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Il grattacielo di Taipei che assorbe lo smog

Firmato da Vincent Callebaut, star dell’architettura sostenibile

Il grattacielo di Taipei che assorbe lo smog Firmato da Vincent Callebaut, star dell’architettura sostenibile

Dopo un processo di costruzione durato undici anni (il progetto era stato infatti annunciato nel 2010), la torre Tao Zhu Yin Yuan firmata dall’architetto belga Vincent Callebaut sta per essere ultimata a Taipei, capitale del Taiwan, con l’installazione di giardini pensili, cascate e la definizione degli interni. Ciò che rende la torre un capolavoro di architettura ecologica è la sua capacità di assorbire lo smog: grazie a oltre 23.000 alberi che ricopriranno i suoi molti terrazzi, il grattacielo sarà infatti in grado di assorbire fino a 130 tonnellate di diossido di carbonio all’anno. 

Il progetto è eco-friendly fin dalla sua progettazione. Il team di strutturisti, esperti di sismica, interior design e architetti paesaggisti che ha lavorato alle costruzioni hanno concepito la struttura più come un’estensione verticale della terra che un edificio vero e proprio, analizzando l’esposizione alla luce solare, al vento e le caratteristiche bioclimatiche dell’area per migliorarne l’efficienza. Anche i costi energetici della struttura sono minimi, grazie a pannelli fotovoltaici, agli azionamenti rigenerativi degli ascensori e all’ottimizzazione di ventilazione e illuminazione naturale – garantita dalla forma elicoidale della struttura, che la rende anche antisismica.

In un futuro in cui la sostenibilità delle città diventerà un fattore fondamentale, la torre Tao Zhu Yin Yuan rappresenta il futuro dell’urbanistica – un concept che a Milano è stato esplorato col Bosco Verticale di Stefano Boeri. La superficie di torri e grattacieli può diventare infatti un’opportunità per la riforestazione metropolitana e per la creazione di unità abitative in cui siano già implementati sistemi energetici dedicati alle energie rinnovabili.