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La serie che racconta il rapporto tra Vivienne Westwood e il punk

Cosa vuol dire interpretare il ruolo della regina della moda britannica

La serie che racconta il rapporto tra Vivienne Westwood e il punk Cosa vuol dire interpretare il ruolo della regina della moda britannica

Il punk e l'ascesa dei Sex Pistols sono solo due dei protagonisti di Pistol, la serie diretta da Danny Boyle (già regista di Trainspotting, The Beach, The Millionaire, Steve Jobs) che racconta la genesi della band vista dagli occhi del suo chitarrista Steve Jones e basata sul suo libro Lonely boy: Tales from a Sex Pistol. Al fianco di Jacob Slater nei panni del batterista Paul Cook, Anson Boon come John Lydon, Christian Lees nel ruolo del bassista Glen Matlock e Louis Partidge (Sid Vicious), c’è anche l’attrice Talulah Riley nelle vesti di Vivienne Westwood.

La nota designer britannica recentemente scomparsa è stata «assolutamente funzionale alla nascita della band. Ha disegnato il logo e ha avuto un impatto incredibile sulla cultura inglese», ha spiegato l’attrice in un'intervista. Per carpire sfumature ancora inedite della stilista, l’ha incontrata «prima di iniziare a girare ed è stato bellissimo. Ho incontrato anche i figli, Ben e Joe. Ho attinto a un mix di materiali diversi» ha continuato. «Basti pensare a come Vivienne Westwood abbia dominato la moda. Chrissie Hynde ha venduto milioni di dischi nella storia della cultura pop e Nancy Spungen è stata una donna incredibile, che ha lasciato il segno» ha spiegato Talulah.  L'attrice ricorda di essere stata colpita dalla calma della stilista. «Pensavo che la sua energia  si riflettesse in un atteggiamento frenetico, ma in realtà era piuttosto fermo» ha detto la Riley, contrastando la sua tendenza a gesticolare con la compostezza della stilista. 

«Non avevo mai interpretato una persona vera prima d'ora» ha detto Riley a WWD. «Quindi c'era tutto il peso della responsabilità che ne deriva. È un po' intimidatorio, perché si tratta della vita di una persona “estranea“. E quello che stiamo facendo è un'opera d'arte: non è la vita di qualcuno, e la Vivienne che ho ritratto nella serie non è la vera Vivienne, ma rimarrà nei documenti pubblici come una sua versione» ha continuato. Il casting di Riley è durato ben 10 anni -  la prima audizione per Boyle risale a 10 anni fa a Los Angeles, anche se per un altro progetto. Prima ancora che entrasse nella stanza, il regista le disse che era troppo giovane per la parte che le era stata assegnata. Il ruolo di Vivienne Westwood interpretato nella serie le ha permesso così di approfondire il legame fortissimo esistente tra la moda e il punk, capendone le logiche e le reciproche influenze.