A Guide to All Creative Directors

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Perché i reaction video continuano ad avere tanto successo?

Ormai sembrano aver definitivamente superato la prova del tempo

Perché i reaction video continuano ad avere tanto successo? Ormai sembrano aver definitivamente superato la prova del tempo

Scrollando i feed dei principali social network – soprattutto Instagram e TikTok – è ancora piuttosto comune imbattersi nei cosiddetti “reaction video”, cioè clip di persone che guardano e commentano altri contenuti, enfatizzando le proprie reazioni. Il genere è presente su Internet da tempo, probabilmente più di quanto molti si immaginano: la tendenza risale infatti agli albori di YouTube, dove intorno al 2007 questa tipologia di contenuti diventò molto popolare. Da allora il format si è diffuso su quasi tutte le piattaforme, visto anche la sempre maggiore centralità dei video. Pur essendo nati diversi anni fa, i reaction video hanno ancora molto successo: il fascino che hanno sulle nuove generazioni sembra restare pressoché immutato, grazie alla loro versatilità. Inizialmente, infatti, questi contenuti erano per lo più relegati all’ambito del gaming, dove di solito i creator reagivano a performance altrui. Successivamente, il fenomeno si è espanso a una gamma molto più ampia di prodotti culturali, combinando intrattenimento e approfondimento, e includendo reazioni a trasmissioni televisive, serie TV, film, album, singoli brani o persino partite sportive, tra le tante cose. Questa evoluzione ha permesso ai reaction video di restare rilevanti, catturando l’attenzione di un pubblico sempre più diversificato. Ad esempio, oggi non è raro trovare utenti che utilizzano il format per sensibilizzare il loro pubblico su determinati temi sociali o politici. La chiave di questo successo rimane la capacità di generare un legame tra il singolo creator e gli utenti, offrendo un punto di vista autentico e spesso divertente su contenuti che, altrimenti, verrebbero consumati in modo passivo – o addirittura, se fruiti in solitaria, potrebbero non coinvolgere gli spettatori più giovani. Viceversa la dimensione partecipativa offre la possibilità di prendere parte a una sorta di “fruizione collettiva” del contenuto.

Il rinnovato successo di pubblico dei reaction video è strettamente collegato alla crescita del live streaming. Grazie a piattaforme come Twitch i creator possono interagire in tempo reale con il loro pubblico mentre commentano un certo contenuto. Questo ha reso il format più dinamico e partecipativo – gli spettatori possono infatti condividere opinioni, fare domande e fomentare le reazioni. Il live streaming ha anche ampliato le possibilità di monetizzazione, con donazioni, abbonamenti e sponsorizzazioni che hanno incentivato molti creator a investire tempo e risorse nei reaction video. Nel 2022, ad esempio, lo streamer italiano IlMasseo – divenuto celebre per le sue reazioni esagerate a trasmissioni come Il Collegio – aveva basato la campagna di abbonamenti del suo canale Twitch proprio sul format delle reaction. Lo streaming rende tutto più imprevedibile, aggiungendo un ulteriore livello di intrattenimento capace di intercettare un pubblico ancora più vasto. Ma nonostante il successo delle versioni live (da dove spesso vengono estrapolate clip che diventano virali), i reaction video preregistrati continuano ad avere un loro spazio, grazie alla possibilità di curare i dettagli con editing che rendono i contenuti particolarmente adatti per la diffusione sui social network.

@khaby.lame What's going on here ? #learnfromkhaby #comedy original sound - Khabane lame

Non è del tutto chiaro cosa spinga le persone a consumare prodotti del genere. Il loro successo è amplificato dalla spontaneità che caratterizza molte di queste clip: il pubblico apprezza la sensazione di trovarsi di fronte a reazioni verosimilmente genuine. Nonostante la semplicità del contenuto, le singole piattaforme si sono accorte del potenziale dei reaction video. TikTok, ad esempio, da tempo ha introdotto la possibilità di realizzare clip nel formato “duetto”, in cui è possibile riprendersi mentre si fruiscono contenuti altrui. In questo caso l’interfaccia è tagliata in due: una parte è dedicata al contenuto originale, mentre l’altra serve per registrare i propri commenti. Anche Twitch e YouTube propongono interfacce simili per confezionare i video. Le clip così montate poi finiscono per diffondersi anche su Instagram e altri social network. Un tale livello di accessibilità ha probabilmente permesso a questo format di restare rilevante nel corso degli anni, e di continuare a conquistare nuovi segmenti di pubblico, diventando una parte fondamentale della cultura digitale contemporanea.