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5 modi in cui l’architettura sta combattendo il climate change

Le città del futuro saranno quasi del tutto green

5 modi in cui l’architettura sta combattendo il climate change Le città del futuro saranno quasi del tutto green

Lo studio di architettura di Hong Kong Ronald Lu & Partners è uno dei più importanti hub che si dedicano alla sostenibilità nell’urbanistica e nell’architettura – e proprio in ragione di questo impegno ha realizzato un documento che parla delle principali innovazioni già esistenti nel mondo di oggi e che potrebbero in  futuro rivoluzionare il mondo dell’urbanistica. L’idea alla base di queste cinque maniere di rendere l’architettura più sostenibile è quella di sfruttare conoscenze tecniche e ricerca dei materiali per rendere gli edifici sempre più integrati con l’ambiente naturale circostante, creando un ecosistema antropizzato in cui umani e natura possano essere un tutt’uno. 

Ecco qui di seguito i 5 modi in cui l’architettura sta combattendo il climate change.

1. Il design biofilico

Il design biofilico è un concetto centrale nella filosofia dell’architettura sostenibili e descrive il legame che unisce le costruzioni all’ecosistema che li circonda attraverso il loro rapporto con l’ambiente naturale. Questo tipo di design è essenziale quando si parla di aree urbane ad alta densità dato che questo tipo di design promuove il raffreddamento delle città, la riduzione dell'acqua piovana e il filtraggio del particolato nell’aria. Ronald Lu & Partners ha applicato questo concept nel suo progetto Treehouse - un sistema integrato eco-consapevole che unisce interno a esterno, uomo a natura senza soluzione di continuita. Si tratta di un luogo di lavoro a impatto zero incentrato sul benessere del lavoratore con pareti ricoperte di verde, giochi d'acqua e materiali e arredi a tema naturale. 

2. La questione della biodiversità 

Uno dei principali problemi delle moderne megalopoli è il declino della biodiversità che va risolto con un ripopolamento da parte degli animali delle zone urbane – un’esigenza resa ancora più impellente dalla pandemia. La soluzione è in questo caso semplice: aumentare la quantità del verde urbano consentendo agli animali di costruire un proprio habitat in armonia con la popolazione umana. Uno degli esempi di questo tipo di design urbanistico è il Victoria Dockside di Hong Kong - una "collina attiva" ricoperta di verde al 30% della sua estensione e composta da vari terrazzamenti che oltre a favorire la presenza degli animali nell’area urbana ma promuove anche la ventilazione e il raffreddamento delle strade circostanti.

3. L’importanza della carbon neutrality

La decarbonizzazione è una questione che riguarda non solo l’urbanistica in sé ma le nostre vite quotidiane. L'obiettivo di raggiungere la carbon neutrality entro il 2050 coinvolge circa 130 paesi – ma nel futuro passerà sempre di più dalla capacità degli edifici e delle città stesse di ammortizzare questo tipo di impatto risolvendo il problema già urgente dell’inquinamento in città. La soluzione per ottenere la neutralità dei moderni edifici non è univoca ma riguarda una serie di innovazioni che, insieme, contribuiscono a migliorare la qualità dell’aria circostante. Esempio portato dallo studio di Ronald Lu è lo Zero Carbon Park di Hong Kong – uno degli edifici più all’avanguardia del mondo in termini di carbon neutrality.

4. Il problema del riscaldamento

Il riscaldamento globale è una realtà già presente nel nostro mondo – progettare con in mente l’impatto delle alte temperature nella vita dei cittadini è dunque un prerequisito per tutta l’urbanistica. Entro il 2050, il numero di persone colpite dall'aumento delle temperature aumenterà dell'800%, circa 1,6 miliardi e specialmente nei centri urbani ad alta densità abitativa. Più alta è la temperatura maggiore è il dispendio energetico, ma va tenuto in conto anche il danno che il caldo e l’umidità arrecano al calcestruzzo e alle strutture metalliche. Le due soluzioni principali sono la ventilazione naturale e l'inverdimento. La prima raffredda gli edifici attraverso corridoi di ventilazione e percorsi d'aria, anche attraverso le porosità dei materiali; così come la presenza di acqua. L'inverdimento delle superfici urbane invece gioca un ruolo considerevole nel raffreddamento delle città perché isola i tetti e le pareti riducendo la perdita di energia. Gli alberi e l'altra vegetazione urbana, per esempio, creano ombra e raffreddamento attraverso l'evapotraspirazione.   

5. La gestione delle risorse idriche

Le strategie di gestione dell'acqua urbana sono una questione sempre più fondamentale in un mondo che è già indirizzato verso la siccità. La soluzione proposta dall’urbanistica sostenibile è rendere queste strategie simili ai processi naturali del suolo – questo tipo di concept è stato definito Sponge City. Tramite questa tecnica il deflusso superficiale dell'acqua piovana viene prima assorbito, poi filtrato naturalmente dal suolo. L'infiltrazione del deflusso permette alle falde acquifere di ricostituirsi e ai corpi idrici di rigenerarsi eliminando le fonti di acqua maleodorante e ripristinando gli habitat naturali.