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Il futuro di Twitter secondo Elon Musk è a pagamento

Dalla spunta blu al modello WeChat

Il futuro di Twitter secondo Elon Musk è a pagamento Dalla spunta blu al modello WeChat

Tra licenziamenti di massa e riassunzioni, decisioni prese d'impulso e ripensamenti, a pochi giorni dall'inizio dell'era Musk, Twitter è già piombato nel caos, tanto da spingere l'Onu a lanciare  un appello per il rispetto dei diritti umani sulla piattaforma. Tra le varie iniziative che hanno preoccupato gli utenti, se non addirittura le nazioni unite, una menzione d'onore va alla spunta blu a pagamento e a tutte le controversie che ne sono derivate. Secondo The Verge, Twitter Blue è stato presentato agli investitori come un piano destinato a racimolare 69 milioni di abbonati entro il 2025 e 159 milioni di dollari entro il 2028, un'entrata consistente che consentirebbe all'azienda di ridurre la pubblicità a meno del 50% delle entrate della piattaforma. Se fino a due giorni fa era stato possibile ottenere la spunta blu gratuitamente, a seguito di un semplice iter di verifica decisamente più blando rispetto ad altri social, oggi sono sufficienti 8 dollari (un prezzo pattuito in una tanto pubblica quanto fantozziana trattativa con Stephen King) per accedere ad una serie di vantaggi, come la possibilità di condividere video più lunghi, incorrere solo nella metà delle inserzioni pubblicitarie, più visibilità nel search. Un sistema di «signori e plebei» da eliminare, come l'aveva definito il CEO di Tesla, eppure, ma a 24 ore dall'inizio delle spunte blu a pagamento, ciò che gli esperti avevano profetizzato si è già avverato, il moltiplicarsi di account falsi e spam, in contraddizione con lo scopo principale della funzionalità: distinguere le persone pubbliche da eventuali impostori.

È il caso di Cade Onder, che dopo aver acquistato le famigerate spunte blu ha cambiato immagine del profilo e nome allo scopo di fingersi Tobey Maguire per annunciare Spider-Man 4, ed è anche il caso dell'attrice e comica statunitense Kathy Griffin, bannata dal social per aver cambiato provocatoriamente il nome del proprio account con quello di Elon Musk senza specificare l'intento satirico. Una situazione di confusione generale che andrà risolta molto presto, se Musk vuole evitare che celebrity e comuni mortali abbandonino Twitter in massa per migrare altrove, unendosi a figure come Jameela Jamil e Shondra Rimes che hanno già deciso di lasciare il social in segno di protesta al momento dell'acquisizione. Ma quali altri cambiamenti apporterà l'imprevedibile Musk? Per Twitter sarà l'alba del successo o l'inizio della fine? Proviamo a fare chiarezza.

Il modello da seguire 

Nell'utopia di Musk, il futuro di Twitter è diventare X, la "app per tutto", seguendo il modello WeChat, gigante tecnologico cinese di Tencent essenziale in Cina per centinaia di milioni di utenti. Un'app di messaggistica, un e-store e un browser web in un unico servizio, che guadagna prendendo una parte di tutti i pagamenti effettuati in app. «Non esiste un equivalente di WeChat al di fuori della Cina - ha dichiarato Musk durante un incontro con i dipendenti di Twitter a giugno - In Cina si vive praticamente su WeChat, se riusciamo a ricreare questa situazione con Twitter, avremo successo». Un'ulteriore riferimento è sicuramente TikTok, la piattaforma cinese che ha soppiantato Instagram come app più amata dalla Gen Z. Twitter consente già il caricamento di video di alta qualità (almeno 1080p) e l'aggiunta di un editor video di base all'interno dell'applicazione potrebbe rapidamente permettere di riconquistare la quota di mercato persa a favore di TikTok, rendendo l'app più appetibile per i content creator. Per quanto riguarda l'algoritmo, anche in questo caso il modello da seguire è TikTok, offrendo la possibilità di scegliere tra un feed generato automaticamente tramite i data, un feed cronologico  e consentendo persino agli utenti di creare il proprio algoritmo in totale autonomia («l'algoritmo vi sta manipolando in modi di cui non vi rendete conto» ha commentato più volte Musk). Secondo il Washington Post, inoltre, Twitter starebbe infine lavorando a una funzionalità che consentirebbe alle persone di pubblicare contenuti video accessibili agli altri utenti solo a pagamento, aprendo la strada ai video pornografici e mettendo il social network di Musk in competizione diretta con OnlyFans.

Tra bot e blockchain

Musk ha trascorso gli ultimi mesi ad accanirsi sul problema dello spam e dei bot che, sebbene riguardi indistintamente tutti i social, è particolarmente presente su Twitter. L'obbiettivo di rendere «l'autenticazione di tutti gli esseri umani» possibile è stato uno dei motivi per cui Musk ha voluto acquisire l'azienda ela blockchain è apparsa subito come una possibile soluzione al problema. «Ho un'idea per un sistema di social media basato sulla blockchain che prevede sia pagamenti che brevi messaggi di testo/link come Twitter - ha scritto Musk al fratello Kimbal secondo The Verge - Devi pagare una piccola somma per registrare il tuo messaggio sulla catena, il che taglierà fuori la stragrande maggioranza dello spam e dei bot. Non c'è nessuna minaccia di soffocamento, quindi la libertà di parola è garantita». Ma alla fine Musk sembra aver deciso che semplicemente non funzionerebbe, almeno non ancora: «i requisiti di larghezza di banda e latenza non possono essere supportati da una rete peer to peer, a meno che questi 'peer' non siano assolutamente giganteschi, vanificando così lo scopo di una rete decentralizzata.» Come si evolverà la situazione per i tanti bot che invadano Twitter? Difficile dirlo. Chiunque abbia cercato di combattere lo spam e i bot sa che distinguere tra umani e macchine è molto più difficile di quanto sembri.