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Le 10 copertine più controverse della moda

Da Kanye West in versione Gesù Cristo a Demi Moore nuda e incinta

Le 10 copertine più controverse della moda Da Kanye West in versione Gesù Cristo a Demi Moore nuda e incinta

Il rapporto che da tempo intercorre tra moda e sociopolitica può essere visto in molti modi diversi. Nel corso dei decenni i designer hanno preso ispirazione da avvenimenti a loro contemporanei per realizzare collezioni che parlassero del loro tempo. D'altro canto, rivoluzionari e manifestanti hanno spesso usato l'abbigliamento come mezzo subliminale per trasmettere i loro messaggi. Tuttavia i moderatori di questo vento di cambiamento sono sempre state le riviste di moda. Seppur possa sembrare un'arte facile, la moda, se accompagnata dal giornalismo, ha il potere non solo di riflettere i tempi, ma anche di influenzare i cambiamenti (negativi o positivi) riguardanti la propria epoca, specialmente nel processo atto a plasmare le menti impressionabili delle nuove generazioni.

Seppur con un potere così grande, non tutte le riviste scelgono di incentivare una ridiscussione del sistema, alcune per paura di una ricezione negativa da parte del pubblico, altre per una questione puramente estetica. Tuttavia, quelle che scelgono di superare i limiti spesso lo fanno con copertine che scatenano discussioni virali connesse all'impatto negativo e positivo che si portano dietro. Abbiamo raccolto qui 10 delle più controverse copertine di riviste di moda della storia. 

 

Vogue America - Aprile 2008 

Nell'aprile del 2008, per la prima volta nella sua storia, Vogue America ha deciso di includere un uomo di colore in una delle sue copertine. Il famoso giocatore di basket LeBron James è stato scelto per posare con la modella brasiliana Gisele Bundchen. Tuttavia a fare discutere è stata la posizione in cui sono stati catturati i due. LeBron è ritratto con la faccia in un ringhio "scimmiesco" mentre con una mano palleggia con un pallone da basket mentre con l'altra tiene la vita di una sorridente Gisele. Per molti questo scatto ricordava troppo la famosa immagine di King Kong che stringe le forme dell'attrice Fay Wray. La rivista non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale in risposta al clamore suscitato, e sebbene alcuni possano sostenere che l'intento iniziale potrebbe non essere stato quello di realizzare immagini razziste, i critici hanno ritenuto che dato il livello di attenzione dedicato alle copertine di Vogue, l'operazione fosse in realtà intenzionale. Ad ogni modo, essendo Vogue una delle riviste di moda più importanti del mondo, l'intento conta veramente poco quando il risultato è così discusso. 

 

Vanity Fair (America) - Agosto 1991 

Molto tempo fa, in un'epoca precedente a Internet, l'attrice Demi Moore è stata duramente criticata per aver posato nuda mentre era incinta di sette mesi sulla copertina di Vanity Fair. All'epoca Demi, 28 anni, era sposata con l'attore Bruce Willis e portava in grembo il suo secondo figlio mentre posava nuda con una mano che le teneva i seni e l'altra il pube. Rispetto alla spensieratezza della nudità nei media di oggi, è difficile immaginare quanto questo scatto potesse essere un grosso problema. Tuttavia, dato che è andato sold out in edicole e supermercati in tutto il mondo, molti lo hanno definito provocatorio e pornografico. Quella che all'epoca era l'editrice di Vanity Fair, Tina Brown, rimase scioccata dal livello di attenzione che la copertina aveva attirato, "Non pensavo che sarebbe diventata un fenomeno mediatico, su ogni radio, TV e giornale - non solo in America ma in tutto il mondo" ha commentato. Demi Moore fu ugualmente sorpresa, "Ero sbalordita da alcune delle risposte. Su come la gente la trovava pornografica, o pensavano che non fosse orientata alla famiglia. Penso che sia così interessante che ci siano altre riviste che ritraggono donne nude là fuori, ma il fatto che fossi incinta diventò subito qualcosa contrario alla famiglia", ha dichiarato al giornalista Roger Ebert. Da allora, questa copertina ha scatenato un'onda di discussione sul concetto di sessualità in relazione alla gravidanza.

 

Vogue Italia - Luglio 2008 

La defunta Franca Sozzani, editor in chief di Vogue Italia, non ha mai avuto paura di superare i limiti. Nel luglio del 2008 ha creato una delle edizioni più iconiche della storia della moda ritraendo in copertina solo modelle nere, in un periodo in cui l'etnia e la razza erano ancora delle questioni molto discusse all'interno dell'industria della moda. La rivista andò sold out negli Stati Uniti e nel Regno Unito nelle 72 ore dalla sua pubblicazione, costringendo il magazine a stampare altre 30.000 copie. Nonostante l'apparente successo, non tutti erano entusiasti di questa cover. Alcuni, come la scrittrice del Guardian Priyamvada Gopal, hanno affermato che le donne nere non traevano nessun vantaggio da una cover del genere. "Queste sono ragazze di colore viste però come ragazze bianche: nasi aquilini, occhi grandi, facce ovali, capelli setosi o accuratamente raccolti in un turbante. Allo stesso tempo, definendo l'essere black come qualcosa di "speciale" ma conformandolo agli ideali dominanti di sofisticazione e bellezza (bianche ed europee), questa cover ci dice molto sulla concezione della razza e dell'etnia nei media di oggi." Questi sono in effetti obiezioni valide e necessarie, ma, sebbene questa copertina non fosse perfetta, ha comunque generato un dibattito importante.

 

Vanity Fair (America) - Luglio 2015 

Luglio 2015, l'ex medagliata olimpica Caitlyn Jenner appare sulla copertina di Vanity Fair per la prima volta dopo la sua transizione. Prima di lei, nessuno con un profilo così in vista aveva mai fatto coming out come trans. Il giorno in cui la copertina è stata pubblicata, Jenner ha guadagnato oltre un milione di follower su Twitter in quattro ore, battendo un record stabilito da Barack Obama. Sebbene sia stato un momento monumentale nella storia della moda e della sociopolitica, a molti membri della comunità trans non sono piaciute le lodi che Jenner ha ricevuto dal pubblico per il suo coraggio, trascurando la lotta quotidiana che le persone trans si trovano ad affrontare quotidianamente. La copertina ha dato il via ad una conversazione sulla consapevolezza del mondo trans e allo stesso tempo su un suo travisamento.

 

Rolling Stone - Febbraio 2006 

Kanye West ritratto come Gesù Cristo sulla copertina di Rolling Stone avrebbe prevedibilmente scatenato delle reazioni. L'artista americano è stato fotografato con una corona di spine intorno alla testa e con il viso sanguinante. La controversa immagine è stata particolarmente accentuata dal titolo dell’intervista al suo interno: La Passione di Kanye, in riferimento al film che documenta la crocifissione di Cristo. L'artista ha a lungo paragonato sé stesso a Gesù sin dall'uscita del suo singolo Jesus Walks del 2004, e ha continuato con il suo album Yeezus che conteneva brani come I am a God. Questa cover ha messo in discussione il concetto di religiosità e sull'idea che noi umani abbiamo del divino.

 

Dazed & Confused - Settembre 2012 

La rapper americana Azealia Banks ha posato per la copertina di Dazed & Confused nel settembre 2012 con un preservativo rosa gonfiato tra le labbra accompagnato delle parole "Azealia Banks Blows Up." La cover non solo ha suscitato un interessante dibattito in giro per il web in merito al sesso sicuro, ma è stata anche vietata in sette paesi. Il team di Dazed ha twittato “Ci è stato appena detto che la nostra cover di @AZEALIABANKS è stata bandita da 7 paesi finora. Grazie a Dio per Internet, vero?". 

 

Vogue Italia - Settembre 2011

La pubblicazione italiana sotto la guida di Franca Sozzani si è ritrovata al centro dell’attenzione dopo l'uscita di una copertina ritraente la modella scozzese Stella Tennant con un vitino della larghezza di 13 pollici vestita con un corsetto di Deborah Milner e un cappotto di Prada. La copertina si proponeva come un omaggio a Ether Granger - la donna con la vita più piccola del mondo. Sebbene alcuni applaudissero lo splendore del lavoro del fotografo Steven Meisel, molti erano turbati dal messaggio che un'immagine del genere avrebbe potuto promuovere rispetto agli standard di bellezza delle donne.

 

Candy Magazine - Winter 2010

L'attore americano James Franco è stato fotografato sulla copertina del numero invernale di Candy Magazine nel 2011 vestito da drag queen. Ritratto dal fotografo Terry Richardson, l'immagine mostrava Franco in guanti di lattice, una giacca da smoking oversize, e girocollo con orecchini coordinati. L'attore incarnava appieno l’immagine di una drag queen mentre posava con il volto perfettamente truccato. Con questa copertina la rivista è diventata la prima pubblicazione di moda a celebrare lo stile trasversale e il crossdressing, non senza critiche da parte della comunità omofobica.

 

Vogue Paris - Dicembre 2010

Sebbene non si tratti di una cover, nel 2010 Vogue si è trovato sotto accusa dopo aver pubblicato delle immagini che ritraevano la modella di dieci anni Thylane-Lena-Rose-Blondeau vestita con trucco pesante e tacchi a spillo dorati in una posa seducente. Al momento la rivista aveva come guest editor lo stilista Tom Ford e ricevette un forte contraccolpo per la sessualizzazione dei bambini.

 

Paper Magazine - Winter 2014

Paper Magazine è rimasta famosa per aver rotto l’internet con la sua famigerata cover di Kim Kardashian. La copertina presentava due immagini scattate dal fotografo Jean-Paul Goude in omaggio a uno dei suoi ultimi lavori "Carolina Beaumont, New York, 1976." La prima immagine mostrava Kardashian con indosso un abito nero con paillettes mentre faceva scoppiare una bottiglia di champagne che atterrava in un bicchiere di cristallo appoggiato sulle sue natiche. Mentre nella seconda cover Kim è in posa con la schiena rivolta alla fotocamera con l'abito abbassato e lato B esposto. Nel giro di 24 ore dalla sua pubblicazione la rivista ha generato oltre cinque milioni e mezzo di ricerche su Google per "Kim Kardashian Paper Magazine". Inutile dire che la copertina ha sollevato una discussione senza fine sui temi della sessualità e sul concetto di maternità.