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Kanye West può prendere il posto di Virgil Abloh da Louis Vuitton?

Alcuni rumor dicono di sì, ma le possibilità sono molto poche

Kanye West può prendere il posto di Virgil Abloh da Louis Vuitton? Alcuni rumor dicono di sì, ma le possibilità sono molto poche

Fin dai primi giorni successivi alla scomparsa di Virgil Abloh, sui social è iniziata a serpeggiare la domanda che nessuno aveva osato fare in onore del buon gusto: "Chi prenderà il suo posto da Louis Vuitton?". A rompere gli indugi ci ha pensato il The Sun, tabloid inglese non certo famoso per la sua pagina sulla moda, pronto a rispondere alla domanda con un nome decisamente ad effetto, quello di Kanye West. Secondo una fonte vicina al giornale, Ye sarebbe stato scelto come successore di Abloh alla direzione artistica del menswear di LV grazie a quella che viene definita come "una mossa elaborata dai due per inserire il rapper nel cuore del fashion system". "Kanye è devastato dalla morte di Virgil" prosegue la fonte, "avevano una visione simile e adesso Kanye sente di dover continuare il lavoro del suo amico da Louis Vuitton."

Per quanto romantica, la notizia non trova alcuna base di credibilità ma anzi somiglia in tutto e per tutto a una fake news. L'amicizia tra Kanye e Virgil è risaputa, così come la passione del rapper per Louis Vuitton, la stessa che gli valse il soprannome di "Louis Vuitton Don" e che nel 2009 lo portò a collaborare con la maison francese per la creazione di tre sneaker, le Jasper, le Mr. Hudson e le Don. Nel corso degli anni però, i contatti tra West e LV si sono praticamente azzerati, ma anzi hanno visto un progressivo avvicinamento di Ye verso il gruppo Kering, controllante di Balenciaga con cui West ha costruito un rapporto partito da una rivoluzione dei suoi outfit fino all'amicizia con Demna, artefice della direzione creativa di due dei listening party di Donda. Quando non è stata Balenciaga, gli outfit di Kanye hanno visto l'uso di altri brand appartenenti a Kering, Saint Laurent e Bottega Veneta, facendo addirittura sospettare un qualche tipo di rapporto commerciale tra il rapper e il gruppo Pinault. Per questo, un passaggio "dall'altra parte della barricata", dal gruppo LVMH che controlla Louis Vuitton, così come Fendi, Givenchy e Dior per citarne alcuni, sembra altamente improbabile, se non impossibile. 

Un altro motivo per cui questa notizia somiglia più a una fan-fiction è l'imprevedibilità di Kanye West, personalità quasi incontrollabile che difficilmente riuscirebbe a trovare la sua dimensione all'interno di un ambiente come quello di Louis Vuitton, in cui il rapper non sarebbe libero di essere se stesso. Per avere un'idea basta pensare al modo in cui la sua partnership con Gap ha cambiato forma e sostanza in meno di un anno, passando dall'essere un accordo di dieci anni con una collezione continuativa a una serie di drop limitati ai soli Stati Uniti gestiti quasi unicamente tramite pre-order. West inoltre dovrebbe mettere in pausa la sua carriera musicale, un aspetto che il rapper potrebbe prendere in considerazione vista la sua amicizia con Abloh, ma che comunque non renderebbe più credibile una notizia basata solo su "una fonte anonima" in cui l'ultima parola spetta a un gruppo il cui interesse primario rimane comunque il guadagno. Pur rimanendo un'ipotesi affascinante, quella di Kanye West come nuovo direttore artistico del menswear di Louis Vuitton rimane quindi una notizia più vicina alla fake news che alla realtà. Se volessimo invece immaginare degli scenari più plausibili, in attesa di notizie ufficiali, non sareebbe da escludere una gestione interna da parte del team di Abloh, così da portare avanti la visione del designer, in attesa di nominare il suo successore.