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L'estate italiana attraverso le immagini delle cartoline

Su Instagram c'è un account che raccoglie tutte le cartoline più trash dagli anni Ottanta a oggi: @cartoleena

L'estate italiana attraverso le immagini delle cartoline Su Instagram c'è un account che raccoglie tutte le cartoline più trash dagli anni Ottanta a oggi: @cartoleena

Prima di WhatsApp e delle Stories che si autodistruggono in 24h su Instagram, ogni volta che si andava in vacanza c'era solo una cosa da fare: mandare una cartolina. A volte semplice formalità, altre volte fondamentali per raccontare agli amici le prime cotte estive, le cartoline hanno accompagnato le estati di tantissime generazioni, dagli anni Ottanta fino ai primi Duemila. All'alba del nuovo millennio, un filone in particolare ha trovato grande successo: quello delle cartoline brutte, trash, raffiguranti persone nude in posizioni inequivocabili (in particolare donne), incollate in patchwork kitsch e impreziosite da scritte in glitter. Chi non ricorda i classici "Saluti dalla Riviera Adriatica" o "Chiuso per ferie"? 

Tutte queste cartoline trash negli ultimi tempi sono quasi sparite nel nulla, ma da qualche anno a questa parte su Instagram c'è un profilo che s'impegna per collezionarle: @cartoleena, gestito da Lorenzo Marchionni (@loremarchionni), che dal 2016 a oggi ne ha già pubblicate più di 250. 

Lʼintuizione del progetto nasce a tutti gli effetti da un cerchio che si chiude," ha raccontato Lorenzo a nss magazine; "Ho sempre avuto una grande passione per il 'brutto' e la cultura visiva della cartolina postale italiana (soprattutto quella vintage) mi sembra emblematica a questo riguardo. La scintilla è scattata durante un corso di semiotica e teoria dell'immagine che ho avuto la fortuna di frequentare durante il mio percorso di studi universitari. Ho scoperto una nuova e incredibile metodologia, solida e convincente, per osservare analiticamente gli oggetti visivi che mi circondano. Da lì ho fatto 2+2 = analisi semiotica di cartoline postali trash.

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dal @marrrtinatzu dalla Riviera adriatica Il messaggio implicito del testo visivo, ancora una volta proveniente dalla Riviera Adriatica, ci permette di porre le basi per un'esegesi sul tema dell'apertura, della lacerazione, della ferita. La storia dell'arte ci ha mostrato in molti casi l'importanza semiotica della ferita, un percorso euristico e psicofisico che passa per il contributo seicentesco di Philippe de Champaigne, con il suo Cristo morto. In questa opera, l'apertura visiva che assume le sembianze di una cerniera lampo corrisponde topograficamente con l'apertura delle natiche di una figura femminile. Cosa intende l'autore? Che ci sia il pretesto culturale per inferire sulla presenza di una zona del neutro? Che il fondoschiena della donna possa essere paragonato all’attività concettuale della cerniera lampo? . . . #cartoleena #PhilippedeChampaigne #ferita #Rivieraadriatica #cerniera lampo #lacerazione #amore #tramonto #scoperta #postcards #postcard #semiology #art #postcross #snailmail #artwork #sociale

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Oltre a condividere le cartoline, infatti, il profilo ne fa anche l'analisi semiotica: i risultati sono esilaranti, a dispetto di alcuni problemi di censura. D'altronde, che fossero esposte in tabaccheria o dal cartolaio, quelle cartoline hanno anche rappresentato il primo approccio alla nudità e a una leggerissima forma di pornografia, in particolare per molti Millennial.

Il tema della censura è centrale. Inizialmente ero un po' restio nel pubblicare contenuti che riportassero immagini erotiche o semplicemente di nudo; mi sono chiesto spesso quale fosse la cosa giusta da fare. Escludendo il tema del nudo, però, il contesto delle cartoline postali mi sembrava zoppo e quindi ho deciso comunque di pubblicare senza freni (sebbene attraverso il triste intervento delle censure, applicate tramite stelline). Ovviamente mi piacerebbe preservare l'integrità visiva di ogni immagine che pubblico, ma Instagram non è uno strumento democratico.

Quella delle cartoline è una tradizione antica. L'usanza di mandare messaggi o saluti su cartoncini decorati risale già all'epoca rinascimentale, mentre i primi esempi di cartoline illustrate che rappresentano luoghi di interesse storico o turistico si individuano a partire dal 1870 in Germania (dove si chiamavano "gruss aus", letteralmente "saluti da"). Arrivate in Italia nel 1855, dove furono rinominate le "cartoline illustrate dal Governo", le cartoline hanno raggiunto il loro apice negli anni Cinquanta/Sessanta, nel pieno del boom economico, diventando il simbolo della nascita del turismo di massa. 

Non chiamerei 'vintage' la mia selezione," conclude Lorenzo; "Le immagini delle cartoline rispondono senza dubbio ai paradigmi stilistici e culturali dell'epoca cui fanno riferimento, ma non per questo si tratta di 'immagini nostalgiche': ogni cartolina sviluppa i suoi temi. Il concetto di memoria storica è senza dubbio un tema trasversale a questo progetto, ma per trovare cartoline perfettamente in linea con il tradizionale gusto trash che conosciamo bene, non serve andare tanto indietro nel tempo. In Riviera Adriatica (forse la zona più fertile in assoluto per i capolavori di cui stiamo parlando) si possono trovare degli esemplari bellissimi ancora oggi.