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Streetstyle Designers, focus on: Serena Gamba

Streetstyle Designers, focus on: Serena Gamba

"L’esplorazione dei luoghi, la ricerca e le persone che ho attorno sono la principale fonte d’ispirazione per me. mi circondo di amici molto stimolanti e curiosi, questi sono per me una fonte inesauribile. Mi faccio coinvolgere dai loro interessi, dai dettagli che li caratterizzano Cerco di non rifiutare a priori un’esperienza, anche se distante dal mio modo di essere"

Serena Gamba si distingue per il suo stile inconfondibile, semplicità ed eleganza sono le sue parole d'ordine, caratteristiche che trovano vita ogni giorno nel suo studio di Cuneo: Suaren. Quest'oggi è qui con noi per soddisfare ogni nostra curiosità.

Ciao Serena, raccontaci come è nata la tua passione per l'arte ed il design?
Fin da bambina ho sempre sentito una forte attrazione nei confronti del colore, della forma, della materia e dei materiali in genere. Ho sempre preferito attività che mi portassero a costruire ed inventare sforzandomi di risolvere problemi piuttosto che utilizzare giochi preconfezionati. Da li in avanti tutto è avvenuto naturalmente. La scelta del liceo artistico prima, l’Istituto Europeo di Design dopo.

Definisci la parola design.
Per me il design significa progettare. Progettare per ricercare soluzioni, per soddisfare esigenze, risolvere problemi. Che sia un oggetto, un abito, un progetto grafico la funzione è un elemento che dev’essere preso in considerazione sempre e va di pari passo con l’aspetto estetico. Direi che tenendo ben presente il “cosa” si giunge naturalmente al “come”.

Come nasce una tua creazione/collezione?

Tracciando prima delle linee giuda. Ovvero definisco cosa voglio ottenere. E perché. Avere chiari questi punti è di vitale importanza. Poi inizio a ricercare in ambiti completamente differenti e successivamente osservare le novità nell’ambito del design. Ricercando a 360°. Inizio a tracciare delle basi progettuali e generalmente i primi giorni sono i peggiori perché entro in crisi. Nulla mi soddisfa e tutto ciò che produco è assolutamente distante dalla soluzione.

Ecco che magicamente superato il momento iniziano ad emergere i risultati. Questo in poche righe è la caratteristica principale del mio metodo.

Quali sono le tue fonti d'ispirazione?
Può sembrare una risposta ovvia ma l’esplorazione dei luoghi, la ricerca e le persone che ho attorno (conosciute e non) sono la principale fonte d’ispirazione per me. In generale mi circondo di amici molto stimolanti e curiosi, questi sono per me una fonte inesauribile. Mi faccio coinvolgere dai loro interessi, dai dettagli che li caratterizzano. Dalle cose che studiano e realizzano. Cerco di non rifiutare a priori un’esperienza, anche se distante dal mio modo di essere.

Chi sono i tuoi designers preferiti?

A questa domanda non so mai cosa rispondere. In realtà non ho designer. Ho dei modelli di riferimento che nel mio percorso hanno condizionato la mia formazione. Architetti come Mies van der Rohe, Le Corbusiere e gli insegnamenti della Bauhaus ad esempio.
Rispetto ai designer contemporanei, bhè, mi capita di vedere continuamente prodotti, oggetti, abiti, grafiche assolutamente innovativi quindi fare un nome diventa per me difficile.

Com’ è arredata la tua casa?
Al momento sono in fase di ricerca. Cambierò presto casa e sicuramente darò importanza alla funzionalità. Ovvero una casa che segua principalmente le mie esigenze lavorative prima di tutto. L’arredamento sarà un misto di oggetti moderni e non, con elementi che trasmettano la mia storia e il mio vissuto. Credo che alcuni mobili potranno essere interpretati come i pezzi proposti da Suaren. Mi piacerebbe avere qualche pezzo che ha fatto la storia del design e altri che abbiano per me un valore affettivo.

Cosa non dovrebbe mai mancare?

L’alternarsi di spazio, luce e colore, vuoto e pieno. Ho la necessità di avere un ambiente differente. Che segua il mio pensiero e consenta di ritrovarmi in ogni angolo della casa. Quindi colore e caos o funzione e rigore bianco o nero. Ogni stanza può darmi molto o soffocarmi. Devo sentirmi libera di muovermi e trovare gli oggetti e gli input utili in quel momento. Quindi non sono tanto legata alle  cose quanto alla possibilità di accedere facilmente e usufruire dello spazio a disposizione.

Quali saranno i nuovi trend per quest' anno e per il futuro?
Sto avvertendo sia nel design che nella moda un certo orientamento nel “togliere” e uno esattamente opposto, dettato dall’esagerare. Il primo caso è quello legato ad una ricerca di forme, linee, molto plastiche, materiche, geometriche, piene ma essenziali, ho colto una certa tendenza nel ricercare forme e linee pure, tinte unite. Un desiderio di leggerezza e complessità progettuale. Se dovessi rappresentarlo con un’immagine direi un origami. La seconda tendenza è invece più legata all’eccesso, all’uso di materiali inusuali, con l’intento di stupire attraverso forme e provocazioni, quasi al limite del grottesco. Un sorta di fumetto fetish.

Come sai NSS si occupa anche di fashion e cool hunting sempre alla ricerca di nuove tendenze, quale pensi sia il legame tra moda e design?
Dal mio punto di vista sono fratello e sorella. Il legame c’è ed è fortissimo. Non a caso quando devo iniziare un nuovo progetto sfoglio libri, riviste, ricerco le sfilate, le nuove proposte nella moda.
E’ fantastico come le forme, le cuciture, gli effetti, gli abbinamenti di colore e le sensazioni che trasmettono abiti e collezioni siano poi assolutamente percepibili nel design.
Si avverte una stessa impronta progettuale anche se cambiano i materiali e i loro utilizzi. Credo per la semplice ragione che ciò che spinge a ricercare soluzioni, l’anticipare una tendenza venga percepito da designer e stilisti in ugual modo, la differenza la fa l’interpretazione e applicazione di tal pensiero.

Immagino quindi tu abbia un ottimo rapporto con la moda
Amo la moda, amo osservarla e trarne ispirazione ma non ne sono dipendente. E per dipendente intendo dire seguire  ciò che viene proposto stagionalmente e cambiare per adeguarmi, ed esporre etichette. Sono fedele al mio modo di vestire perché mi rappresenta. Probabilmente non sono una persona “alla moda” ma amo sentirmi a mio agio e sicura di me. Credo che ognuno debba costruirsi un proprio modo di vestire. Che sicuramente cambierà continuamente ma perché cambiano le esigenze ed il modo di sentirsi.

Qual' è il tuo outfit preferito?
Generalmente mi piace indossare abiti che trasmettano femminilità ma con un taglio maschile.
Che ci sia un contrasto di forme e colori. La giacca la porto praticamente in ogni occasione con gonne o pantaloni. Amo la cura del dettaglio. Adoro gli accessori che mi ricordino la donne di un tempo. Un foulard attorno al collo o una collana di perle. Non amo i fronzoli, amo il rigore e detesto la volgarità. Preferisco la sobrietà e l’eleganza. Sono convinta che la sensualità sia da ricercare nell’ abito che esalta coprendo piuttosto che scoprendo.

Grazie Serena, è stato un piacere chiacchierare con te

Grazie a voi.