vetro, presto indossata da Doja Cat, Tinashe e, in una versione con corna da diavolo in collaborazione con il marchio emergente Heven durante la promozione della nuova serie televisiva The Kardashians, da Kylie Jenner. Per la SS23, oltre all’abito spray che non era stato messo in commercio, i designer avevano progettato una versione della Swipe in oro disponibile su ordinazione a 100.000 euro. 

Non è la prima volta che Arnaud Vaillant e Sébastien Meyer ricorrono a una trovata singolare per alimentare l’hype attorno a Coperni. Secondo Vogue Business lo stesso abito spray indossato da Bella Hadid la scorsa stagione rientra in una strategia di marketing ben precisa, definita in senso dispregiativo da Rachel Tashjian su Harper Baazar ‘Gimmick’ (espediente), ma che ha portato il brand, a meno di un decennio dalla sua fondazione nel 2013, ad un successo endemico tra i membri della Gen Z e su TikTok, oltre che a raddoppiare i profitti rispetto al 2021. Al fianco di collezioni indossabili e di capi minimal, alcuni pezzi strambi e instagrammabili hanno il compito di attirare l’attenzione del pubblico in un loop infinito di interazioni sui social media.