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Come i grandi studios stanno cercando di rilanciare le sale

Tra sala e streaming, come è cambiato il modo di vedere i film

Come i grandi studios stanno cercando di rilanciare le sale Tra sala e streaming, come è cambiato il modo di vedere i film

Gli studios cinematografici non sono ancora pronti a chiudere con il grande schermo. Successi come Top Gun: Maverick di Paramount Picture (900 milioni di dollari e oltre), No Time to Die di MGM (774 milioni di dollari) e Jurassic World: Dominion (650 milioni di dollari in tutto il mondo) hanno contribuito a preservare l'esperienza fisica del cinema, che per ora rimarrà parte delle strategie degli studios. Con le interminabili discussioni sull'attualità delle sale a fronte della crescente popolarità dei servizi di streaming, l'industria sta cercando di rimodellare il suo piano d'azione esistente per massimizzare i profitti delle sale cinematografiche. Nel 1930, circa 80 milioni di persone, pari a circa il 65% della popolazione statunitense, si recavano settimanalmente al cinema. Dal 1964 il numero è sceso a un costante 10%. I film di quel periodo erano un momento d'evasione dalla Grande Depressione e il fascino del pubblico per le gloriose interpretazioni degli attori portò l'industria a cercare nuove storie e generi, dando vita all'Età d'Oro di Hollywood. Ai giorni nostri, dopo le difficoltà economiche e le restrizioni dovute alla pandemia, il fascino delle forme di intrattenimento domestico è cresciuto esponenzialmente. Con l'introduzione dei servizi di video-on-demand gli spettatori hanno la possibilità di vedere più film a prezzi, qualità e varietà migliori, mentre le piattaforme di streaming offrono maggiori vantaggi agli spettatori nella scelta dei film, dei luoghi di visione e degli snack.

Il prezzo medio per vedere un film al cinema in Italia è di circa 20€ - biglietto (dai 5 agli 8 euro), popcorn (dai 5 agli 8 euro) e una Coca-Cola (dai 2,50 ai 3,50 euro) inclusi. Nel frattempo, l'abbonamento mensile a Disney+ è di 8,99 euro, Netflix va da 7,99 a 17,99 euro e Amazon Prime Video da 2,99 a 9,99 euro, dando così agli spettatori la possibilità di poter scegliere in una libreria di film e contenuti quasi infinita e in continuo aggiornamento. Per incentivare gli spettatori italiani Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali d'Italia, aveva lanciato la prima edizione di Cinema in Fest offrendo al pubblico la possibilità di andare al cinema a prezzi ridotti. Inoltre, il Paese continua a organizzare proiezioni all'aperto, eventi e offerte a prezzi speciali per coinvolgere un maggior numero di spettatori. Tuttavia, l'attuale inflazione ha messo sotto pressione i consumatori, allontanandoli dalle sale nel lungo periodo. In fin dei conti, non sono molte le persone che prendono in considerazione l'idea di andare al cinema ogni settimana. L'ansia post-pandemia ha fatto ha fatto spaventare non poco gli esercenti, in attesa che il tasso di affluenza nelle sale cinematografiche raggiungesse almeno i numeri pre-pandemia. Alcuni hanno dichiarato bancarotta, come nel caso della seconda catena di cinema internazionale più grande al mondo - Cineworld - a causa dei bassi tassi di affluenza e degli alti debiti. Tuttavia, nel 2021, il box office degli Stati Uniti è tornato a sorridere, e tutto grazie ai blockbuster. A giudicare dai dati i fan sono disposti ad andare al cinema per sequel e saghe, come nel caso Top Gun, Jurassic World e dei film Marvel. Forse l'esperienza coinvolgente di popcorn, amici e film d'azione su un grande schermo è ancora attraente.

Inoltre la riduzione della finestra di 75-90 giorni per le sale a 45, darà modo a un film di arrivare sui servizi di streaming circa un mese e mezzo dopo il suo arrivo in sala. In Italia però questa finestra potrebbe arrivare fino a 90 giorni, mentre alcuni studios hanno deciso di scegliere autonomamente quando lanciare un film sui servizi di streaming. Alla luce di ciò, l'amministratore delegato di Warner Bros. Discovery, David Zaslav, ha annunciato di voler cambiare le strategie dello studio per portare l'azienda verso la redditività e contribuire a risollevare il prezzo delle azioni della società che sta sprofondando. Il messaggio principale è che lo streaming non è tutto e che, per apportare valore al tavolo, la WBD dovrebbe far crescere la DC e allontanarsi dai film diretti allo streaming. «Guardate Batman, Superman, Wonder Woman, Aquaman: sono marchi conosciuti in tutto il mondo», ha detto Zaslav. «Abbiamo fatto un reset. Abbiamo ristrutturato l'attività concentrandoci su un team con un piano decennale incentrato solo sulla DC». La cancellazione del film di Batgirl, quasi completato e costato 90 milioni di dollari, è stata una scelta senza precedenti, poiché lo studio si è preoccupato della sua potenziale redditività. Probabilmente la Warner Bros. sta prendendo appunti dalla mossa strategica della Disney con il suo MCU, il Marvel Cinematic Universe.
 


Se da un lato c'è la concorrenza di piattaforme di streaming come Disney+, Netflix, Paramount+, Comcast, Warner Bros. Discovery, Prime Video di Amazon, Apple TV+ e Hulu, dall'altro le sale cinematografiche stanno cercando di tenere il passo del progresso tecnologico. Si dice che la storia tenda a ripetersi: ricordate quando la TV "uccise" l'età dell'oro di Hollywood? Sembra che lo streaming online abbia il potenziale di fare lo stesso raddoppiando la posta in gioco: la TV e le sale cinematografiche. Per quanto tempo i cinema resteranno a galla e continueranno a portare valore?