Vedi tutti

Gianluca Vacchi aprirà una catena di kebab

Si chiama Kebhouze e arriverà a inizio dicembre a Milano e Roma

Gianluca Vacchi aprirà una catena di kebab  Si chiama Kebhouze e arriverà a inizio dicembre a Milano e Roma

Kebhouze è il nome della nuova catena di kebab aperta da Gianluca Vacchi, l’imprenditore e meme umano da oltre 41 milioni di followers tra Instagram e TikTok. L’intuizione alla base del nuovo food brand riguarda, come lo stesso Vacchi ha sottolineato, un’area trascurata del settore street food: con l’enorme quantità di burger, hot dog, poke, pizza e gelati brandizzati il mondo dei kebab, un cibo popolarissimo in tutta Italia (specialmente alle quattro del mattino), non possedeva un suo brand – almeno finora. 
Dall'annuncio, Kebhouze sembra rientrare in un nuovo trend di operazioni culinarie con un'estetica e prodotti ben pensati ed eseguiti. Da Burgez, fino a Healthy Color passando per l'Antico Vinaio e Pescaria, queste nuove realtà hanno evoluto il concetto invecchiato malissimo dello "streetfood", puntando su prodotti molto riconoscibili (es l'hamburger fatto all'americana, la focaccia fiorentina o il panino con il pesce crudo) unito ad un'estetica pop ben studiata (i colori pop di Healthy Color, la palette pastello di Pescaria). A questo si aggiunge il marketing, che anche qui vede diverse declinazioni dai video virali dell'Antico Vinaio alla guerrilla un po' cheap di Burgez fino ai "faccioni" di Sfera, Marcelo e Petagna di Healthy Color. In questo senso Kebhouze parte forte della notorietà di Vacchi, ma in tutti i casi citati il successo più dal branding e dipeso dalla qualità e la natura del prodotto, che occupa una fascia di prezzo interessante (sotto una cena al ristorante, ma sopra un fast food) e che si prestano alla consegna take-away. 

Parlando di marketing, a fare l’annuncio della nascita del nuovo brand è stato proprio Gianluca Vacchi che ha portato nella sua villa di Bologna Keb, una mascotte alta oltre 2 metri con una grande testa a forma di kebab con in testa una corona. In un video successivo, apparso sempre sui social, l’imprenditore e la mascotte hanno firmato insieme la costituzione della società davanti a un notaio – infatti parrebbe che dietro la maschera della mascotte si nasconda il vero socio in affari di Vacchi, forse un altro VIP che desidera rimanere in incognito. In un altro video, Vacchi ha anche assaggiato in diretta il primo kebab della sua vita – che è stato anche quello che lo ha convinto ad aprire la nuova catena.

La principale novità arriva sul lato degli ingredienti, con la possibilità di ordinare kebab di pollo ma soprattuto di Black Angus irlandese. «C’è un problema di diffidenza verso il kebab. Lo avevo anche io», ha raccontato Vacchi. «Dopo aver assaggiato il kebab per la prima volta in vita mia alle nostre prove food, mi sono reso conto che in realtà non c’è un piatto più semplice di questo». Il progetto è dunque quello di un kebab moderno sotto tutti i profili, inclusa la sostenibilità ambientale: il food packaging è completamente eco-friendly, comprese le acque naturali in tetrapack brandizzate Kebhouze, mentre tutta la carne proviene da aziende italiane. Al momento, sono previste cinque aperture contemporanee della nuova food restaurant chain sono previste già a dicembre di cui tre a Milano, in Corso Buenos Aires, in zona Sarpi e in Porta Genova e due store a Roma, all’interno del Centro Commerciale Euroma2 e a Via Ostiense. Ma molte altre seguiranno nei mesi successivi.