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nss London Fashion Week Awards

And the Oscar goes to...

nss London Fashion Week Awards And the Oscar goes to...

Finisce la settimana della moda maschile di Londra, che si era aperta con Pikachu a sfilare sulla passerella di Bobby Abbey e proseguita all'insegna dell'equilibrio tra tradizione sartoriale inglese e moda d'avanguardia. Una capacità di vedere la moda alla quale gli inglesi ci hanno sempre abituato, nonostante il ruolo di secondo piano della Settimana della Moda di Londra rispetto alle altre grandi europee, più debole dal punto di vista dei nomi e dell'attenzione mediatica. I nuovi designer hanno però contribuito a colmare il gap rispetto a Milano e Parigi e a testimoniare  l'incontenibile fervore artistico dell'ultima generazione di creativi londinesi.
Abbiamo deciso di fare un recap della London Fashion Week assegnando 8 premi divisi in altrettante categorie, perchè, come un vero show, ci sono stati attori protagonisti, non protagonisti, rivelazioni e colpi di scena.

 

Miglior Show: Feng Chen Wang

Con la bilancia perfettamente in equilibrio tra show decisamente convincenti e altri più deludenti, a schiarirci le idee su questa London Fashion Week ci ha pensato il brand cinese con base a Londra. Proprio dalla diversità di culture e dalla libertà di pensiero che permette in modo unico la città si fa ispirare la fondatrice. Grande varietà di colori e capi, che sono risaltati ancora di più sulla passerella bianca. Forse ci fa storcere il naso la rielaborazione coraggiosa di un modello iconico come le Converse Chuck Taylor, ma era un impresa difficile, ti scusiamo.


Miglio attore non protagonista: Kiko Kostadinov x Asics

Durante lo show del designer bulgaro, molto atteso alla vigilia, è stata confermata una nuova collezione con Asics, dopo la sneaker rilasciata nei mesi scorsi. La collaborazione con il marchio di sportswear giapponese è sembrata perfettamente coerente con lo stile di Kiko Kostadinov e resa viva da modelli dal volto completamente coperto da capelli. 


Miglior rivelazione: Studio ALCH

Nello scorso anno Mini Swoosh aveva dimostrato la sua capacità di assemblare e interpretare la moda come un vero e proprio laboratorio creativo. Più che altro speravamo che mantenesse i livelli di fantasia al quale ci aveva abituato e possiamo dire di non essere stati delusi. Ci ha anche presentato un primo look della nuova Air Max 720.


Migliori effetti speciali: A-COLD-WALL*

Ai lati della passerella sulla quale ha sfilato la F/W 19 di Samuel Ross è stata allestito uno specchio d'acqua, completamente nell'ombra, dentro al quale tre personaggi vestiti di nero e con il volto colorato di nero si muovevano, creando una sorta di coreografia allo show che tutti stavamo aspettando al varco in questa Fashion Week.


Miglior sneaker: Air Force 1 x C2H4 

Nike alarm! Nike alarm! reazione di tutti appena abbiamo visto ai piedi dei modelli di C2H4 il nuovo modello di quella che sembra a tutti gli effetti una Air Force 1, nera con swoosh, lacci e dettagli sulla tomaia in 3M. Anche in questo caso un tentativo di rielaborare un grande classico della cultura street e siamo sicuri che appena ci saranno novità gli appassionati non si tireranno indietro dall'acquistarla.


Miglior location: Kent & Curwen

Il brand disegnato da Daniel Karns e di proprietà anche di David Beckham ha portato in primo piano la tradizione sartoriale inglese. Per farlo serviva anche una degna location, un palazzo dall'eleganza unica, in legno in stile vittoriano/barocco, abbellito con rose rosse, simbolo di inglesità e patriottismo.


Miglior prima fila: Liam Hodges

Uno dei designer più in voga della capitale inglese, apprezzato da calciatori e celeb, che si sono fatti fotografare in prima fila allo show di sabato. Tra questi due dei nostri preferiti, Hector Bellerin, difensore spagnolo dell'Arsenal e amico dello stilista, ma anche Gully Leo, neanche a dirlo stravagante e protagonista di questa FW.


Miglior finale: Bobby Abley

Diciamo finale più sorprendente, perchè sul concetto di migliore penso ci sarebbe da discutere, comunque vedere uscire Pikachu da dietro le quinte della sfilata ha fatto capire fin dal primo giorno che non avremmo dovuto aspettarci niente di banale da questa settimana della moda londinese. "Pika Pika" (Cit.).

 

Photo By Now Fashion