A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

A Guide to All Creative Directors

Vedi tutti

"The Old Guard 2" è un sequel da dimenticare

E invece è probabile che arriverà anche un terzo capitolo della saga cinematografica con Charlize Theron

The Old Guard 2 è un sequel da dimenticare E invece è probabile che arriverà anche un terzo capitolo della saga cinematografica con Charlize Theron

Forse, ma diciamo solo forse, di The Old Guard ci eravamo dimenticati un po’ tutti. Magari non gli appassionati dell’universo cartaceo, basato sul fumetto omonimo di Greg Rucka e pubblicato dalla Image Comics. Sta di fatto che, senza ombra di dubbio, dopo il suo ritorno su Netflix sarebbe stato di sicuro meglio. The Old Guard 2 è il sequel arrivato in piattaforma cinque anni dopo rispetto all’apripista di quella che, stando al suo finale, ha tutta l’aria di essere una trilogia. Purtroppo, bisognerebbe aggiungere, perché dopo il lavoro svolto dalla regista Victoria Mahoney, che ha preso le redini a seguito della collega Gina Prince-Bythewood, sarebbe stato meglio che The Old Guard finisse nel dimenticatoio invece che vedere la brutta fine che è toccata all’Andromaca di Charlize Theron e compagnia bella - composta, tra i vari, anche dal nostro Luca Marinelli. Se però il primo film aveva saputo portare il proprio compito a casa, raccontando con un mix di azione e fantasy l’universo creato da Rucka e avendo confezionato un prodotto innocuo seppur in possesso di una propria dignità, con il secondo la piattaforma offre uno spettacolo raffazzonato e imbarazzante.

Una mancanza di cura percepibile dalla prima sequenza dell’opera, dove se il personaggio di Andy (Theron) dice di non aver mai visto dell’arte tanto brutta in più di un secolo, si ha quasi l’impressione che parli del film stesso e non delle opere e dell’arredamento che ha attorno. Una scena action per far capire da subito che, di action, vedremo solo combattimenti discutibili: senza ritmo, mal montati, altisonanti più negli intenti che nelle coreografie. Di certo non ciò che un gruppo di immortali come i protagonisti vorrebbe, visti anche i mille e più anni che hanno impiegato per imparare a lottare. Altresì nella sceneggiatura - con, ovviamente, annessi dialoghi - si tocca presto il fondo. La storia ruota attorno al passaggio da immortale a mortale di Andromaca e del riapparire della sua compagna rimasta per cinquecento anni rinchiusa e torturata sott’acqua. La Quỳnh interpretata da Ngô Thanh Vân, la quale si è sentita tradita nello scoprire che la donna non è andata a salvarla ed ha persino continuato a vivere la sua perpetua esistenza indisturbata. Ciò dovrebbe fare di The Old Guard 2, un film sui ritorni e la vendetta, sul senso di colpa e su cosa significa dover affrontare le conseguenze delle proprie scelte. Ma ci fosse anche solo un minimo della drammaticità che simili temi comportano, ci fosse anche solo il sentore di una tensione che i personaggi dichiarano solamente a parole, ma non viene mai riflettuta nel tessuto narrativo che prende forma sullo schermo.

Un parterre di personaggi – e nessuno a cui valga la pena affezionarsi - cui va aggiungendosi addirittura la prima degli immortali, Discordia, per cui Netflix chiama a rapporto una Uma Thurman che entra talmente in sintonia col personaggio da sembrare quasi fuori luogo rispetto alla superficialità che le ruota intorno. E di cui si intravede il potenziale sprecato nella sequenza di scontro conclusiva con Charlize Theron, dove diventa chiaro che qualunque spettatore non avrebbe potuto che gioire nel vedere due tali eroine del cinema scontrarsi e combattere in un racconto i cui presupposti potrebbero essere anche in teoria epici, ma che risuonano insignificanti e vacui se si guarda alla mitologia cinematografica di The Old Guard. E così il sequel si chiude con un finale monco e la promessa di un ritorno per cui è improbabile si possa davvero scalpitare. Chissà, forse ci dimenticheremo un’altra volta del titolo Netflix. E forse a questo punto è ciò su cui la piattaforma stessa dovrebbe sperare.