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El-ghor - RIEN N'EST PARFAIT

El-ghor - RIEN N'EST PARFAIT

El-ghor
Sito ufficiale - Myspace
Presentazione nuovo video
"RIEN N'EST PARFAIT" + live show

5 febbraio 2010
RIEN N'EST PARFAIT.
Esistono realtà così vicino a noi che riusciamo quasi a sfiorarle, senza però incontrarle mai.
Ci sono realtà speciali che nascono sottovoce e che gentilmente si fanno spazio tra la folla senza dimenarsi, che in modo garbato e pulito si fanno promotori di un genere tanto inflazionato quanto complesso.
Gli El-Ghor, hanno un segreto. E vogliono mantenerlo ben serrato dietro le loro bocche.
Il quartetto campano, arrivati nel 2009 alla seconda uscita discografica “Merci Cucù” sotto la Seahorse Records di Paolo Messere, non finisce di tratteggiare la sua decisa linea sonora, non abbandona il cantato francese (anzi lo sottolinea quasi forzando la mano) e non tradisce le briciole post-rock racimolate in un angolo, senza però avere la forza di zittire anche le critiche più feroci.
Ma Luigi, Ilaria, Luca e Francesco serbano un enigma, racchiuso tutto nella loro avvolgente musica, nei loro refrain sincopati, nei passaggi ipnotici e alienanti, negli arresti ad effetto e nelle onde sonore che travolgono e lasciano di sasso, che sarà piuttosto difficile da risolvere. E forse il loro carisma si trovo proprio in quel che non è spiegato.

“Dada Danzè” (2006) è diventato senza dubbio uno degli esordi italiani più affascinanti degli ultimi anni, eppur la notizia ci ha solo accarezzato di sfuggita, senza  aver provocato un'inarrestabile reazione a catena.
Dopo tre anni il secondo album che si altalena tra giostre post-rock, a volte a limite del math-rock, per poi stravolgersi all'interno di cornici fiabeschi e violentemente pop, inizialmente sembra voler voltare le spalle al loro passato prossimo, ma finisce col delineare maggiormente la maturità acquisita durante una lunga ed estenuante gavetta live.
“Merci Cucù” manda un messaggio forte, ma che non sconvolge la personalità della band.

La svolta sembra essere dietro l'angolo, e le intenzioni ci sono tutte.
Il 5 febbraio, dopo una gestazione di un paio di mesi, sotto la regia di Andrea Ferrarello, gli El-Ghor hanno presentato al Jah Bless di Torre del Greco (Na) il loro nuovo video e secondo singolo “Rien n'est parfait”seguito da un live di impatto che conferma la loro solida vena creativa.

Il video, girato a Bologna durante il gelido ottobre, rivela toni completamente diversi dai lavori precedenti, mostrando un insolito lato ironico, genuino e divertente della band che si è saputa mettere sapientemente in gioco in due minuti e mezzo che scorrono piacevolmente durante il montaggio veloce. Un prodotto fruibile anche ad un pubblico meno attento alle sfumature e alle citazioni alte.
Piacevolmente passano poi gli ottanta minuti di live che non smettono di incantare con una lunga scaletta che non si risparmia quasi nulla, compresi brani come “Rugiada” e “Caini, rigorosamente in italiano, e che vengono spezzati a intermittenza dalle battute di Luigi e Luca che intrattengono il pubblico durante i piccoli inconvenienti di routine.
Un live che nel complesso rafforza la validità artistica di una band  affascinante e valida, che merita l'attenzione di un pubblico sempre più vasto e attento alle micromutazioni artistiche del precario ecosistema indipendente, ormai cristallizzato su archetipi impolverati.