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The new concept of male beauty

as men's fashion week approaches, we think over the value of masculinity nowadays

The new concept of male beauty as men's fashion week approaches, we think over the value of masculinity nowadays

I tempi cambiano. Cambiano le mode, cambiano i personaggi, ma soprattutto cambia il modo nel quale ci percepiamo e attraverso il quale definiamo cosa è bello e cosa è brutto. 

Le piattaforme principali che stabiliscono l’evoluzione dei canoni estetici sono senza dubbio le passerelle, orchestrate dalle precise strategie dei marchi che vi stanno dietro. 

È sotto gli occhi di tutti la graduale trasformazione dei modelli di bellezza sulle passerelle internazionali: basti pensare alle giunoniche top degli anni ’90 per renderci conto che qualcosa è cambiato, sul serio. Se a livello generale si è riscontrata una esplicita propensione verso la magrezza priva di forme accentuate, la vera rivoluzione degli ultimi tempi prevede un superamento del concetto stesso di uomo e donna, che pertanto si fanno portatori delle medesime forme fisiche e dello stesso stile nel vestire. 

Con l’avvicinarsi delle men’s fashion weeks di Londra, Milano, Parigi e - novità di questa stagione - New York, ci prepariamo ad ammirare una carrellata di new faces dai canoni tutti nuovi: una nuova ondata di ragazzi (per lo più giovanissimi) che sfidano con forza gli stereotipi di genere e ridefiniscono il valore del concetto di virilità. Sono molto spesso giovani provenienti dalle sottoculture delle principali città europee: club kids, skater boys e music fans reperiti sudaticci all’uscita da un concerto indie rock. Per essere concreti, sono i preferiti di stilisti d’avant-garde come Raf Simons e JW Anderson, che con la loro moda estremamente androgina hanno contribuito a diffondere e consolidare il fenomeno presso il pubblico dei fashion insiders, ma non solo.

Un fattore di influenza è senz’altro lo sdoganamento – ahimè troppo recente – dei pregiudizi sull’omosessualità. Non è difficile incontrare una coppia di bellissimi ragazzi dello stesso sesso tenersi per mano tra le file di un casting, e non è più un tabù dichiarare apertamente le proprie preferenze sessuali.

Certo, esistono ancora Maison come Versace e Dolce&Gabbana che prediligono esplicitamente una mascolinità più ostentata e virile, ma se anche un marchio storico come Gucci ha portato in passerella uomini adornati di nastri di seta e bluse in pizzo, siamo davvero di fronte ad una, meravigliosamente moderna, rivoluzione estetica.