
Il trashcore è il trend preferito dalle star di Hollywood
Da Justin Bieber a Addison Rae
17 Aprile 2025
Se si osservano con attenzione gli ultimi scatti paparazzati in giro per Hollywood, sembra quasi di essere catapultati nella metà degli anni 2000, quando le celebrità, nel tempo libero, sembravano ignorare del tutto l’esistenza degli stylist al di fuori degli impegni lavorativi. Uno stile caotico, che potremmo definire il gemello cattivo del Y2K fatto di sfarzo e glamour, è tornato a dominare le scelte estetiche di molte star del panorama dell’intrattenimento americano — che, a dire il vero, non sembra attraversare un momento particolarmente florido. Ma, a differenza di quanto accadeva vent’anni fa, l’attuale revival estetico non è frutto di trascuratezza o spontaneità. Non si tratta più di una sciatteria naturale, dettata magari da un’esigenza di privacy o dalla volontà di separare nettamente il personaggio pubblico dalla persona privata. Al contrario, oggi ogni dettaglio è studiato. Il Wall Street Journal ha definito questa nuova tendenza “trashcore”, mentre Dazed ha offerto una lettura ancora più mirata, ribattezzandola “quirked-up white boy”. Sebbene non esista ancora un nome univoco, il concetto è piuttosto chiaro: vestirsi come il fricchettone marginale delle rom-com dei primi 2000, ma con una consapevolezza estetica decisamente più fashion-forward.
@nssmagazine Timothée Chalamet at A Complete Unknown premiere in Tokyo wearing Mowalola. @searchlightjpn #fashiontiktok #tiktokfashion #timotheechalamet #timothée #timotheechalametedit #mowalola #fit #outfit original sound - vonzworld (DJ)
Il ritorno di questo stile si inserisce come reazione a anni di quiet luxury e a un panorama della moda dominato da beige, minimalismo e tonalità neutre, opponendosi anche a una delle sfide più urgenti dell’industria creativa contemporanea: il crescente conservatorismo estetico. Tra i principali esponenti del trashcore troviamo Timothée Chalamet e Addison Rae. Nel corso del press tour di A Complete Unknown, Chalamet ha messo in mostra, tra red carpet e apparizioni paparazzate, uno stile completamente diverso rispetto al passato. Se durante l’epoca di Dune e Wonka aveva abbracciato un’eleganza sperimentale e sofisticata — soprattutto nel ruolo di Paul Atreides — nell’ultimo anno, attraverso una sorta di “Bob Dylan-fication”, ha intrapreso una traiettoria stilistica decisamente più eclettica. Merito anche della collaborazione con la stylist Taylor McNeill, responsabile di tutti gli outfit virali dell’ultimo anno: dall’ibrido Telfar-Chanel-Arcteryx indossato per Saturday Night Live, fino alla combinazione Chanel e sciarpa skinny rosa di Bibi Star per la première parigina della biopic.
Per quanto riguarda Addison Rae, nuova starlet prediletta dal fashion system, il discorso si fa ancora più stratificato. Per red carpet ed eventi ufficiali, Rae collabora con Dara Allen — modella, stylist e fashion editor di Interview Magazine. È però nello streetstyle che emerge con maggiore forza la vera essenza del suo trashcore: ogni uscita pubblica sembra evocare un’estetica ispirata all’era più iconica di Britney Spears, quella compresa tra gli album In the Zone e Blackout. Tra i look più chiacchierati c’è quello sfoggiato in occasione del release party del suo secondo singolo, Aquamarine: un reggiseno a forma di conchiglia, collant a rete azzurri, uno scialle in pelliccia sintetica e grandi occhiali bianchi firmati Jacques Marie Mage. Un’immagine così volutamente caricata da aver ispirato persino il costume di Halloween dell’amico e collega Troye Sivan, che per l’occasione ha letteralmente indossato i suoi panni. Ma il percorso stilistico di Addison Rae non si esaurisce nella nostalgia per l’estetica anni 2000. Il risultato è un’estetica che oscilla continuamente tra il pop e la performance, tra il kitsch studiato e l’alta moda citazionista.
Justin Bieber gives fans a first glimpse of the highly anticipated SkyIrk sneakers. The singer took to social media to show off the sleek new silhouette, sparking buzz around the latest drop from the rising brand.#SKYLRK #JustinBieber pic.twitter.com/hBN0d5l4lH
— SIMONSAYSDRIP (@simonsaysdrip) April 16, 2025
Poi se si parla di trashcore, non si può non menzionare Justin Bieber, che negli ultimi anni ha fatto dell’estetica trashcore il suo cavallo di battaglia stilistico (tanto che sui social media ha ricevuto accuse di avere problemi con le sostanze). Un momento che molti pensavano essere la fine di Bieber sembra essere solo l’inizio, dato che dopo diversi scatti dei paparazzi sullo stile della popstar, Bieber ha utilizzato l’invasione della privacy a cui è tanto abituato per dare un’anteprima del suo nuovo brand SKYLRK, che sembra essere incentrato su quell’estetica “caos-calcolato”, mixata a elementi streetwear, tra tute extralarge, chunky sunglasses e beanie ipercolorati che hanno fatto impennare le ricerche su Depop e Grailed, come ha riportato Highsnobriety. Il marchio, nato sotto la guida della sua attuale stylist Jenna Tyson, porta alle estreme conseguenze la silhouette oversize che ha definito il suo trashcore personale: pantaloni cargo al suolo, jersey ispirati alle divise da basket dei primi Duemila e sneakers con suola piatta che strizzano l’occhio alla cultura degli skater. Come ha anche confermato il cantante su Instagram, Bieber ha abbandonato definitivamente il suo primo brand Drew House per marcare la distanza da un’estetica ormai mainstream e tornare alla spontaneità dei primi look oversize, capitalizzando così l’interesse di una Gen Z affamata di autenticità disordinata (come si era già visto lo scorso anno con i trend della “chaotic customization”). Sembra proprio che la mania del trashcore sia appena iniziata.