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Santa Clarita's Diet Anatomy

Tutte le ispirazioni della nuova serie firmata Netflix

Santa Clarita's Diet Anatomy Tutte le ispirazioni della nuova serie firmata Netflix

Non di solo The Walking Dead si vive e gli zombie possono anche essere simpatici. E' il caso di Sheila Hammond, protagonista di Santa Clarita Diet, agente immobiliare che improvvisamente, dopo aver letteralmente vomitato l'anima in una scena ad alto tasso splatter, si trasforma in uno zombie. La donna non ha più un cuore che batte, ma non si è mai sentita più viva, è sempre di ottimo umore, piena di energia ed il suo appetito sessuale è al massimo. Peccato però per l'insaziabile voglia di carne umana... Con l'aiuto del marito Joel (Timothy Olyphant), della figlia adolescente Abby  (Liv Hewson) e  del vicino di casa nerd, il più autorevole esperto di mostri & co. del vicinato, Eric (Skyler Gisondo), tenterà di mantenere la sua vita normale ed il suo segreto nascosto.
Così nella nuova serie di Netflix la neo-zombie, interpretata da Drew Barrymore, si ritrova ad andare a caccia del proprio pasto insieme al marito in un mix frizzante di horror, splatter, comicità e spirito surreale.

Feel like : Jessica Harrison


Una giovane donna con gli abiti imbrattati di sangue che divora cuori, braccia, gambe ed interiora. E' l'immagine che più ricorre in Santa Clarita Diet, la stessa attorno alla quale ruota l'arte di Jessica Harrison. Scozzese, PhD in scultura all'Edinburgh College of Art e membro della Royal British Society of Sculptors, la ragazza realizza statuine di porcellana. I suoi soggetti? Ethel, Bridget, Francis, dame in colorati abiti settecenteschi, con gonne ampie e bustini, i capelli accuratamente raccolti e gli organi che fuoriescono dai corpi. Avete capito bene: le opere di Harrison non solo belle statuine. Sono donne lacerate, insanguinate, che si estraggono il cuore dal petto o l'intestino dalla pancia, che esibiscono i bulbi oculari o la testa decapitata. Sono martiri di ceramica che si sacrificano, si ribellano ad un'idea di bellezza stereotipata mostrando ciò che avviene dentro di loro, sotto la pelle.

Dress like: adidas by Stella McCartney

I costumi di Santa Clarita Diet sono opera di Mona May, la stessa che ha creato gli iconici look anni '90 del film con Alicia Silverstone Clueless. Per gli abiti della serie di Netflix, ambientata nella tranquilla cittadina di Santa Clarita (Los Angeles), la donna ha studiato il modo di vestire degli abitanti del posto, scoprendo un mix da lei definito "tra Internet e Gap, lo stile di periferia è piuttosto fresco e attuale. Forse è un po' conservatore e non super ricco, ma tutti i vestiti hanno il fascino della California". May, che in precedenza ha collaborato già diverse volte con Drew Barrymore, per realizzare i capi del guardaroba suo e del resto del cast è partita dall'idea che, essendo la trama dello show fantastica, tutto l'ambiente e l'abbigliamento dovesse essere il più normale possibile. Il personaggio che riflette maggiormente questo concetto di ordinarietà è Joel, il marito che cerca ostinatamente di mantenere la propria famiglia unita, con i suoi pantaloni cachi e le camicie botton down. Il suo contraltare è la figlia Abby, un'adolescente dallo stile funky che mescola pezzi basic con altri vintage. E poi c'è Sheila. Il suo passaggio da mamma che lavora a divoratrice di essere umani è sottolineato dal suo guardaroba. Lei cambia e cambia anche ciò che indossa.Prima sceglie camicette a motivi geometrici, abiti, tacchi dai colori vividi e poi arrivano i toni più freddi, scuri, il nero, i jeans aderenti e gli stivali. Drew Barrymore in versione zombie resta sempre una madre, una moglie, un'amica che fa jogging, vende case, parla con gli insegnati della figlia e poi va a caccia del pasto col marito e, per non lasciare tracce e non coprirsi di sangue, indossa mantelle in pvc trasparente che, se fossero più cool potrebbero essere parte della collezione adidas by Stella McCartney.

Think like: "The Mombie"

Una mamma che diventa zombie, ma continua, con ironia e un po' di goffaggine, a condurre la sua ordinaria esistenza. In una parola una "Mombie". Questo è anche il titolo della graphic novel che Abby sfoglia con grande curiosità mentre passa il tempo col suo amico Eric in un negozio di fumetti. Quest'opera non è reale, ma esiste un libro illustrato per bambini intitolato "The Mombie" realizzato dall'artista hip-hop Tony "One Awol" Martin. Al suo interno una serie di racconti, scritti come un rap, che ruotano attorno ad una famiglia strana e gentile di mostri alle prese con un neonato. 

Sound like: "Thriller" by Michael Jackson

Quando si pensa a musica e zombie viene subito in mente il famosissimo video di Thriller di Michael Jackson. Presentato in anteprima mondiale da MTV il 2 dicembre 1983 e diretto da John Landis (allora popolarissimo per i film Animal house e The Blues Brothers) con in suoi 14 minuti di non morti danzanti ha cambiato la storia dei video musicali. E' entrato nell'iconografia comune legata al mondo degli zombie, ma non nella colonna sonora di Santa Clarita Diet. Questa, curata dalla coppia padre-figlio John e Josh Debney, è composta per la maggior parte da brani orchestrali. Le canzoni, originali o no, sono eterogenee e vanno da "Moonshadow" di Cat Stevens a "Get ugly" di Jason Derulo.

Taste like: Humans


Love like: Drew Barrymore

C'è qualcosa in Drew Barrymore che la rende irresistibile. Saranno i suoi lunghi capelli biondi, i lineamenti imperfetti, il peso oscillante, le commedie anni '90 o la goffaggine, l'autoironia, il suo essere un'outsider. Santa Clarita Diet e la sua Sheila, apparentemente ordinaria eppure meravigliosamente fuori dalle righe le calzano a pennello.