
I trend della spring summer 2026 secondo i dati di questo fashion month Quali sono i colori e le texture che segneranno la prossima estate?
Per i fanatici di moda, la cosa più divertente a fine Fashion Month è riunire tutti gli show sotto una grande lente di ingrandimento, passarli in rassegna e scoprire, secondo la propria intuizione ma anche i dati numerici, quali saranno le silhouette, le texture, i toni cromatici e gli accessori che segneranno le prossime stagioni. Mentre tempo fa era difficile capire quali trend di una Fashion Week sarebbero effettivamente riusciti a "sbrodolare" nella stagione corrispondente - considerando anche che le collezioni sfilano un anno prima della loro uscita - oggi la velocità con cui i capi atterrano nei negozi (da Gucci, adesso quasi immediatamente), i social media e le piattaforme di analisi dei dati rendono il gioco ben più semplice. Tagwalk e Heuritech, due delle più grandi aziende del settore, questa settimana hanno riportato i trend più grandi del Fashion Month SS26 Women's. Vediamoli insieme.
Partiamo dal colore che questa stagione ha dominato le passerelle da New York a Parigi: il viola. Che si chiami prugna, melanzana, porpora o glicine, sembra proprio che la prossima estate questa cromia sarà ovunque. Dal minimalismo di Simone Bellotti per Jil Sander al massimalismo anni '80 di Saint Laurent firmato Anthony Vaccarello, i direttori creativi di tutto il mondo hanno trovato nel viola un porto sicuro per le prossime stagioni calde. Forse perché, a contrasto con i toni neutrali che sono di tendenza ormai da anni, il colore salta particolarmente all'occhio, forse perché è simbolo di ricchezza e mistero, caratteristiche che affascinano da sempre l'intera fashion industry, o forse - per trovare un significato più profondo al trend - perché è considerato un colore calmante. E di questi tempi, ce n'è bisogno.
Passiamo adesso alle texture, con frange e piume che si ritrovano a contendere il primo posto in classifica per presenze in passerella. Mentre a Milano, ringraziando particolarmente il Bottega Veneta di Louise Trotter, c'è stato un aumento del 161% di piume nelle collezioni, a New York questo dato supera il 600% per merito di brand come Diotima, Brandon Maxwell, Fforme e Luar. E se le piume si sono ritrovate di nuovo protagoniste a Parigi, con maison come Ann Demeulemeester, Balenciaga, Chanel, Givenchy e Mugler che hanno scelto di inserirle nei nuovi design, oltreoceano hanno fatto capolino trend leggermente diversi, come spesso accade a Londra, la capitale della moda più alternativa della industry.
A Londra sono state le frange ad avere la meglio sulle piume, con aumenti del 204% su tutta la Fashion Week, ma hanno rubato la scena più di tutti il pizzo (+101%) e l'uncinetto, che con uno strabiliante picco dell'835% si è affermato veramente come nuovo trend di stagione. A farne le veci quasi tutti i brand in calendario, tra cui Burberry, Erdem, Mark Fast, Susan Fang e Marques' Almeida.
Insomma, a quanto deciso dai direttori creativi delle Fashion Week di questo scorso mese, il viola, le frange, le piume, l'uncinetto e il pizzo saranno i veri trend dell'estate 2026. Dettagli che sorprendono, considerando che, stando a quanto detto da Heuritech e Tagwalk, il minimalismo ha subito un'accelerazione tra il 50 e il 200% in ciascuna Fashion Week. A parte questi elementi, si aggiungono in coda nella lista di papabili prossimi trend estivi anche il verde pisello, il motivo paisley (grazie Etro) e il funnel neck, ossia il collo a imbuto delle giacche. Sappiamo bene, però, che la scelta definitiva resta sempre in mano ai consumatori e a quello che compreranno da qui a giugno.

































































