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Paria Farzaneh, la designer iraniana che ha aperto la Fashion Week di Londra

La consacrazione di una delle più giovani stelle della moda

Paria Farzaneh, la designer iraniana che ha aperto la Fashion Week di Londra La consacrazione di una delle più giovani stelle della moda

Ha un che di emblematico che proprio il giorno dopo l'uccisione del generale Qasem Soleimani ordinato dal presidente statunitense Donald Trump, la London Fashion Week Men's sia stata aperta con lo show di una donna iraniana, la stilista ventiquattrenne Paria Farzaneh, ispirato alla tradizione dei matrimoni medio-orientali. Questa è la quarta collezione per la Farzaneh, che si è laureata alla Ravensbourne University nell’anno del suo debutto sulle passerelle, il 2018. Negli ultimi due anni, il suo successo è stato esplosivo: i suoi capi sono stati indossati da Frank Ocean, Yung Lean e A$ap Nast e ha iniziato una collaborazione con Converse creando una One Star e una All Star, entrambe  ispirate alla cultura e all’arte dell’Iran.

La caratteristica principale dello stile della Farzaneh è l’uso creativo delle stampe e delle stoffe del Medio-Oriente all’interno di capi sportswear e classici del guardaroba maschile come giacche di pelle, pantaloni e camice. L’esplorazione, o sarebbe meglio dire esportazione, della propria cultura d’origine è condotta senza polemiche o aggressività, ma cerca comunque di essere una riflessione onesta della cultura dell’Iran contemporaneo. Quando le è stato domandato se la forte presenza di verdi militari e pantaloni cargo fosse un riferimento alle uniformi di combattimento, la stilista ha replicato:

“Questo dovete dirlo voi. Ogni uomo in Iran deve fare servizio militare. È obbligatorio”.

Anche con la scelta di organizzare la sfilata ispirandosi ai matrimoni persiani, con pubblico femminile e maschile separato e una distribuzione di dolci tradizionali, il suo scopo era illustrare una cultura, invitare alla partecipazione ma senza sbilanciarsi nei propri giudizi.

I riferimenti all’Iran non si limitano alle grafiche e alle silhouette, ma riguardano le tecniche di creazione dei capi. Come è tipico della generazione più giovane di designer, anche la Farzaneh si preoccupa della sostenibilità: le sue stampe sono xilografate e realizzate a mano a Isfahan, le tinture sono realizzate con zafferano e curcuma, lavate nel fiume e asciugate al sole. La cultura che Paria Farzaneh propone è giovane, pacifista aperta alla condivisione e alla contemporaneità, come dimostra la sua collaborazione con Converse per la Paria x Converse Chuck 70s e la Converse One Star Mid create per le precedenti collezioni e la mescolanza di tessuti Gore-Tex e Thermore con le stoffe persiane per i suoi item di techwear. Come lei stessa ha affermato l’anno scorso, sempre in occasione del proprio show:

“Da sempre i media sottovalutano l’Iran e demonizzano il Medio Oriente. Ma quello non è il vero Iran. Io voglio mostrare la bellezza della cultura”.