
Glenn Martens debutterà da Maison Margiela con la Haute Couture
La prima collezione del designer per il brand verrà svelata a luglio, durante la Paris Fashion Week
12 Maggio 2025
Ne avevamo già avuto un assaggio a febbraio, quando per la FW25 di Diesel Glenn Martens aveva disegnato giacche di tweed e cappotti dal design elevato, ma adesso è arrivata la conferma: la prima collezione del nuovo direttore creativo di Maison Margiela sarà di haute couture, presentata a luglio nel calendario ufficiale di Parigi. Si tratterà dunque di design appartenenti alla linea Maison Margiela Artisanal, la stessa che ha ricevuto un’enorme ondata di attenzioni lo scorso anno, grazie al doll make-up e agli abiti sensazionali di John Galliano. L’ex direttore creativo ha lavorato all’haute couture della maison per ben dieci anni, portando il nome di Margiela nuovamente ai vertici della fashion industry - insieme al suo stesso, dopo lo scandalo di cui è stato protagonista nel 2011. Dopo aver riportato il nome di Diesel sulla bocca di tutti dal 2020 a oggi, adesso toccherà a Martens mantenere alta la reputazione di Margiela Artisanal, un compito che per adesso lo vedrà impegnato su più fronti in casa OTB.
La Haute Couture Week di quest’estate, in programma dal 7 al 10 luglio, conterrà alcuni dei più grandi eventi dell’anno per l’intero sistema moda, per questo rappresenta l’occasione perfetta per il debutto del nuovo direttore creativo di Margiela Artisanal. Insieme a Martens, vedremo l’ultima collezione per Balenciaga di Demna, che adesso è alla guida di Gucci, e il ritorno della show-stopper Iris Van Herpen, la designer degli abiti 3D che ha deciso di tornare in passerella una volta l’anno. Si tratterà di una settimana carica di grandi aspettative ed emozioni per i fan del Margiela di Galliano, che nutriranno sicuramente qualche dubbio sulla nuova direzione artistica della maison, così come per gli appassionati del Diesel di Glenn Martens, che vedranno il loro creativo preferito in uno degli atelier più sperimentali di tutta Parigi. Contemporaneamente, sarà difficile mettere a tacere i chiacchiericci e le critiche che salteranno fuori tra gli insider del settore, un classico insormontabile di questi ultimi due anni, punteggiati da un’infinità di debutti e di addii. Del resto, malgrado la crisi del lusso, la Haute Couture Week è diventata un affare importante: il settore è in crescita del 10% dal 2024, secondo le stime di Bernstein, e quest’anno si avvicinerà a un valore complessivo di 5 miliardi di euro.
@maisonmargiela Maison Margiela Artisanal 2024 Collection by John Galliano The Maison Margiela 2024 Artisanal Collection paints a picture of the practices and occurrences that shape the character reflected within our dress. Borne out of an internal exploration founded in consciousness, it is a technical and philosophical study of presence and sentience. #MaisonMargiela #Margiela #JohnGalliano #Galliano #ParisCoutureWeek #HauteCouture #Couture #FashionTikTok son original - Maison Margiela
Nonostante non abbiamo nessuna anteprima di ciò che sarà la couture di Martens per Margiela, osservando le ultime collezioni del designer belga per Diesel (e volendo anche di Y/Project, prima che lo abbandonasse nel settembre 2024 e che il brand chiudesse lo scorso gennaio) si possono trarre alcune previsioni. I design di Martens sono spesso incentrati sulla ricerca tessile, l’innovazione tecnologica e la dedizione al denim. L’esplorazione di un tessuto del genere, così semplice, ma allo stesso tempo così rilevante nella storia della moda, ha permesso al designer di reinventare l’estetica di un brand come Diesel entrando in dialogo con i giovani, principale clientela del brand. Ecco, da Margiela Artisanal potrebbe accadere lo stesso, anche se in questo caso si tratterà di stabilire un punto di contatto con una clientela più specifica ed esclusiva - fattori che il designer «per la moda democratica» non ha mai molto preso in considerazione. Sarà questa la sfida più grande per Glenn Martens alla direzione artistica di una maison di alta moda: continuare ad essere politicizzato, orientato ai giovani e ai loro interessi socio-culturali pur producendo design che storicamente guardano alle élite più che al pop. È quello che, prima di lui, erano riusciti a fare sia Martin Margiela che John Galliano, un’eredità impegnativa che Martens avrà il compito di onorare nelle collezioni a venire, a partire dal prossimo luglio.