
Perchè su TikTok ci sono così tanti video sugli specchi?
I contenuti sulla scienza affascinano e mandano in confusione gli utenti
18 Aprile 2025
Nel 1919, il celebre neurologo austriaco e fondatore della psicoanalisi Sigmund Freud pubblicò un saggio intitolato Il perturbante, dedicato a quella che sarebbe diventata una delle nozioni estetiche più influenti del Novecento. Freud definiva «perturbante» quel sentimento inquietante che nasce quando qualcosa di profondamente familiare si trasforma improvvisamente in qualcosa di estraneo. Tra le situazioni tipiche in cui si manifesta questo effetto vi è, ad esempio, l’incontro con due gemelli identici, una circostanza che in alcuni casi può suscitare una sensazione di straniamento e inquietudine. In quest’ottica anche gli specchi sono considerati oggetti “perturbanti”. Tale qualità degli specchi, insieme al fascino che generano, è riemersa di recente in un trend di TikTok difficile da spiegare a chi non ha familiarità con i linguaggi dei social network: consiste nel posizionare un asciugamano davanti a uno specchio, nascondendosi dietro di esso, per poi mostrare — tramite una ripresa laterale — che il riflesso del corpo è comunque visibile. Lo stesso trucco viene proposto con un foglio e un oggetto qualsiasi. Il quesito che poi molti creator e utenti si pongono, alimentando con toni ironici e stupiti la curiosità del pubblico, è come fa lo specchio a “sapere” cosa c’è dietro l’asciugamano o il foglio in questione. Per comprendere il principio che sta alla base del trend è utile partire da un concetto fondamentale: tutti gli oggetti – specchi inclusi – riflettono la luce. Pensiamo, ad esempio, a una maglietta blu: quando la luce la colpisce, il tessuto assorbe quasi tutte le componenti dello spettro luminoso, tranne però la luce blu, che viene riflessa e raggiunge i nostri occhi, facendoci percepire quel determinato colore.
@barstoolsports Chat explain this Mirror @itgirl (via:@InFaith Fashions original sound - InFaith Fashions
Gli specchi, a differenza di altre cose, sono progettati ad hoc per riflettere la gran parte dei raggi di luce che li colpiscono. Questo è possibile grazie ai materiali che li compongono, come l’alluminio o più comunemente l’argento – tra i migliori riflettori in natura. La luce, quando colpisce una superficie riflettente come uno specchio, si comporta sempre nello stesso modo: rimbalza mantenendo la stessa angolatura. In altre parole, se un raggio di luce con una certa inclinazione colpisce uno specchio, viene riflesso con un angolo uguale ma nella direzione opposta. Tale legge fisica si chiama Principio della riflessione. Questo spiega perché, nel trend a tema specchi su TikTok, il soggetto nascosto dietro l’asciugamano sia visibile esclusivamente da una certa angolazione: i raggi di luce che colpiscono il corpo della persona ripresa rimbalzano sullo specchio e raggiungono l’obiettivo della videocamera solo quando l’inquadratura è laterale. Se, invece, si guarda lo specchio frontalmente questi stessi raggi non arrivano all’osservatore e la figura nascosta resta invisibile.
La popolarità della scienza sui social media
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suono originale - Geopop
Questo genere di contenuti si inserisce in un più ampio fenomeno che vede la comunicazione della scienza farsi sempre più spazio sui social network, conquistando l’attenzione di un pubblico vasto e spesso giovane. Negli ultimi anni, parte della tradizionale divulgazione scientifica ha subito una profonda trasformazione, adattandosi ai nuovi linguaggi digitali per risultare più accessibile, coinvolgente e, in molti casi, diventando virale. In questo contesto, realtà come l’italiana Geopop sono passate dall’essere semplici pagine di divulgazione a essere considerate veri e propri media. Su piattaforme come TikTok, Instagram e YouTube, questioni scientifiche relativamente complesse – come quella alla base del funzionamento degli specchi – vengono sempre più spesso esplorate utilizzando un linguaggio semplice, a cui vengono anche affiancati piccoli esperimenti, metafore creative o format ironici. La scienza, diventando parte integrante dell’intrattenimento tipico dei social network, sembra stia smettendo di apparire ai più come una disciplina elitaria, risultando invece più accessibile.