Vedi tutti

Come sta cambiando l’hype culture su YouTube?

Lo abbiamo chiesto a Intervista a 'The Unknown Vlogs' l'inventore di 'Quanto costa il tuo outfit?'

Come sta cambiando l’hype culture su YouTube?  Lo abbiamo chiesto a Intervista a 'The Unknown Vlogs' l'inventore di 'Quanto costa il tuo outfit?'

Ben prima che la cultura streetwear spopolasse su Youtube con centinaia di video e decine di canali a tema, Kofi McCalla aveva già capito che questo trend avrebbe invaso le camerette dei ragazzi di mezzo mondo. Prima con The Unknown Blasian (un tentativo che lui stesso definisce fallimentare), poi con The Unknown Vlogs, Kofi ha intercettato e affrontato con anticipo il mondo dello streetwear in tutte le sue sfaccettature. Dai primi drop Palace e Supreme fino ai tour degli store dei brand luxury, The Unknown Vlogs - che oggi conta più di 650mila iscritti al canale -ha gettato le basi del linguaggio streetwear su YouTube, non solo con l’ormai celeberrimo format How much is your outfit? ma diventando il volto della cultura Hype sulla piattaforma, nel bene e nel male.

Se da un lato infatti ci sono le settimane della moda, gli inviti dai brand più ricercati e l’amore dai fan, dall’altro c’è una scena con un’età anagrafica spesso molto bassa e immatura. Secondo l’ultimo Global Streetwear Report circa il 34% dei consumatori che si interessano a brand streetwear hanno tra i 16 e i 20 anni, mentre circa il 29% ne ha tra i 21 e i 25: numeri che faticano a incastrarsi con uno scopo meno ludico e più educativo dell’intrattenimento su Youtube. Nonostante questo, gli oltre 600.00 follower sul canale Youtube e 150.000 su Instagram con una community in continua crescita e sparsa per tutto il mondo sono le prove di un impegno che va oltre il contenuto e arriva direttamente nel cuore della passione, mobilitando centinaia di migliaia di persone pronte a tutto pur di far vedere in video l’ultimo paio di sneakers coppato.

nss magazine ha scambiato quattro chiacchiere con lui, per chiedergli qualcosa in più della sua esperienza e su come YouTube sta cambiando l'hype culture. 

 

Ciao Kofi, come stai?

Mi tengo occupato durante la quarantena! Spero che anche voi stiate bene.

Come hai iniziato a fare video su Youtube?

A scuola non amavo troppo la gente. Troppo drama, non mi importava molto. Avrei voluto passare il mio tempo a scoprire Rick Owens e altri nuovi brand. Poi avrei voluto semplicemente saltare scuola per andare a Londra ogni settimana. Ho imparato più evitando alcune dinamiche a scuola che andando a Giurisprudenza. Ricordo che nel 2016 avrei filmato qualsiasi cosa per poi riguardarla nella mia camera da letto, come se fosse la mia premiere personale. 

Dal tuo primo video ad oggi, cosa pensi sia cambiato sulla piattaforma?

Prima c’erano molte meno regole, ma anche molto meno interesse per le culture minori. Per questo mi sono impegnato per portare sulla piattaforma una scena streetwear autentica e interessante. Adesso è diverso, Youtube è pieno di sottoculture e gente interessante da guardare.

Nelle ultime settimane hai caricato quasi un video al giorno, coinvolgendo ampiamente la tua community. Quanto è importante il loro supporto in un momento particolare come questo?

Non potevo restare a casa a fare nulla. Con oltre 600,00 persone sul mio canale dovevo dare dei contenuti, aiutarli a distrarsi e a divertirsi in un momento complicato come questo. È il mio ruolo di Content Creator.

Come cambierà questo tipo di lavoro con il lockdown e con le relative conseguenze?

Ho 23 anni e sono il CEO della Unknown Vlogs ltd, sono decisamente fortunato. Ho trasformato il mio lavoro e la mia passione in una vera e propria azienda. Per questo in un periodo del genere posso portare avanti l’azienda rimanendo a casa. Ogni giorno mi sveglio, progetto un video, lo giro e lo edito. Poi streammo per tre ore, dormo e ricomincio. Sto lavorando dieci volte più duro di quanto non abbia mai fatto. E lo amo! La community sta crescendo in modo favoloso!

Pensi che la moda su Youtube possa andare oltre l’intrattenimento basato sul “flexare” felpe e sneakers, magari trovando uno scopo più educativo?

Certo! Alcune scuole che hanno provato a realizzare video di questo tipo, ma la maggior parte erano piuttosto noiosi. Per questo mi sono ritrovato nella sfida di dover produrre contenuti che siano tanto divertenti quanto utili dal punto di vista educativo. Ho una nuova serie in uscita, giovedì 30 aprile. Non vedo l’ora! 

Negli ultimi anni la hype culture ha cambiato completamente il modo in cui parliamo e pensiamo di moda. Pensi che questo tipo di moda rimarrà in giro o scomparirà per evolversi in alto?

Quella cultura è lì, non cambierà. Condividiamo tutti gli stessi valori e gli stessi interessi. Sono i brand a dover interpretare le culture e spingere i nostri interessi e i nostri valori lontani dal mainstream, mentre questo ha spremuto tutti i nostri vecchi interessi. Noi siamo passati oltre ben prima che le aziende finissero le idee e tornassero alle loro vecchie abitudini di cercare cosa c’è di nuovo da poter far durare per sempre. 

Pochi giorni fa Giorgio Armani ha scritto una lettera indirizzata a WWD per parlare di alcune criticità nel mondo della moda venute a galla con l’emergenza Covid-19. Pensi che l’industria debba cambiare a fronte di questa pandemia?

È arrivato il momento di premere il pulsante reset. Adesso le compagnie e i brand saranno costretti ad adattarsi all’epoca digitale. Nel 2016 venivo cacciato e bannato da tutti quei negozi solo perché filmavo all’interno, ma il 2021 spianerà la strada al riconoscimento globale di tutti i giovani content creator. 

Come stai passando questi giorni a casa? Hai qualche consiglio su film, libri o documentari da guardare e leggere in questo periodo?

Al momento sto finendo di leggere Sapiens, mentre lavoro al rebranding di Unknown Vlogs e hmiyo.com. Mi sto concentrando anche sulla forma fisica, allenandomi di più e trovando il tempo per riflettere e meditare. Aspettatevi qualcosa anche sul fronte e-sports, sto crescendo su Twitch. Spero di vedervi tutti dopo la quarantena, magari come DJ nella vostra città!